È un film grandioso, una commedia drammatica che ricorda un po'This Must Be the Place.
L'unica vera differenza è che tutto quello raccontato in The Disaster Artistè successo davvero.
E la cosa che più mi ha colpito dell'opera è questa, con tutto ciò che questo comporta.
Conoscevo The Room sono per sentito dire: un cult per gli amanti del brutto cinema, in Italia non è nemmeno mai arrivato, ma ne è arrivata la sua fama. Uno dei peggiori film mai fatti, dicono.
The Disaster Artist ci racconta proprio la realizzazione di questo lungometraggio.
Ma è, ovviamente, di più.
Non farò spoiler, ma tanto è anche inutile: si può dire tranquillamente di cosa parla The Disaster Artist. Un'amicizia molto particolare tra due persone, due artisti, due sognatori che un giorno decidono di girarsi un film tutto per loro: The Room. E lo girano. Fine.
È questa la storia, davvero.
Davvero perché è un fatto accaduto realmente. The Room esiste, così come esistono i personaggi messi in scena in The Disaster Artist, che in realtà sono persone.
Quel che più mi ha colpito di The Disaster Artist è il protagonista (magistralmente interpretato da James Franco). Il protagonista vero della vicenda: Tommy Wiseau.
Chi è costui?
Bel mistero. Un mistero ancora non svelato, un mistero che probabilmente non sarà mai sciolto.
Tommy Wiseau è un genio incompreso, forse un folle, forse un po' infelice. Qualcuno con troppe idee e un unico grande sogno: Hollywood. Il mito della cultura pop americana, le luci del Cinema, la ribalta di un mondo dorato.
Non si sa da dove provenga (si dice Europa dell'est, ma ha vissuto anche in Francia, sebbene lui dica di essere un puro americano di New Orleans).
Non si sa quanti anni abbia. Meno di trenta, dice. Ma sembrano molti di più.
Forse ha l'età di chi gli sta di fronte. Forse è uno di quei demoni custodi che ti spinge a realizzare sogni. Anche quando ti costano la rinuncia a una particina in Malcolm, per una puntata diretta da Bryan Cranston dove vieni chiamato a recitare da "Hal" in persona.
Non si sa nemmeno come abbia avuto i suoi soldi, Wiseau.
Wise, come saggio. Oiseau, come gli uccelli di legno che vendeva facendo il giocattolaio.
Ma è stato anche lavapiatti, droghiere, infermiere. Wiseau è un nome d'arte. Arte, come il Cinema che ha sempre sognato.
I sogni si infrangono: ce la può fare solo uno su un milione e questo uno non è Wiseau.
Ma i sogni si realizzano se hai tanti soldi, e se sei in America. L'America tanto agognata da questo uomo. L'uno su un milione non conta più nulla se di milioni ne hai almeno sei, e puoi creare il tuo film. The Room, eccolo qui.
Un film inconcludente, trash, brutto da essere bello. E per questo divenuto di culto.
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il vero Wiseau |
Quel che più mi ha colpito di The Disaster Artistè la dolcezza che accompagna la descrizione di una personalità così.
Così... umana, particolare, sui generis.
Non ho idea di chi sia Tommy Wiseau: forse qualcuno che vive in un mondo tutto suo, o in una realtà spostata di appena mezzo metro rispetto alla nostra. Wiseau è come un bambino.
Ecco perché non rivela la sua età: è un eterno bimbo. Con tanti misteriosi soldi.
The Roomè un capolavoro. The Disaster Artist ancora di più.