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[FUMETTI] Berserk, l'analisi delle saghe: 3 - I Capitoli della Condanna, Lost Children

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Finita l'eclissi, ci addentriamo in un nuovo arco narrativo di Berserk, che si suddivide in tre sottocapitoli.
Oggi parliamo del primo di questi, Lost Children: un ritorno al presente dopo la lunga cavalcata nel passato.
Il lettore ha finalmente scoperto tutto riguardo il destino di Guts e dei Falchi, così l'autore si riallaccia lì dove avevamo lasciato con la fine della prima saga... 


Prima di iniziare, ecco i link alle altre analisi:
NOTA: Ricordo che questi articoli presuppongono una conoscenza almeno sommaria di tutta l'opera, perché andranno a riprendere aspetti presenti in volumi successivi per disegnare un quadro quanto più completo possibile: dunque sono presenti anticipazioni e spiegazioni.

SCHEDA TECNICA

La terza saga di Berserk si estende da buona parte del volume 14 fino a oltre metà del volume 16.
Conta in tutto 23 episodi.

ANALISI

Dopo aver assistito alla fine della Squadra dei Falchi, con Guts che si arma di spadone e parte a caccia degli Apostoli e di Femto, il lettore si ritrova di colpo catapultato nel presente.
È passato qualche tempo tra lo scontro con il Conte e le pagine che si stanno per affrontare. In questo intervallo (comunque breve: dall'estate all'autunno) scopriamo che l'armata papale è alla ricerca di indizi sull'Apocalisse, iniziando due anni primi proprio nei pressi dell'acquitrino dove si era appena consumata la tragedia dei Falchi. Nel presente ritroviamo Guts e Puck, in un umido bosco che ospita anche dei briganti e un albero spettrale.
Miura torna quindi all'azione fantasy-horror, però stavolta -complice anche la profonda caratterizzazione dei protagonisti fornitaci durante l'Epoca D'Oro- c'è molto spazio per le analisi e le interiorizzazioni.
Lost Childrenè, sin dal titolo, un'oscura rivisitazione del mito di Peter Pan e dei Bambini Perduti.
L'elemento fiabesco e bambinesco stride con l'orrore che si cela dietro questo vortice di allegorie: uno scontro tra grandi e piccoli, con il mondo dei bambini inquinato dai pensieri adulti.
La figura di Jill si contrappone a quella di Rosine, preda di Guts: un Apostolo dalle fattezze di ragazzina, che però non ha esitato a fare strage dei Falchi (come visto nel volume 10).
Sì, Rosine era già apparsa e ora si consuma la resa dei conti con Guts, ma c'è un problema: Rosine è un mostro, sì, ma è anche una bambina. Come reagirà Guts?
Su queste basi si regge l'intero arco narrativo, e il metaforico finale (sul diventare adulti, in mondo sanguinoso: come la perdita dell'innocenza) è una risposta a questa domanda.
In Lost Children assistiamo all'inizio del progetto, da parte di Miura, di allargare il parco protagonisti di Berserk: l'introduzione di un elemento di disturbo (i soldati della Sacra Catena, guidati da Farnese, Serpico e Azan) costituirà una ulteriore solida base per il futuro. È da qui, vuole suggerirci l'autore, che si riparte verso la meta.
Continuano i legami Guts/elfi e Guts/bambini: questa saga costituisce forse l'apice e l'incrocio di tali tematiche, riunendole in poche ma indelebili pagine. È la parte considerata più poetica di tutta l'opera. 



NUOVE LINEE NARRATIVE

Il tempo: con il racconto della favoletta di Pirkaf, Miura introduce il concetto del tempo incantato. Infatti, come ci verrà confermato poi in futuro, in alcuni precisi luoghi il tempo scorre in maniera differente rispetto alla normalità.
Luoghi elfici: come per la miniera di Godor, anche in questa saga veniamo a scoprire dell'esistenza di altri luoghi abitati -tempo prima- dagli elfi. La Valle della Nebbia addirittura era un vero e proprio paese elfico, come testimonia la visione che ha Puck di fronte il grande cedro.
Si tratta forse della vecchia patria degli elfi, prima che si spostassero sull'isola di Skellig?
Maghi e eretici: per la prima volta vediamo -seppur indirettamente- delle figure incappucciate con un lungo bastone tra le mani. Descritti come eretici del bosco, potrebbero essere anche dei maghi (il che spiegherebbe i riti sacrificali di cui apprenderemo l'esistenza nel vol. 39).
Il Libro Sacro: interessante notare come la frase che descrive l'Apocalisse e l'avvento del Falco delle Tenebre sia la stessa che sentiremo pronunciare da una strega, molto più avanti nell'opera: un legame tra religione e magia?

LA STORIA

La Sacra Catena Ferrea, armata della Santa Sede, è da circa due anni sulle tracce di Guts: ovunque nei territori intorno si fa riferimento a mostri e strane creature, con un uomo in nero che semina morte e distruzione. Questa figura, forse creata dalla gente, potrebbe però corrispondere a quella descritta nel Libro Sacro della Chiesa: il Falco delle Tenebre.
Nel frattempo Guts giunge in un bosco nei pressi di un miserevole villaggio; dopo essersi scontrato con alcuni banditi e aver salvato Jill da questi e da un albero maledetto, cerca di trovare un attimo di riposo. Ma il villaggio stesso viene assalito da creature che ricordano gli elfi: c'è però Puck a testimoniare che in realtà si tratta di qualcosa di ben diverso. Infatti, una volta uccisi, questi esserini tornano alle loro sembianze originali: sono tutti bambini!
Guts e Puck si trovano così in una situazione assurda: da un lato hanno difeso il villaggio, dall'altro sono accusati di aver ucciso degli infanti.
Il guerriero ha capito che dietro gli attacchi c'è un Apostolo, e si dirige nel suo regno: la vicina Valle della Nebbia, una foresta che sembra incantata.
È la dimora di Rosine, una vecchia amica di Jill, che ha creato qui il suo regno ideale. Mentre Jill sta per essere tramutata in un mostro, affinché viva una perenne e fittizia vita bambinesca assieme alla sua amica, irrompe Guts che, dopo uno scontro furibondo, riesce a uccidere l'Apostolo.
Poco dopo, in una Valle della Nebbia completamente distrutta dalle fiamme, il Cavaliere del Teschio recupera il Behelit di Rosine e lo ingoia...




PERSONAGGI E CREATURE INTRODOTTI

Farnese De Vandimion: presentata qui come autoritaria, è il comandante dell'esercito papale. In realtà è una ragazza fragile e insicura, come scopriremo nelle saghe successive.
Serpico: abilissimo schermidore, è per ora un personaggio all'ombra di Farnese, anche se nasconde un segreto che lo lega proprio al suo comandante.
Azan: vicecomandante della Sacra Catena, è un chierico di integerrimi principi ecclesiastici.
Jill: ragazzina che un tempo era amica di Rosine, vive una vita decisamente meschina.
Thomas Hanson: bambino del villaggio a cui viene massacrata la famiglia.
I banditi: un gruppo di predoni che si imbatte in Guts e poi in Rosine: quest'ultima li trasforma in insettoidi.
L'albero maledetto: un tempo utilizzato per officiare sacrifici umani, con la presenza di Guts si scatena, animandosi e mostrando la sua natura mostruosa.
Zebeck: padre di Jill, è un ubriacone fallito che vive ancora dei ricordi di qualche guerra combattuta.
Madre di Jill: una donna completamente assoggettata al marito, è preoccupata per sua figlia.
Genitori di Rosine: una famiglia come tante, con un padre violento e una moglie succube. Rosine, a modo suo, li ama perché non ha null'altro: li sacrifica per diventare Apostolo.
Hobs: è il prete del villaggio di Jill, che suggerisce a Farnese di recarsi presso la Valle della Nebbia.
Bambini perduti: sono tutti i bambini che Rosine tramuta in insetti-elfi, creandosi un mondo ideale. Ma, in quanto originariamente umane, queste creature si comportano comunque come gli uomini.

LUOGHI E SCENARI PRESENTI

Villaggio di Jill: uno sperduto e minuscolo villaggio che sorge su di un'altura.
Vecchio mulino: poco lontano dal centro abitato, è una costruzione in decadenza dove Guts si rifugia.
La Valle della Nebbia: un tempo vera patria degli elfi, che poi l'hanno abbandonata per imprecisati motivi, è oggi un rigoglioso bosco fiabesco dove Rosine ha creato il suo regno ideale. Vi è presente un enorme cedro, probabile albero-base degli originari elfi che vi abitavano.



EVENTI E TEMATICHE INTRODOTTI

L'Apocalisse: è un evento descritto nel Libro Sacro della Chiesa, e fa riferimento all'avvento di colui che porterà nel mondo l'Epoca Oscura.
Il Cavaliere del Teschio e i Behelit: vediamo qui per la prima volta il Cavaliere del Teschio "mangiare" un Behelit. Una questione che rimarrà misteriosa fino al vol. 26, quando scopriremo il perché di tale gesto.

MITI E LEGGENDE INTRODOTTI

Pirkaf: la favoletta di un bambino nato con gravi problemi. I genitori lo fecero curare dagli elfi e Pirkaf prese un aspetto strano. Deriso continuamente dagli altri bambini, volle andare a trovare gli elfi a cui era legato: ma pochi minuti nel bosco incantato corrisposero a cento anni nel mondo umane, così Pirkaf non ritrovò più nessuno. Questa storiella viene citata anche nel vol. 38.

POPOLI E GRUPPI INTRODOTTI

Sacra Catena Ferrea: armata alle dirette dipendenze della Santa Sede, per tradizione dev'essere guidata da una fanciulla. In realtà composta da rampolli di nobili famiglie, le vengono affidati perlopiù ruoli di facciata.

COSMOLOGIA

Questa saga è importante perché introduce vari dettagli utili per comprendere diversi aspetti del mondo berserkiano: dal Cavaliere del Teschio che ingoia il Behelit, fino alla presenza di una primitiva patria degli elfi, la cosmologia dell'opera si delinea ancora di più.
Interessante anche l'apparizione del Bambino Deforme.
Per la prima volta, inoltre, vediamo chiaramente il simbolo religioso: un volatile con le ali spiegate che richiamano vagamente la croce cristiana.

GLI SCONTRI PRESENTI

Guts contro i banditi
Guts contro l'albero maledetto
Guts contro gli elfi-insetto
Guts contro i fuochi fatui
Guts contro i guardiani (ex banditi)
Guts contro i guardini (ex cavalieri)
Falchi contro Rosine

ERRORI E PARTICOLARITÀ

  • a fine volume 14 è stato inserito l'episodio del 1988 Berserk The Prototype, che costituì una "prova generale" di Kentaro Miura. Grazie proprio a quella breve storia, il mangaka vinse un concorso e poté scrivere e disegnare il suo Berserk.
  • nel quindicesimo volume c'è un errore nel disegno: una delle donne che accusa Guts di aver ucciso dei ragazzini, ha... sei dita!  Nel volume successivo, in una vignetta, il braccio meccanico del protagonista viene erroneamente disegnato sull'arto destro.

IN ANIMAZIONE

Questa saga è stata sempre saltata. Rosine appare unicamente nella prima serie televisiva del 1997, in un breve cameo. L'Albero Maledetto invece lo vediamo nel primo episodio della serie tv del 2016, ma in una trama totalmente riscritta per l'occasione.

FONTI DI ISPIRAZIONE E OMAGGI

Come già detto, l'intero arco narrativo è una rivisitazione della storia di Peter Pan, che Miura rende in modo oscuro e distruttivo.


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