Oggi uno spunto di riflessione.
La nostra media d'eta -nostra, intendo di chi frequenta qui- è di una trentina abbondante.
Ci sono ovviamente persone più grandi come anche persone più piccole.
E si sta tutti insieme, appassionatamente.
Non vi sembra che i confini dell'età stiano cambiando, siano cambiati?
Oggi sareste in grado di distinguere un quarantenne da un trentenne?
Un trentenne da un ventenne?
Persino un cinquantenne da un trentenne?
FOREVER YOUNG?
Sarà che le barriere sono cadute, i modi di vivere sono cambiati, ma oggi i recinti non sono più così netti.A venti anni, tempo fa, eri un adulto consapevole e con precisi doveri. Oggi sei un quindicenne con cinque anni in più (magari solo sulla carta).
A trent'anni, oggi, si inizia a lavorare. Un tempo eri una persona già introdotta da tempo nel mondo dei grandi, magari avevi già dieci anni di contributi versati. E anche tanti segni di stanchezza sul viso.
IL DIVARIO
Io per primo mi sono poi reso conto di una questione: non si "sente" più quel divario che divideva la gente, in passato.Tranne che in casi di ovvia e incolmabile incompatibilità anagrafica (es. un trentenne e un decenne) la società moderna -grazie anche ad apporti di consumo sdoganati (fumetti, film, videogames, libri, serie tv, cartoons) o altri addirittura "ritornati" (le stesse cose, ma che già esistevano in passato)- ha creato una sorta di miscuglio dove l'età non conta più. Dove l'età non esiste.
E, quindi, si sta tutti insieme (appassionatamente), ventenni con quarantenni, cinquantenni con trentenni.
DIECI ANNI IN MENO?
Sarà che l'età mentale si è abbassata -per modi di vivere, agire, pensare, godersela- di dieci anni. O anche più.Oggi si suol dire che "quaranta sono i nuovi venti" e non è una frase tanto per: a 40 anni sei ancora giovane e sempre pronto a ricominciare, non sei più una persona "fatta e finita" come nel passato.
Oggi forse si invecchia solo sui documenti, non credete?
Per me, dalla nostra generazione in poi, non esisteranno nemmeno più i centri sociali per gli anziani, ma saranno centri sociali unici, addirittura giovanili. Da frequentare anche a 80 anni.
Voi che ne pensate?
Frequentate tranquillamente gente più grande e più piccola di voi?
Avvertite il divario anagrafico?