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[ICONE] 20 curiosità sui Power Rangers

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Mentre il film è nei cinema (qui la mia recensione), i Power Rangers tornano sul Moz O'Clock!
Oggi andiamo alla scoperta di alcune curiosità sul celebre franchise: 20 cose che forse non sapevate sul coloratissimo mondo dei Power Rangers!
Pronti? Go! Go!
  • Ogni stagione dei Power Rangers è in realtà basata su una distinta serie nipponica del genere tokusatsu supersentai (supersquadre). In Giappone ognuna di queste serie è un prodotto a sé e non fa parte di un universo condiviso.
  • In America mantengono le scene in costume (di lotta e acrobazie) e quelle coi robottoni, eliminando le sequenze con gli attori nipponici. In generale, anche la storia viene completamente riscritta per assecondare i gusti del nuovo pubblico (quello occidentale).

    il cast originale giapponese
  • Per continuare ad utilizzare i costumi della primissima stagione americana (tratta da Zyuranger), la Saban ordinò alla Toei Company nuovi episodi in costume esclusivi per l'America: i fan chiamano questo footage Zyu2.
  • Il primo Yellow Ranger è una donna ma a differenza del Pink Ranger non ha la gonna: questo perché nella serie originale giapponese il personaggio era maschile, ma in America hanno pensato che una squadra con due donne fosse più equilibrata. Quando i Mighty Morphin Power Rangers si sono rivisti nella serie 2014, anche lo Yellow Ranger ha avuto però la gonna.
  • L'episodio #36 della stagione Time Forceè dedicato alla memoria dell'attrice Thuy Trang, morta quell'anno a causa di un incidente stradale. Aveva interpretato proprio Trini, la prima Yellow Ranger.

    la mitica Thuy Trang
     
  • Molti sono i personaggi storici che hanno abbandonato il gruppo ma sono poi tornati sulle scene: Jasonha lasciato nella st. 2 ed è rientrato nella st. 4, con un cameo anche nel film Turbo e nella serie Wild Force;Tommyha lasciato nella st. 5 ma è rientrato per un cameo nella st. 10 e come personaggio fisso nella st. 12. Per lui un cameo anche nella st. 13 e per l'episodio che celebra il ventennale, girato nel 2013; Adamè entrato in scena nella st. 2 e ha lasciato nella 5, ma è rientrato come guest nella st. 6 e nella st. 15;Kimberly ha abbadonato nella st. 3 ma ha avuto un cameo nel film Turbo. Karone/Astronemaè stata il nemico della st. 6 ma ha partecipato anche alla st. 7 e all'episodio del ventennale.
  • Due crossover inusuali hanno visto i Rangers incontrare Masked Rider e le Tartarughe Ninja, rispettivamente nelle stagioni 3 e 6.
Space Rangers e Ninja Turtles
  • L'identità dello Shadow Ranger non è mai stata svelata: le ipotesi più gettonate vogliono che fosse Billy, il primo Blue Ranger, o un ipotetico figlio di Zordon.
  • Machiko Soga, l'attrice che prestava il volto a Rita Repulsa nella prima stagione, viene commemorata dopo la sua morte nel 2006 con il finale della serie Mystic Force, dove interpreta la Madre Mistica.

    Machiko Soga, una grande interprete
  • Nel 2008 il pluriomicida Sylar James Deleon viene condannato a morte: in passato aveva avuto un piccolo ruolo nello show. La notizia dei giornali dell'epoca riportava erroneamente e per sensazionalismo che fosse stato uno dei protagonisti principali del telefilm.
  • Mai utilizzati nelle sequenze americane, i Dairangers giapponesi sarebbero dovuti apparire in qualità di Ancient Rangers nella serie Lost Galaxy(1999) ma non se ne fece nulla. E' possibile vederli, però, in alcune clip di Super Megaforce (2014). La loro serie originale è quella che in America è diventata la seconda stagione del telefilm (1994).
  • Tra i personaggi che sono comparsi in più episodi si hanno Billy (presente per quattro stagioni), Bulk (presente per nove stagioni), Tommy(presente per sei stagioni più vari cameo).

    tutte le incarnazioni di Tommy: White, Green, Red e Black Ranger
  • Inizialmente il doppio episodio "Doomsday" della prima stagione era stato realizzato per essere il season finale. Ma lo show ebbe un così grande successo che la serie proseguì.
  • Il doppio episodio "Countdown of Destruction" che chiude l'Era Zordon era designato per concludere definitivamente le vicende dei Rangers. Inizialmente previsto in tre parti, non svela il destino di alcuni nemici storici come Rito Revolto o Scorpina, ma nemmeno quello di alcuni alleati, come Ninjor.
  • Il motivo per cui Rito Revolto non appare nell'episodio risolutivo è perché il costume del personaggio era rovinato e impossibile da ripararsi in tempi brevi.
  • Avendo necessità di utilizzare nuovo footage, esistono versioni leggermente diverse di Rita Repulsa (interpretata poi da un'altra attrice), Scorpina (altra attrice), Goldar e Rito (questi ultimi due con costumi dai colori e dettagli diversi rispetto all'originale).
  • Lord Zeddè uno dei pochissimi personaggi originali USA, ossia non ha controparti nelle serie giapponesi. Curiosità: alcuni comportamenti di Lord Zedd durante il suo matrimonio con Rita (avvenuto a fine seconda stagione) lasciano supporre che l'Imperatore del Male sia di religione ebraica.

    Gloria a Lord Zedd!
  • Bryan Cranston, oggi popolare attore (Malcolm in the Middle, Breaking Bad), nel 1993 diede la voce a due mostri affrontati dai Rangers. Inoltre, il personaggio Billy Cranston si chiama così proprio richiamando il mitico Bryan. Oggi, Bryan Cranston è Zordon nella trasposizione cinematografica dell'opera.
  • I Putties, footsoldier della prima stagione, sono stati riutilizzati curiosamente come nemici nel live-action di Sailor Moon: stessa maschera e costume ma con in più un mantello e cappuccio.

  • Studiata come Power Rangers Exagon, l'undicesima stagione avrebbe dovuto riportare molti personaggi del passato (tra cui Tommy e Jason) per chiudere tutte le trame lasciate in sospeso. La storia prevedeva la presenza di basi segrete di Rangers addestrati per contrastare i nemici sopravvissuti fino a quel momento (anche Rito e Scorpina). Un personaggio fondamentale sarebbe stato Ninjor, mentre tra i due vecchi Rangers sarebbe scoppiata una sorta di faida interna simile a Civil War della Marvel. Col passaggio alla Disney il progetto iniziale naufragò diventando Ninja Storm, e perse del tutto queste caratteristiche.

Se il post ti è piaciuto, leggi anche

Megariassunto della trama Power Rangers
Fumetto Mighty Morphin Power Rangers 2016/17

[LIFE] buone vacanze di Pasqua!

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Clockers, sono già da ieri in modalità "vacanze pasquali" e quindi auguro a tutti voi -e ai vostri cari- giorni felici pieni di divertimento!
Qui sul blog ci risentiamo martedì, voi fatemi sapere come state passando Vigilia, Pasqua e Pasquetta!
Nel frattempo continuerò ad avere un filo diretto con voi sia sulla pagina Facebook del Moz O'Clock sia sul mitico gruppo Telegram!
Spassatevela!


[ME] le mie risposte, la mia intervista

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Vi state ingozzando come bestie?
Vi state sfrenando coi divertimenti di questa vacanza primaverile?

Mentre proseguiamo con la piccola pausa pasquale, vi lascio nuovamente l'intervista che mi ha visto protagonista -col Moz O'Clock- qualche giorno fa (la trovate cliccando qui) e vi lascio nuovamente anche il video di risposta alle vostre domande per me (qui sopra)!
A preZtissimo!

[DISAVVENTURE DI VIAGGIO] "Direzione Andriace" (Gas75)

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Assieme a Gas75, sempre presente qui sul blog, è nata l'idea per una nuova rubrica dove raccontare le (dis)avventure più strambe accaduteci in viaggio.
Capita a tutti di sbagliare strada lungo un itinerario sconosciuto, avere un'auto che ci segue per chilometri, trovarsi col serbatoio in riserva e non vedere un distributore da mezz'ora.
Siccome tutto parte da lui, ospito la sua disavventura piena di quelle sensazioni che solo un viaggio notturno può regalare.

Aspetto le vostre via mail (mikimoz@hotmail.com) se volete essere ospitati qui, oppure raccontatele sui vostri blog: più sono misteriose, grottesche, assurde... meglio sarà!


"DIREZIONE ANDRIACE" di Gas75


Sono rare le mie uscite senza una meta precisa, e quel sabato di fine inverno del 2001 mi capitò di imbattermi in una di queste. Avendo la serata libera, ho accolto la proposta del mio amico Vincenzo che, da quando aveva trovato lavoro a Bari, tornava in paese ogni due week-end.
In questi casi spesso mi cercava, e quando eravamo entrambi liberi da impegni, improvvisavamo qualcosa da fare: vederci un dvd, leggerci in macchina qualche racconto horror... Una di queste uscite mi ispirò, per esempio, il finale di uno dei miei racconti dell'orrore, e la sera di cui vi sto per parlare c'è mancato poco che un'atmosfera molto simile si ricreasse...

Decidemmo in inoltrarci in Basilicata, diretti senza convinzione in un locale di un paese che si chiama Scanzano Jonico, noto anche in Puglia per un mercato mensile molto grande. Sulla strada, percorsa a bordo della Panda con lo stereo rotto del mio amico, ci apparve il segnale stradale di una località mai sentita prima, Andriace, e poiché non stavamo andando veloci, abbiamo fatto in tempo a mettere la freccia... per indagare su quel luogo misterioso.

Da dove provenivamo, i paesi li conoscevamo tutti perché, vivendo in una località di mare, l'estate i turisti si fanno conoscere (nel bene e nel male), quindi il segnale di un paese mai sentito attirò senz'altro la nostra attenzione! Come dire: "possibile che uno di Andriace non s'è mai visto a fare villeggiatura?".
Appena svoltato, la strada cambiò completamente: dalla Statale Jonica 106 finimmo in una stradina tutta buchi, senza segnaletica a terra, nessuna luce, nessuna altra vettura oltre noi, sebbene in circa un chilometro ci fossero 5 o 6 casette di campagna, tutte nell'oscurità (erano appena le 22), nemmeno una luce che filtrava da una finestra, o lasciata accesa fuori... Non facemmo in tempo a dire che probabilmente giunti ad Antriace avremmo trovato qualche anima viva, che giungemmo a un bivio che indicava -nella nostra direzione- Andriace: in pratica il "paese" si riduceva a quelle 5 case... immerse nel buio, pergiunta!
Va beh, abbiamo letto gli altri cartelli del bivio e ci siamo rimessi in marcia verso Scanzano... Ora, se avete presente Non ci resta che piangere, immaginate che si svolga di notte!
Percorrevamo una strada ugualmente deserta, senza strisce a terra, senza case nei terreni, e l'unica forma di vita è stata, per chilometri, un'auto con probabilmente una coppietta dentro, solo che era parcheggiata di traverso sulla strada, e sembrava che ne sarebbero usciti dei teppisti per pestarci o derubarci non appena avessimo rallentato per sorpassare nel poco spazio disponibile: infatti, affiancando la vettura ferma, uno strano timore ci pervase...

In quel paesaggio irreale, siamo infine giunti a Scanzano, mai visitato da entrambi; abbiamo girato in lungo e in largo alla ricerca del locale, finendo per pedinare involontariamente una vettura a causa di un gioco di sensi unici: quello se n'è accorto e ha fatto le tipiche manovre per metterci alla prova (frenata, ripartenza, svolta all'improvviso senza freccia) e noi obbligatoriamente dietro perché i sensi unici non consentivano che quella pista, e il tizio davanti non lo capiva!
Ci siamo alla fine ritrovati a un nuovo incontrio, a T stavolta, non meno inquietante di tutto il resto: il segnale che indicava noi dicava "Scanzano Jonico" (quindi stavamo uscendo dal paese), quello a destra "mare", mentre a sinistra s'inoltrava tra le tenebre una strada, il cui imbocco era coperto da un edificio antico che costeggiava un inquietante bosco... e senza un'indicazione di dove conducesse! Insomma, la strada per l'ignoto?!
Presi dall'atmosfera. abbiamo fatto inversione a U e tornati in paese, finendo per puro caso innanzi al locale che cercavamo. Mica ci siamo entrati, però: ormai s'era fatto tardi, quindi abbiamo fatto la strada del ritorno, ovviamente senza ripassare da Andriace!

[LIBRI] Le vite segrete di Twin Peaks, recensione edizione italiana

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Disponibile da ieri, la versione italiana del romanzo di Mark Frost The Secret History of Twin Peaks è sbarcata nelle nostre librerie grazie a Mondadori.
Vi avevo già mostrato e recensito il volume originale (qui per vedere la videorecensione), e già ci si chiedeva come avrebbero fatto ad adattare un romanzo così particolare, fatto di documenti, ritagli, schede e appunti.
A vedere la copertina tutto sembrava precipitare, e invece Mondadori è riuscita a fare un lavoro fantastico sotto ogni profilo!

Vediamo nel dettaglio.

DI COSA PARLA?

Le vite segrete di Twin Peaks -questo il titolo tricolore- è un inusuale romanzo che parte nell'agosto 2016 quando, su una scena del crimine in America, viene rinvenuto uno strano baule contenente un altrettanto strano dossier.
Questo dossier, messo su non si sa da chi, cattura l'attenzione dell'F.B.I. perché al suo interno si fa più di un riferimento ad alcuni casi che avevano coinvolto la stessa agenzia investigativa, su tutti l'omicidio di Laura Palmer nel 1989.
Chi ha raccolto questo dossier, che parte dal diciannovesimo secolo, e perché?
Gordon Cole(David Lynch) convoca un suo agente speciale (T.P.) per risolvere il caso: ritroveremo tutti i personaggi della popolare serie tv, scoprendo anche cosa è successo appena dopo l'ultimo episodio (fino alla prossima terza stagione, ovviamente). Ripasseremo anche la storia degli Stati Uniti, per capire miti e realtà.
Imprescindibile per gli amanti di Twin Peaks, per chi ne vuole ampliare la mitogia e per chi vuole prepararsi ulteriormente alla visione dei nuovissimi episodi.

EDIZIONE ITALIANA

La copertina non faceva ben sperare, così diversa dall'originale (che era verde e senza quella cornice da Instagram del paleolitico), però anche così funziona. La fascia-marchetta ci ricorda che Twin Peaks 3 è su Sky Atlantic, e il contenuto del libro è identico spiccicato alla versione americana.
Stesso numero di pagine, stesse scelte stilistiche per una versione (quasi) perfetta.
Non era facile, ma l'impegno profuso nell'adattamento è davvero grande.
Certo, lì dove appaiono (in inglese) scritte a mano, qui sono sostituite da font che replicano al meglio la calligrafia dello scrivente, ma ci sta.
Vediamo qualche confronto tra le due edizioni:

il memorandum col quale tutto ha inizio

una pagina dai diari dei pionieri
un ritaglio di giornale
E questi sono gli adattamenti del menu del RR Diner...


...e di una delle tantissime repliche della Gazzetta di Twin Peaks.


In sostanza, un grande e ottimo lavoro da parte di Mondadori e un romanzo che consiglio a ogni fan dell'opera!

(grazie a The Doc per il materiale fornitomi e per gli spunti della recensione)

se ami Twin Peaks, leggi anche
Come finisce Twin Peaks
Guida al mondo di Twin Peaks
20 cose che non sapevi su Twin Peaks
Twin Peaks è in Abruzzo!
Tutti gli omaggi a Twin Peaks in altre opere

[CINEMA] The Founder, o l'American Dream a base di hamburger - recensione

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Sapete chi ha fondato l'Impero McDonald's?
Sicuramente qualcuno che di cognome fa McnaDold. Eppure non è proprio così, e questo film ci racconta la vera storia dell'imprenditore Raymond Kroc, a volte spregiudicato squalo, a volte ingabbiato egli stesso.
Un capolavoro cinematografico che, a fine visione, vi farà venire voglia di...
Micheal Keaton è Ray Kroc.
Ricordate quando Keaton faceva Batman per Tim Burton? Bene, adesso fa il Joker per John Lee Hancock. Stesso ghigno, stesse espressioni di chi è lucidamente folle e guarda oltre.
Oltre tutto, oltre tutti.

Non è disposto a fermarsi, nelle lunghe e diritte vie americane degli anni '50. Tra un diner e l'altro, a vendere frullatori. Fino a che non incontra i due fratelli McDonald, Mac e Dick.
Due che sembrano comici in coppia, come i fratelli Marx. Ma che ci hanno visto giusto: basta lunghe attese, basta gentaglia fuori dai ristoranti, basta alcoolici. Solo hamburger (pane, senape, ketchup, cipolla, i due "amatissimi" cetriolini e polpetta di manzo), patatine, cocacola e qualche frappè.
Inventano una catena di montaggio perfetta, dove tutto è sincronizzato e velocizzato.
Niente piatti, bicchieri e posate da lavare, solo carta.
Personale ridotto e la famiglia americana media come target.

L'idea c'è e Kroc la vuole sviluppare. Ci vede giusto, lui. Ci vede lungo.
Kroc non è un personaggio negativo ma sicuramente nemmeno positivo.
Una guerra di ratti per creare la nuova religione americana, nata un po' per caso un po' per fortuna e un po' perché la gente con grandi potenzialità -e tanta perseveranza- è destinata a grandi cose.
E a trovare altra gente uguale, a cui affiliarsi, accoppiarsi, legarsi.


The Founder ci regala una grande prova di Keaton, attraverso un'America old style perfettamente ricostruita.
Gli archi dorati del Mc iniziano a spuntare in ogni stato, tra problemucci logistici e problemoni finanziari.
Non è un film sul McDonald's, ma un film su un uomo e il suo sogno americano a base di hamburger e patatine.
La carne frigge sulla piastra, la salsa spremuta sul pane, i soldi e il successo non bisogna più inseguirli: sono loro adesso che inseguono Killer Kroc, per restare in tema Batman. Un coccodrillo, per restare in tema cannibalico-imprenditoriale.
Laura Dern (musa di Lynch presto in Twin Peaks) interpreta egregiamente la moglie di Ray, una che insegue faticosamente la mente del marito.
Linda Cardellini è la elegante e intelligente Joan, e tutto il resto del cast è assolutamente all'altezza, con facce giuste per ruoli 50's.

Segnalo, nell'edizione italiana, l'errore nella scritta "beneficienza" che appare sui titoli di coda.
The Founder: un capolavoro cinematografico che, a fine visione, vi farà venire voglia di...
hamburger? no.
patatine? no.
cocacola? no.
frappè? no.
Un bel bicchiere di whisky. Ecco cosa.
E di lunghe e diritte vie americane.

[CLASSIFICA] gli zord più belli dei Power Rangers (Era Zordon)

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Quali sono gli Zord e i Megazord più fighi di tutta l'Era Zordon dei Power Rangers?
Oggi lascio la parola a Riccardo del blog Il Bazar di Riky che ha stilato per noi una giocattolosa e robotica classifica!
Si comincia!


Quando a dieci anni vidi su Topolino la pubblicità dei giocattoli dei Power Rangers,prima della messa in onda del telefilm, rimasi subito colpito dal grande robot chiamato "Megazord". L'asso nella manica dei Power Rangers, per attirare il pubblico di maschietti (oltre a Kimberly...), era rappresentato dall'esercito di maestosi colossi meccanici che aiutavano i nostri eroi a sconfiggere i mostri grandi, brutti e malvagi. Non scomodiamo naturalmente i vari Mazinga e Goldrake, perché chi guardava i Power Rangers era crescito con Voltron e i Transformers. Il senso è comunque quello: un innamoramento per i robottoni messi a disposizione da Zordon ai cinque (poi sei) ragazzi in tutine sgargianti. Così, su invito del mitico padrone di casa, ho avuto l'onore e l'onere di scegliere i dodici zord più belli dell'era Zordon (da "Mighty Morphin Power Rangers" a "Power Rangers in Space"), siano essi presi singolarmente o nella forma composta.

12° POSTO: FALCONZORD
Il Ninja Megazord è il compagno fedele dei Mighty Morphin Power Rangers dopo l'acquisizione dei poteri ninja. Insignito anche del passaggio cinematografico, a mio parere però è stato il Megazord più brutto. L'orso tozzo, il lupo dalle piccole gambette secche, la scimmia che soffriva del "mass shifting" tipico dei Transformers (da robot era grande come il nemico che affrontava, poi si rimpiccioliva per diventare il braccio del Megazord). Per non parlare della rana e delle sue zampe che diventavano i piedoni del Megazord. Unico a salvarsi il Falconzord guidato dal White Ranger Tommy, soprattutto per i potenti missili che sparava delle ali.


11° POSTO: ASTRO MEGAZORD
"Power Rangers in Space" regala una delle più emozionanti puntate dell'era Zordon, che mette fine a un vastissimo arco narrativo, e ha un trama ben costruita. Il prima Megazord della serie costituisce una grande innovazione: addio infatti ai singoli zord pilotati dai Power Rangers. L'Astro Megazord, dalla scintillante livrea blu, nasce dalla trasformazione dell'Astro Megaship, con l'Astro Megashuttle che forma la testa del robot. Per chi mastica la materia, è un nipote dei Transformers Headmasters.


10° POSTO:  TURBO MEGAZORD
Fu introdotto nel secondo film dedicato ai nostri eroi, "Power Rangers Turbo - The Movie", che chiudeva la serie "Zeo" introducendo quella successiva. Per la prima volta i Power Rangers non guidavano bestie meccaniche, ma veri e propri veicoli: auto sportive e fuoristrada, tutti con fari da rally e paranchi. Il Turbo Megazord ricorda nell'idea di base il Menasor dei Transformers, ha un'estetica gradevole, a parte il volto metà elmetto da rugby e metà casco da gara automobilistica (eh no, non mi piace); nella trasformazione mi esaltava il veicolo rosso che si incastrava in quello blu (il torso) per poi aprirsi e rivelare il suddetto testone.


9° POSTO: TITANUS
Tecnicamente è un "Carrier Zord", uno Zord impiegato per il trasporto del Megazord di turno e alla formazione dell'Ultrazord. Titanusè il maestoso brachiosauro armato di due potenti cannoni(nati dalla divisione della sua coda). Curioso che nella serie "Mighty Morphin" Tommy e Jason siano costretti ad affrontarlo (!) in quanto custode delle armi necessarie per sconfiggere i Super Putty
Patrollers di Rita Repulsa (!!): pistole laser con il marchio Zyuranger in bella vista
(!!!). Titanus diventerà comunque nella puntata successiva alleato dei nostri Power Rangers.


8° POSTO: TIRANNOSAURO ZORD
Diciamo la verità, chi non vorrebbe un robot Tirannosauro gigante nel garage? Prima dei Power Rangers, mi entusiasmavo alle imprese di Grimlock dei Transformers. E c'era pure il Tirannosauro con armatura robotica guidata dall'imperatore Krulos nella serie animata “Dino Riders”. Lo zord guidato da Jason emergeva da un vulcano in tutta la sua potenza. Ancor prima di formare il torso del Megazord, abbatteva i nemici con la potente coda, sparava laser dagli occhi e soprattutto provocava esplosioni sismiche con il suo potente ruggito.

7° POSTO: ZEO MEGAZORD
Il punto di forza del primo Megazord dei Rangers Zeo è rappresentato dalle due potenti bestie meccaniche, il toro e la sfinge. Quest'ultima diventa il torso e le braccia del robot, con una trasformazione che è tra le più belle della saga. Punti di forza: la testa di sfinge sul petto, quella di toro come cintura, lo splendido elmo con le ali della fenice. Punti deboli: per non saper né leggere né scrivere si sono inventati gli zord Dogu e Moai, che non devono trasformarsi per diventare le gambe dello Zeo Megazord. E poi la storia degli elemetti... un cappello per ogni stagione?


6° POSTO: SHOGUN MEGAZORD
Accantonato il Ninja Megazord, ecco lo Shogun. I cinque animali ninja (la rana, sigh) assumono una forma umanoide, per poi unirsi nel possente robot, uno dei più belli e potenti di tutta la saga dei Power Rangers (compresa anche l'era post Zordon). L'unione nello Shogun Megazord è una delle trasformazioni più belle. Curiosità: gli Zord sono appunto cinque, come i Kakuranger nipponici (la controparte americana sono gli Alien Rangers), tra le cui fila c'era il ranger bianco e non quello rosa. Nella versione americana, sullo Zord bianco salivano sia Tommy che Katherine (Kimberly aveva da poco lasciato il gruppo, ri-sigh).


5° POSTO: TURBO RESCUE MEGAZORD
Da appassionato fan dei Transformers, non potevo dimenticareil primo Megazord che potrebbe benissimo entrare tra le fila degli Autobots. Non a caso, i cinque zord si trasformano da veicoli a robot, per poi fondersi in un unico colosso. E il Turbo Rescue Megazord sembra formato dai figli dei Protectobots ed Escavators, due squadre di Transformers che possedevo e che amavo alla follia. Gambe un po' sproporzionate (altrimenti lo inserivo in top3!).


4° POSTO - DRAGONZORD
Ha un ruolo piuttosto rilevante nella trama, ma non solo per questo è in posizione più avanzata rispetto al Tirannosauro e a Titanus. Il possente drago guidato dal Green Ranger Tommy emerge dalle acque e abbatte i nemici con la sua potente coda o lanciando missili dalle dita della mano. Poi è l'unico Zord che viene convocato con il suono della mitica daga del Green Ranger. Memorabile un suo duello con il Tirannosauro Zord.


3° POSTO: MEGAZORD
L'esordio del primo storico robot dei Power Rangers non è dei migliori.
Le prende da Goldar, che però decide di scappare alla vista della spada del potere invocata da Jason. Le gambe erano formate dalla tigre (in stile Voltron) e dal triceratopo. Mi entusiasmava la trasformazione del Mammuth, che formava le braccia e la schiena. Lo Pterodattilo diventava invece il petto, mentre la testa del Tirannosauro celava quella del robot. Una fusione perfetta, una trasformazione che abbiamo imparato a memoria. Peccato per lo scarso uso, nel telefilm, dello scudo formato dalla testa del Mammuth.


2° POSTO: DRAGONZORD BATTLE MODE
In “Mighty Morphin Power Rangers”, ilDragonzord del Green Ranger Tommy poteva unirsi ai tre Zord guidati da Zach, Billy e Trini, formando il Battle Mode. E lo pterodattilo e il tirannosauro? Stavano a guardare. Il volto del potente robot si formava con l'apertura delle mascelle del drago di Tommy, le cui braccia alate si univano formando il possente petto. Bellissima l'arma formata dallo scudo-petto del Dragonzord e dalla coda. In definitiva per me era più forte e figo del Megazord.


1° POSTO: DRAGO ROSSO THUNDERZORD
Con il Tigerzord è il più potente Zord delle serie storiche dei Power Rangers. Ma volete mettere un micione con un drago che solca i cieli facendo fuoco e fiamme? E i quattro Zord non diventavano semplicemente braccia e gambe, ma formavano l'armatura che andavano a incrementare la sua potenza nel Mega Thunderzord. E poi il Drago Rosso affronta (con Tor) l'incredibile Serpentera, il gigante guidato da Lord Zedd!

[FUMETTI] Street Fighter Zero 2

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Nel 1997, prima del più famoso Street Fighter III, dalla Cina con furore arrivò Street Fighter Zero 2, fumetto basato sull'omonimo videogioco (Alpha 2 per l'occidente).
I tipi della Jade/Dinasty lo pubblicarono in due eleganti albetti con sovraccoperta e carta lucida.
Il prezzo? 3.500 lire.
La storia era particolare: si apriva con una panoramica dello stage che faceva da sfondo nel videogame, parlandoci della storia dei personaggi. E così scopriamo le vicende dei due fratelli Gouki e Gouken alle prese col loro maestro; ma anche tutto l'allenamento di Ken e Ryu(e di come costui ruba il nastro dei capelli del primo e ne fa la sua fascia...).


Certo ci sono anche delle libertà non da poco, vedi Rose che qui abita in Inghilterra -quando dovrebbe essere di Genova!- però nonostante tutto gli autori si attengono abbastanza all'opera originale Capcom rispetto al fumetto Street Fighter III, che seguirà.


CONOSCI STREET FIGHTER III DI CHUNG HING E KING SUM?SCOPRILO QUI!

L'edizione italiana è negli standard dell'epoca della casa editrice, che nella seconda metà degli anni '90 ebbe un certo successo proprio coi personaggi del celebre videogioco.
Mentre in copertina il titolo è (erroneamente e volutamente) Street Fighter II, all'interno degli albi si legge quello vero:



Ma c'è di più: leggendo quei due albetti, la trama restava vagamente aperta; era come solo una grande presentazione della storia, ma quello era tutto: 1 di 2, 2 di 2, amen.
E invece, due anni dopo, la Jade sorprende tutti con un terzo volume.
Che all'epoca, per motivi vari (di diritti, pare...), non si era potuto pubblicare:


Stesso formato ma con carta semplice e copertina con alette, la storia prosegue lì dove si era interrotta e ci porta allo scontro totale tra tutti gli street fighters, considerati i pericoli del comandante Vega (da noi Bison) e del malvagio e oscuro Gouki (da noi Akuma).
Non fu nemmeno facile recuperare questo volume, scoperto per puro caso (anche perché dopo due anni mica stai ancora a pensare ai primi due albi!).
Strano, eh?

[RICETTA] Red Hot Cheeseburger

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Continuiamo a presentare i panini del mio personale menu da junkfoodblogger.
Oggi però è quasi un fuori-menu, perché questa è una creazione speciale ideata perché esistesse un solo mese.
Volevo un panino snello e un po' piccante, e questo è quello che ne è uscito. 

E il rockeggiante nome... scoprirete il perché!

INGREDIENTI

-Panino
-Hamburger
-Cheddar
-Pomodoro
-Peperoncino
-Maionese
-Salsa BBQ

Da cuocere c'è solo la carne; da scaldare, giusto il pane.
Una volta pronto tutto, aggiungere la fetta di formaggio e il peperoncino piccante (io uso quello a pezzettini, in olio). Infine il pomodoro e le due salse: ecco pronto il Red Hot Cheeseburger.

Il nome? Ecco, me lo ha ispirato un caro amico.
Dato il lavoro che svolgevo lo scorso anno, a cucinare queste prelibatezze appunto, non ero potuto andare al ricevimento del suo imminente matrimonio. Così, approfittando della mia serata libera ce ne andammo a cena io e lui prima che da celibe divenisse ammogliato. Parlando del più e del meno, tra un arrosticino e l'altro, gli illustrai l'idea dei "panini del mese" e diede il nome a questo. E quindi, in suo onore, Red Hot Cheeseburger fu!

Se vuoi scoprire altre mie creazioni, leggi anche
Ranch Burger
Big Bull Burger
Bullseye Burger

[FUMETTI] Disney annuncia il fumetto della nuova serie DuckTales!

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A sopresa, la Disney annuncia per la casa editrice IDW (che in Italia pubblica Teenage Mutant Ninja Turtles per Panini, ad esempio) il fumetto della prossima serie DuckTales.
La serie -già rinnovata per una seconda stagione- partirà in estate, e conterà 21 episodi più due tv special.
Il fumetto invece? Vediamo assieme di cosa si tratta.

Pare proprio che gli albi contenenti le nuove avventure dei paperi Disney saranno complementari alla nuovissima serie tv.
La prima uscita è prevista -in America- per luglio 2017. Le storie dovrebbero quindi inframmezzarsi alle trame televisive, magari con aspetti che in tv verranno tralasciati.
Lo stile del disegno è perfettamente uguale a quello dell'imminente serie animata.
Speriamo che questi fumetti arrivino presto anche in Italia (la serie tv è prevista in autunno su Disney XD).

[FIERE DEL FUMETTO] conferenza del Dr. AntiHdemico e MikiMoz al Teramo Comix

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L'avreste mai detto, dato il mio conflittuale rapporto con le Fiere del Fumetto?
Eppure, quest'anno interverrò in una conferenza supereroistica al Teramo Comix & Games 2017!
Il Dr. AntiHdemico ci spiegherà l'epica attraverso i fumetti, e io avrò una parentesi tutta mia per una riflessione su un genere fumettistico e l'Italia.

Appuntamento quindi il 13 maggio ore 11, presso l'Università degli Studi di Teramo:
"Cosa resterà di questi anni 1180 a.C." del dr. AntiHdemico
e
"Italia: non è un paese per Super Eroi" del vostro amorevole Moz di quartiere.


Potete non divertirvi con due tipi cosi?

[PERSONE] Kissy, l'ultima diva

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Se dicessi "sotto il porticato di Teramo, puttane e froci!" vi viene in mente qualcosa?
E se dicessi "sei una scimmia che ha preso i cazzi in culo dalle scimmie!"?
O ancora "le evangeliste prima danno il culo, poi -quando si sposano- danno la fica!"?
Ancora niente?
E allora con questa frase almeno metà di voi la riconoscerà: "118! Chiamate un po' il 118!"
Lei è Kissy, l'ultima vera diva, suo malgrado.

Ho conosciuto Kissy più di quindici anni fa, appena iniziata l'università.
Ok, Kissy è un soprannome non si sa bene nemmeno da dove sia uscito. All'epoca era anche la Lady Aquilana o Trolley, perché la si incontra sempre con una valigia a rotelle (trulli, secondo la sua pronuncia).
Lady Aquilana perché è di L'Aquila, dove appunto la conobbi. Ovviamente su un pullman.

Kissy si chiama Gabriella. Di lei si raccontano cose diverse, lei stessa parla di un matrimonio naufragato. Afferma di avere una figlia e due nipoti. Le voci si modificano col passaparola e la verità, quella vera e semplice, non la sa mai nessuno.
Una volta ho dovuto anche pagarle il biglietto del viaggio perché a causa sua (o di un controllore troppo ligio al dovere) salì addirittura la polizia sull'autobus.
Aveva con sé dei cani, destinati a morire sotto l'inverno aquilano, e se li era portati sul mezzo. Un'ora di ritardo, tra discussioni e isterismi. Poi pagai il biglietto (a lei? ai cani? per il controllore? per la polizia?) e si risolse così. Io tornai a casa, lei chissà. Forse a Teramo, forse a Giulianova.

Ma all'epoca i cellulari non facevano video. Una cosa del genere avrebbe fatto milioni di visualizzazioni su Youtube: esattamente ciò che succede dal 2014, quando qualcuno intercetta uno sfogo di Gabriella alla cabina telefonica dei giardini pubblici di Teramo. Inizia il delirio.
Non che prima non ci fossero testimonianze video delle sue intemperanze. Ma è da quel video che la questione è andata degenerando, sino all'apice del 2015 con il celebre "118!".

Adesso, la sfortunata Gabriella è un personaggio pubblico, suo malgrado. Decine di video che hanno oltrepassato i confini abruzzesi per approdare sui dispositivi di mezza Italia.
Persino Fedez dice di fare tapis roulant guardando i video di Kissy.
E' ciò che è toccato a tanti altri, sfortunati come lei. Ma lei ha sempre avuto qualcosa in più: forse consapevole di essere una diva, è lei stessa a ribadire che le copiano mode, che attrae come il miele e che la gente viaggia perché c'è lei.
Lei stessa dà spettacolo con decine di testimoni, improvvisando balli ai giardinetti.
Purtroppo è anche vero che qualcuno la stuzzica appositamente, provocandone la colorita reazione.

Assurdo pensare che non sappia di essere in milioni di click. Eppure potrebbe darsi che davvero non ne sia al corrente.
Qualche giorno fa, un artista teramano ha registrato i diritti del nome "Kissy" ottenendo di far rimuovere i video che la vedono protagonista. Un gesto importante, sicuramente esemplare.
Perché dietro al divertimento (che sia un video o un aneddoto che Kissy ti racconta incontrandola in giro) c'è una persona fragile, alla quale la vita ha riservato una svolta poco felice.

Ma appunto, questo gesto è stato fatto solo per Kissy.
Perché? Perché lei è di più.
Girava voce, più volte, che fosse morta. Leggende urbane.
E solo i grandi nomi sono coinvolti nelle leggende urbane.

[FUMETTI] La maschera e il volto, Il Grande Diabolik 2017

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E' ormai consuetudine aspettarsi, tra aprile e maggio, l'uscita de Il Grande Diabolik primaverile.
Di norma, un lungo e grande albo che racconta retroscena del passato (remoto) dei protagonisti.
E in questo episodio dal titolo La maschera e il volto, si torna sull'Isola di King, quando Diabolik era un ragazzino...

LA STORIA

L'albo si inserisce perfettamente all'interno delle tante altre che hanno trattato l'argomento "Isola di King" e "maschere di plastica".
Per chi non lo sapesse, il neonato conosciuto in futuro come Diabolik fu tratto in salvo, durante un naufragio, dagli uomini del potente re del crimine internazionale King.
Allevato e allenato da criminali di varia natura, il ragazzo cresce sull'Isola imparando decine di lingue, di trucchi e di abilità diverse.
Questo albo si concentra sugli studi condotti riguardo le maschere in plastica, e ci presenta due personaggi finora mai apparsi: Leo e Luana. Nonno il primo, abile artista, e giovane nipote la seconda.
Un episodio che alterna azione (Diabolik sarà mandato in missione fuori dall'Isola), tensione e momenti riflessivi. E anche un sottotesto forse vagamente romantico, che gli autori trattano con delicatezza.
Ovviamente, quando si parla dell'Isola di King, la voglia del lettore è quella di scoprire qualcosa in più sul passato di Diabolik. La domanda "perché King ha allevato il ragazzo?" trova una qualche risposta in questo albo.

L'ALBO

La maschera e il voltoè tratto dal soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci, con sceneggiatura di quest'ultimo.
I disegni della parte ambientata nel presente (con Diabolik e Eva che si recano a una mostra d'arte, in cerca di spunti per un eventuale colpo) sono affidati a Di Bernardo: classici eppure dettagliatissimi.
I disegni della parte ambientata nel passato sono, come sempre, di Palumbo -così anche la copertina-.
Palumbo oramai padroneggia alla perfezione questi ambienti che devono ricostruire l'ipotetico tempo anni '50-'60, tra mode, design, stili. Che sia in oriente o in occidente.
La storia è scritta molto bene, scorre e intrattiene, e non risulta pedante nonostante i rimandi fra le righe a episodi già raccontati negli anni.
In apertura un articolo sulle maschere in plastica nella storia del cinema; in chiusura una retrospettiva su Wolf, personaggio fondamentale della diabolika saga.
Segue pagina antibullismo con Eva Kant che ne dice quattro ai prepotenti.
Sicuramente uno degli ultimi migliori Grandi Diabolik.

[NEWS] il film su He-Man and the Masters of the Universe uscirà nel 2019!

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La Sony sta portando avanti il progetto cinematografico su He-Man e i Dominatori dell'Universo.
Ha indicato persino la data del rilascio (americano): 18 dicembre 2019.
Altri due anni, quindi, tra pre-produzione, produzione e post-produzione.
La sceneggiatura dovrebbe essere pronta, già più volte riscritta.
Sì, perché l'idea di portare al cinema He-Man, dopo lo scult con Dolph Lundgren, è ormai roba vecchia: se ne hanno notizie sin dai primi anni 2000, ma poi tutto naufragò.
Addirittura c'era una trama nell'aria, con il soldato Adam impegnato in un viaggio alla scoperta di sé, che lo avrebbe reso He-Man.
Non ci piacque: Adam è il principe di Eternia, non un soldato semplice.
Adam diventa He-Man e si prende a pugni con Skeletor, dalla mattina alla sera.
La trama è già tutta qui, non devono stravolgerla.

Qualche annetto fa si parlò di Dolph Lundgren in un eventuale cameo, a ricordo della prima opera cinematografica sui Masters.
Sono dell'anno scorso invece le notizie che volevano Kellan Lutz nel ruolo di He-Man e il regista McG (Terminator: Salvation) in cabina di pilotaggio.
Quest'ultimo pare non essere più della partita. A sceneggiatre si vocifera ci sia David Goyer, e forse anche il rumoreggiato Christopher Yost.
Nel 2015, fu twittata una prima immagine di Battle-Cat, la cavalcatura felina del protagonista:


Speriamo sia la volta buona. Il potenziale c'è, il franchise è ottimo e ha già tutto pronto: storia, personaggi, situazioni.

[RIVISTE] PSM è tornata in edicola!

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Proprio qualche mesetto fa parlammo qui di PSM, ovvero PlayStation Magazine.
Ora, PSM è tornata in edicola: nuovo editore, nuova numerazione e -di fatto- nuova gestione.
Persino un nuovo titolo: formalmente è PSM Gamer.

Il prezzo è assolutamente ridotto: 2,90€ (e tale si manterrà).
Certo, le pagine patinate e lucide sono sparite, lasciando spazio a semplice carta di giornale.
84 pagine, spillato, poche pubblicità tutte riferite alla casa editrice (Sprea Editori) e al Vigamus (il nuovo team editoriale è quello di Gamesvillage.it).

Non può essere come negli anni '90, questo è scontato.
I contenuti però ci sono, e la rivista conserva quasi lo stesso assetto di sempre, con PSMonitor (news e anteprime con sezione apposita sul Giappone), ampie retrospettive, molte pagine dedicate alle recensioni. E ancora, le varie classifiche della sezione Checkpoint, le pagine tecniche de L'Officina di PSM, il tuffo nel passato con PSMemory (a ricordare i titoli che hanno fatto la storia della console) e le consuete pagine finali con la posta, le riflessioni e le anticipazioni. Torneranno anche le guide?


CONOSCI LA STORIA EDITORIALE DI PSM - PLAYSTATION MAGAZINE?LEGGI QUI!

Il passato è passato e sebbene sia tornato il "personaggio manga" Chibi come corrispondente nipponico, forse manca un po' di quella sana follia confusionaria comic-friendly che si respirava nei primissimi numeri. Ma appunto, erano altri tempi, altri prezzi (oggi costa meno che nel 1998!) e va bene così.
In fondo, riprendere in mano PSM e sfogliare il magazine è già una bella sensazione (non più così scontata).
Bentornata PSM!

Ami le riviste vecchie e nuove? Leggi anche
Retrogame Magazine, i videogiochi di una volta
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BrickJournal - la prima rivista per appassionati Lego
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Più e il suo gioco

[LISTA] team-up, crossover, ritorni: gli episodi più orgasmitici dei Power Rangers!

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Nella lunghissima storia della serie Power Rangers ci sono stati diversi episodi... particolari.
Ritorni dal passato, inusuali crossover, coloratissimi team-up.
Questa lista vi racconta i migliori legati alla continuity dell'Era Zordon!

1994 - LUCE BIANCA
Dopo aver definitivamente perso i poteri, Tommy esce di scena.
Ma il personaggio più amato torna nei panni del White Ranger, e la produzione si divertì a insinuare la possibilità che a vestirne il colorato costume potessero essere almeno altri due personaggi minori introdotti poco prima nelle trame.

1995 - UN AMICO IN PERICOLO
Primo crossover per i Power Rangers, in una minisaga in tre parti che fa anche da backdoor pilot per una serie che la Saban stava per mandare in onda: Masked Rider.
I Rangers si recano sul pianeta del principe Dex, le cui vicende si intersecano con quelle del robot Alpha 5.
Curiosamente, sebbene i personaggi di quest'altro telefilm vengano citati in un'altra occasione durante lo show, per la serie Masked Rider sembra che i Power Rangers non abbiano alcun "peso" nelle sue trame.


1996 - RANGERS DI DUE MONDI
Episodio che riporta in scena gli Alien Rangers, protagonisti esclusivi di una miniserie legata alla stagione precedente di Mighty Morphin Power Rangers.
Questo il primo vero team-up tra Rangers, che vede appunto gli Alien di Aquitar tornare sulla Terra unendosi agli Zeo per una battaglia.

1996 - UN DORATO RITORNO A CASA
Durante gli episodi della serie Zeo il pubblico ha modo di rivedere il beniamino Jason, che precedentemente aveva lasciato lo show. Il primo e originale Red Ranger torna qui prendendo momentaneamente il posto di Trey in qualità di Gold Ranger.

1997 - POWER RANGERS TURBO - IL FILM
Film che fa da ponte tra la serie Zeo e quella Turbo, vede il gradito ritorno di Kimberly e anche quello di Jason, anche se quest'ultimo era già rientrato brevemente nella stagione appena terminata.

1998 - SHELLSHOCKED
Secondo crossover per i Rangers (qui in versione Space), che incontrano nientepopodimenoché le Tartarughe Ninja.
La cosa è spiegabilissima: il telefilm delle Ninja Turtles - The Next Mutation era prodotto sempre dalla Saban.


1998 - BLU ALLA RISCOSSA
Il piccolo Justin, Ranger ragazzino che affiancava gli altri supereroi durante la serie Turbo, uscì di scena proprio alla fine di quell'ultima stagione. Ma nella serie In Space ha modo di tornare ad aiutare i suoi vecchi amici in difficoltà...

1998 - C'E' SEMPRE UNA POSSIBILITA'
Questo episodio della serie In Space vede il ritorno di Adam Park, che era stato presente dal 1994 al 1997.
In qualità di Mighty Morphin Black Ranger (il costume originale del primo Ranger nero), Adam torna per dare sostegno al nuovo Black Space Ranger, Carlos.

1998 - CONTO ALLA ROVESCIA PER LA DISTRUZIONE
La saga finale dell'Era Zordon vede combattere assieme gli Space Rangers, Blue Senturion, lo Shadow Rangers, gli Alien Rangers, il Gold Ranger.
Anche tutti i precedenti nemici si sono uniti per conquistare il mondo: Rita, Zedd, Re Mondo, Divatox, Astronema e Dark Specter.

1999 - ALLA DECIMA POTENZA
Serie Lost Galaxy. Nonostante l'Era Zordon sia terminata, le connessioni con questa non sono finite del tutto.
Gli Space Rangers infatti intervengono a salvare la situazione, unendosi ai Galaxy Rangers, quando tornano in scena i pericolosissimi Psycho Rangers della precedente stagione!

1999 - IL POTERE DEL ROSA
Kendrix, la Pink Galaxy Ranger, perde la vita durante una battaglia combattuta al fianco della Space Pink Ranger. A sostituirla nel gruppo sarà chiamata Karone, ovvero l'ex nemica Astronema.

2002 - FOREVER RED
Episodio che celebra il decennale della serie, col ritorno in scena di tutti i precedenti Red Rangers che si uniscono all'allora attuale Ranger rosso della serie Wild Force.
A riportare in battaglia queste forze del bene (di cui fanno parte anche i mitici Jason e Tommy) è il pericolo rappresentato dai sopravvissuti dell'Impero delle Macchine. Costoro riattivano Serpentera, il vecchio zord di Lord Zedd.


2004 - LA LEGA DEL POTERE
500simo episodio della serie, fa parte della stagione Dino Thunder, che aveva reintrodotto tra i protagonisti fissi nientemeno che Tommy (adesso professore e mentore dei nuovi Rangers).
Questa puntata racconta tutta la precedente storia dei Power Rangers.

2006 - MYSTIC FATE
Saga finale della serie Power Rangers Mystic Force, vede una citazione-omaggio all'attrice Machiko Soga, che aveva interpretato Rita Repulsa. La stessa attrice, qui nei panni (giapponesi) di un altro personaggio, viene fatta apparire nel ruolo (americano) di Madre Mistica, specificando che un tempo fu la strega Rita.

2007 - ONCE A RANGER
Doppio episodio speciale che celebra il quindicesimo anniversario del franchise e riporta in scena -tra gli altri- Adam, nel suo ruolo originale di Black Ranger.
Il nemico stavolta è Thrax, malvagio figlio di Rita e Lord Zedd.

2012 - SAMURAI PER SEMPRE
L'ultimo episodio della serie Power Rangers Super Samurai vede la reunion tra Bulk e Skull, i due sfortunati bulli delle primissime stagioni. Entrambi avevano già fatto un cameo in Forever Red.

2014 - LA BATTAGLIA LEGGENDARIA
Gran finale della serie Super Megaforce, riporta TUTTI i Rangers visti in venti anni di show.
Ovviamente, solo alcuni di loro si vedranno in volto: tra loro, il veterano Tommy, ma anche Karone, Cassie e T.J. dell'Era Zordon.


Purtroppo c'è anche un mega team-up che tutti speravamo potesse avvenire e non si è verificato. In Giappone, pochi anni fa venne mandato in onda uno speciale che univa i recenti Rangers agli Zyu e gli Abaranger, ossia quelli che in America sono diventati i Mighty Morphin e i Dino Thunder.
La serie di riferimento è Dino Super Charge (2016), e lo speciale avrebbe riunito tutti i Rangers legati ai dinosauri. Persino la trama originale giapponese si prestava a fare faville: il ritorno di Goldar e l'assenza del Green Ranger originale in favore del Black Dino (così, per Tommy non c'erano problemi di sdoppiamento).
Ma pare che questo team-up resterà solo un sogno...


Volete vedere gli episodi fondamentali delle prime tre stagioni della saga Power Rangers?
Leggete questi articoli:

Episodi essenziali della st. 1
Episodi essenziali della st. 2
Episodi essenziali della st. 3

[MIKIPEDIA] aprile 2017

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Aprile, il mese per gettare qualche base.
Tra realtà virtuali e realtà reali, ma sempre con un unico denominatore: il divertimento.
Questo è il resoconto fotografico del mio aprile 2017!


Dopocena tra amici, ogni tanto ci sta.

Paolo, Moz Stefano, Silvia, Gius

Ma ogni tanto ci sta anche una cena, con vecchi amici.

Moz, Gian, Vale, Franco, Gius, Silvia, Monia

Rappresentazione della Passione di Cristo.

Emanuele/Caifa & Moz

Secondo round con la realtà virtuale Sony Playstation.

potete vedere cosa mi si para davanti (virtualmente)

Colazione non da Tiffany.

Moz con Gab

L'associazione di cui faccio parte... riparte, dopo i mesi di stop forzato a causa dell'apocalisse. Ecco la riunione iniziale!

parte del gruppo

Prima escursione della stagione!

Moz, Rob, Emi

Iniziano le feste pasquali, e si fa baldoria.

andiamo a comandare

Sabato Santo, sushi.

Ste, Gab, Moz

Sera di Pasqua: dopo il pranzo coi parenti, cena di compleanno di un amico.

Emi, Lorenzo, Moz

Pasquetta. Si torna a mangiare.

la bolgia di pasquetta

Seconda escursione della stagione!

Paolo, Moz, Dani, Emi

Cena d'arrivederci a un'amica.

bandido

E la nottata continua... coi bicchieri.

Moz, Ste, Ema, Gius

Giardiniere il giorno dopo, per ripulire un po' il parchetto della sede dell'associazione.
E con un megapranzo di compleanno, termina anche aprile.

The MozOClock Chainsaw Massacre

E il vostro mese? Come lo avete passato?
Intanto vi auguro buon maggio... il mese del ritorno di Twin Peaks!

[LIFE] Miki e... Twin Peaks

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Siamo entrati ufficialmente nel mese del ritorno di Twin Peaks.
Un mese che attendo da ventisei anni.
Un mese che anche il Moz O'Clock celebrerà dando molto spazio a questo titolo per me cult.
E appunto, questo post parla di me, della mia vita, dei miei ricordi.
Torniamo al gennaio del 1991...

Sì, io c'ero.
Anche se bambino, ero tra coloro che al mercoledì se ne fregavano altamente della Coppa dei Campioni per seguire invece su Canale 5 le storie di questo speciale serial.
Tutto iniziò dai martellanti spot: David Lynch, quello di Dune-Cuore Selvaggio-Velluto Blu-Elephant Man aveva deciso di fare tv, e aveva fatto Twin Peaks.
I segreti di Twin Peaks, ripetuto in modo ossessivo. Che o lo odiavi a prescindere, o già era cult.
Musica soavemente inquietante, scene soaPemente assurde, come se si trattasse di Dallas ma più onirico, misterioso, profondo.
Era mamma, in realtà, che a casa lo seguiva. Ricordo perfettamente la sera del 9 gennaio 1991, quando alle 20.40 venne ritrovato il cadavere di Laura Palmer.

AMI TWIN PEAKS? CORRI NELLA SEZIONE SPECIALE DEL BLOGDEDICATA A QUESTO TITOLO!

Non potevo comprendere la trama al 100%. Per me era un telefilm con scene spaventose-metafisiche su una ragazza morta.
Non capivo né tutte le implicazioni sessuali, né i grandi intrecci, né le questioni di droga, affari illeciti e via dicendo.
Il secondo episodio lo vedemmo in albergo, durante una settimana bianca.
E l'inquietante fascino degli hotel, sommato a quello di Twin Peaks, si fuse indissolubilmente.
Quella settimana, in autogrill, mio cugino più grande comprò il numero di Tv Sorrisi e Canzoni che conteneva la doppia pagina con tutti i legami tra i personaggi.
TV Sorrisi e Canzoni era diventato, di fatto, l'organo principale attraverso cui informarsi su Twin Peaks.

IL FENOMENO

All'epoca era un tormentone. Tutti a fare ipotesi e congetture sull'assassino, su chi avesse ucciso Laura Palmer.
Anche a casa sospettavamo di qualcuno. Ci avevamo preso?
Chissà. Ma non era importante: Twin Peaks per me era molto altro. Era il nano che parlava al contrario, era BOB, era l'atmosfera tra boschi e legno.
Mia madre mi copriva gli occhi nelle scene più spaventose o violente. Quando la serie terminò, -era giugno- ricordo che eravamo in viaggio verso l'Abruzzo e lei e mia zia dicevano "no, ma non può finire così, faranno per forza la terza serie".
Invece no. Cioè, sì.
E solo poco tempo dopo: 2017.

NEGLI ANNI

Rividi Twin Peaks nel 1994. Come tre anni prima, in tv potevi scegliere le partite di calcio (Usa '94) o le repliche di Twin Peaks su Rete 4.
Non mandarono in onda tutti gli episodi, ma la nuova visione mi rifolgorò.
Sapevo che intanto era stato girato un film iniziale/finale, Fuoco Cammina Con Me, che però vidi solo nel 1998 o 1999 grazie alla tv satellitare Stream.
Due anni dopo, nuove repliche su Italia 7, ma ebbi modo di riscoprire davvero e per bene tutto Twin Peaks grazie a RaiTre con le trasmissioni notturne di Fuori Orario.
Da lì in poi fu facile ripassare spesso la serie: iniziarono a circolare i primi dvd; Jimmy, Fantasy e Horror Channel replicavano continuamente gli episodi.

IL MITO

Per me, l'opera è sempre stata un mito. Ma potendola finalmente guardare con gli occhi di adulto, lo divenne ancora di più: le sensazioni erano le stesse di quando la vidi nel 1991. Nulla era cambiato e questo era un buon segno.
Ho organizzato due grandi rewatch collettivi, uno durante la primavera del 2012 e uno durante l'estate del 2014.
Sempre nuovi spettatori, che sono diventati nuovi fan.
Intanto, da tempo si rincorrevano voci di una possibile continuazione: che fosse a fumetti, che fosse in microepisodi. Ma niente.
A luglio 2014 finalmente qualcosa di nuovo: Lynch montò le quasi due ore di contenuti rimasti inediti, girati per il film Fuoco Cammina Con Me.
La magia ricominciò: cose mai viste prima del mondo di Twin Peaks finalmente sotto i miei occhi.
E non era finita qui.

OGGI

Lynch e Frost hanno davvero tenuto fede alla promessa fatta nell'ultimo episodio del 1991: i venticinque anni sono trascorsi, come veniva detto nella serie, e ora Twin Peaks può tornare.
Era nell'aria, l'avevo sempre saputo che prima o poi sarebbe successo. Era una promessa implicita.
21 maggio 2017, 26 maggio per l'edizione doppiata in italiano.
E, visto l'impatto che ha avuto sulla mia persona e sul mio immaginario (ho organizzato una caccia al tesoro a tema, ho omaggiato Lynch con un cortometraggio...), potete ben capire cosa significhi per me questo ritorno.
Pronti a immergervi di nuovo in un bellissimo sogno?

se ti è piaciuto, leggi anche
Miki e... i pub
Miki e... Diabolik
Miki e... Berserk

[PUBBLICITA'] gli stupefacenti spot negli albi di Diabolik (vol. 1)

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Fino a tutta la metà degli anni '80, negli albi di Diabolik erano presenti -oltre alle immancabili barzellette disegnate, alle inserzioni gratuite e alla lista arretrati- anche delle pubblicità.
Di quelle da catalogo postale, a volte naif a volte assurdamente trash.
Le ho raccolte per voi in una serie di "volumi", questo è il primo!

MANUALE DEL CULTURISMO
MANUALE DI DIFESA PERSONALE IU-JUTSU
Da notare l'errore nel nome della disciplina, prima riportata correttamente (Ju-jutsu) assieme alle italianizzazioni karaté e giudò.


MUSCOL CREAM
Dal rinomato Istituto Scientifico Max Magic di Milano, era una pomata che avrebbe dovuto mettere in risalto i muscoli, forse. A 3500£ vi portavate a casa il massaggiatore, il distributore dermoreattivo, il manuale e il tubetto di Beauty Cream.


STRAORDINARIE OCCASIONI PER TUTTI
Fucili, pistole, ricetrasmittenti, mangiadischi, proiettori, occhiali sexy (ridere ridere ridere!), giradischi, micromacchina fotografica, orologio sub.
Un misto originale.


SCUOLA RADIO ELETTRA

Immancabile negli albi di Diabolik.


STATURA ALTA
Grazie al metodo brevettato dei luminari Astelis, Knieseff e Liedberg (specialisti e ortopedici), si diventava più alti e slanciati.


URSUS
Pomata ipervitalizzante muscolare.
Compreso estensore ginnico a molle.
E avevate forza, amore, successo.


Al prossimo volume!

[CARTOONS] le censure nei cartoni animati: uno sguardo al passato

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Questo post vuole essere un pensiero -con gli occhi di oggi- riferito a ciò che successe in passato sulle nostre reti.
Credo sappiate che i cartoni animati arrivati da noi (nello specifico quelli di produzione nipponica) vennero quasi tutti riadattati, spesso arbitrariamente.
Vediamo insieme come e -soprattutto- perché.

INTRODUZIONE

Sin dall'acquisizione di Goldrake, i cartoni giapponesi hanno subìto adattamenti e censure.
Prodotti per bambini nella cultura italiana e europea, ma non in quella nipponica: una grave leggerezza di pensiero che anche oggi, presso qualcuno, è dura a morire.
Se in Giappone ogni prodotto animato ha un target di riferimento, con annessa fascia oraria televisiva più corretta, in Italia abbiamo sempre buttato in un unico grande calderone qualsiasi opera nipponica.


QUALI SONO I CARTONI ANIMATI PIU' CENSURATI? SCOPRILO INQUESTA LISTA!

Il vero problema è sorto quando il grande calderone di cui prima è diventato Bim Bum Bam (o Ciao Ciao).
Erano gli anni '80. Era l'inizio dell'ondata di taglia&cuci attenuatasi solo agli albori dell'anno 2000, che vide petizioni, scontri, articoli e almeno due grandi "nemici" per gli appassionati: Alessandra Valeri Manera (responsabile della tv dei ragazzi Fininvest/Mediaset) e Nicola Bartolini Carrassi (adattatore e doppiatore con cui ho avuto il piacere di confrontarmi di persona e grazie al quale sta nascendo questo articolo).

IL PRESUPPOSTO

Ragioniamo dall'unico presupposto possibile: quando si tratta di tv commerciali, è logico e scontato che si guarda al guadagno e non all'arte. Funziona così e la tv -che è un'azienda- campa su quello.
Quindi, considerato questo e considerato il fatto che in Italia vale(va?) l'equazione cartoon=bambini, è chiaro che per trasmettere uno dei tanti anime comperati dal Giappone devi riadattarlo per il nuovo pubblico infantile.
Sembra assurdo, ma gli stessi giapponesi ragionano -ovviamente- da affaristi. Sono loro stessi a modificare qualcosa nei loro prodotti, per "venderli" più facilmente ai mercati.

DIFFERENZE CULTURALI

Innanzitutto  c'è da mettere in chiaro che Giappone e Italia hanno in comune solo l'appartenenza all'Asse Roma-Berlino-Tokyo. Per il resto, sono mondi a sé.
Le differenze culturali sono un problema, di fatto: come spiegare -durante la visione di un cartoon- cosa sia un piatto tipico? All'epoca, si censurava anche il termine "sushi", oggi alla portata di chiunque.
Inoltre, se per un giapponese è normale vedere in giro gente nuda (alle terme, in casa, nei bagni pubblici), per noi tutto questo ha sempre un che di erotico.
E, suvvia, siamo sinceri: anche i giapponesi lo sanno e lo fanno di proposito, regalando scene fanservice con culi e sise delle eroine predilette.

CAMBI DI NOME E AMBIENTAZIONE

Ricorderete cartoni giapponesi con personaggi dai nomi quali Holly, Benji, Mirko, Licia, Tinetta, Peter, Jack, Sam, Sabrina, Nello, Luigi. Ovviamente non erano quelli i nomi originali (come può un giapponese chiamarsi Nello?).
Quindi, per "far arrivare" con più facilità il prodotto al bambino, si scelgono nomi di culture più vicine alla nostra, o appartenenti alla stessa nostra. Non siamo mica gli americani, vero, ma per un bambino di 20-30 anni fa, Sam è più facile di Shinichi.
E dunque, essendo il Giappone davvero far east, come si faceva? Nulla: si toglieva ogni riferimento a questo Paese, mai nominandolo o addirittura tagliando via qualunque scena dove apparivano ideogrammi e qualsiasi altra cosa legata a una cultura inconcepibile per un bambino di allora.
Hikaru, Umi e Fuu sono tre nomi giapponesi diventati da noi Luce, Marina e Anemone: a fare la scelta sono stati gli stessi venditori giapponesi. Ah, Utena, qualora fosse arrivata in tv in chiaro, si sarebbe probabilmente chiamata Ursula (sempre deciso in patria).

VIOLENZA E SITUAZIONI NON ADEGUATE (PER L'EPOCA)

Essendo in Giappone divise per target, ci sono delle opere animate che fanno uso (anche largo) di violenza. Così come i telefilm americani o anche italiani: immaginate se Gomorra fosse stato realizzato a cartoni animati: lo fareste vedere ai vostri figli?
Ecco, e quindi, siccome anche i prodotti con scene violente (che vanno da un ceffone, a un taglietto, a ferite profonde, a scazzottate) sono adesso destinate a un pubblico di minori, queste sequenze vanno eliminate.
E' capitato che vengano eliminate a monte dagli stessi giapponesi (almeno quelle più "dure"), come il famoso orecchio di Cassius e Pegasus con il petto sfondato, ne I Cavalieri dello Zodiaco
Che dire poi di situazioni che riguardano la sfera sessuale? Eliminare ogni riferimento all'omosessualità, ma anche a biancheria intima, mestruazioni, o alla sessualità in sé.
Persino la religione era bandita, in un certo modo.

immagine web

COMMERCIALITA' E CULTURA

La risposta dunque è tutta qui? Censuravano per puri motivi commerciali? Per vendere i prodotti mandati con gli spot tra un cartone e l'altro? Sì, ma non solo.
E' una questione culturale: negli anni '80 e '90 non eravamo pronti. I bambini non lo erano.
Oggi, guardando Naruto, non ci si stupisce più ascoltari nomi e cognomi giapponesi, termini tecnici nipponici e via dicendo. Non spariscono nemmeno più reggiseni o altri riferimenti a qualsiasi sessualità.
Il sushi è in ogni all you can eat e non bisogna più occultarlo neii dialoghi.
Infatti, fu dal 1999 -con Card Captor Sakura, ancora largamente censurato- che le cose cominciarono via via a cambiare.
La risposta è sempre nella nostra cultura mentale e di massa: considerato il presupposto commerciale che quel cartoon doveva essere trasmesso in quell'orario, all'epoca era inaudito sentir parlare di certe cose. Si incappava in multe salate (e comunque è successo fino a poco tempo fa: la Mediaset è stata costretta a saltare un episodio in replica di Dragon Ball Z dopo essere stata sanzionata per la messa in onda dello stesso).

CONCLUSIONI

Non vuole essere un post né di attacco né di difesa, questo.
Solo una retrospettiva per ragionare su come i tempi siano cambiati e su come si ragiona dietro le quinte.
Gli occhi di un appassionato chiedevano suddivisioni in fasce orarie, canali tematici, o ritrasmissioni notturne senza tagli. Impensabile, all'epoca. Non avrebbe funzionato commercialmente.
Oggi abbiamo fasce orarie e canali tematici, persino ritrasmissioni senza censure.
E' il tempo che decide tutto, i "nemici" erano soltanto persone che svolgevano il loro mestiere eseguendo direttive precise (comunque concordate con gli stessi venditori dell'opera, i giapponesi).
Certo, alcune questioni restano apparentemente senza spiegazione (perché cambiare titoli alle opere? perché aggiungere dialoghi e spiegoni lì dove in originale c'era silenzio?). Ma troveremo assieme la risposta.
Le cose cambiano, ma abbiamo avuto -per anni- tanto di cui discutere.

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