Quantcast
Channel: MOZ O'CLOCK
Viewing all 2700 articles
Browse latest View live

[FUMETTI] le DuckTales di Carl Barks, recensione

$
0
0

Correte in edicola, ci sono (ancora) le DuckTales!
Sì, oltre ai quattro episodi pubblicati sugli ultimi quattro Topolino, relativi al remake del 2017, le DuckTales sono sbarcate anche sulla collana Tesori International, nella loro forma più pura.
Perché siamo proprio all'origine, quando le DuckTales non erano state nemmeno pensate!

Questo è il mese di Zio Paperone: da pochi giorni settantenne (leggete qui), gli viene dedicato un altro corposo (un po' meno corposo rispetto agli altri) numero di Tesori International.
Una selezione di nove storie a fumetti pubblicate nell'arco di circa quindici anni, dal 1953 al 1966, tutte scritte e disegnate dal grande Carl Barks.

Paperone si rende conto della sua triste situazione economica

Ma cos'hanno di speciale queste storie? Sono state, tutte, fonte di idee per gli episodi della serie animata DuckTales, quella originale degli ani '80.
Avventure come La corona perduta di Gengis Khan, I robot costruttori, Paperrremoto, Micropaperi di un'altra dimensione... sono tutte storie a fumetti ideate da Carl Barks moltissimi anni prima, riadattate poi per apparire in DuckTales.

Questo volume pubblica nove storie su dodici, tra quelle che gli artisti di DuckTales ripresero da Barks per trasformarle in episodi animati (apportando le doverose modifiche per renderle filologicamente coerenti con il resto della storia: quindi via Paperino, che nei fumetti appare come sempre, e dentro gli altri personaggi a partire da Jet McQuack).

i Fermini o Terremotari: la versione Disney del progetto Haarp

Pochi redazionali, purtroppo, a corredo delle storie.
Ma va bene così, leggere Carl Barks fa sempre bene.
Non è chiaro il criterio di selezione di Disney Italia / Panini Comics, che omette Ritorno al Klondike (Zio Paperone e la Stella del Polo) forse perché disponibile in Uack! vol. 1, e propone un sommario non cronologico, passando ad esempio dalla prima avventura -datata 1966- alla seconda, del 1955.
È un bel volume, comunque, che vi consiglio: ideale per un regalo di Natale.

Se ti è piaciuto leggi anche:

Intervista a Gianfranco Florio, disegnatore di DuckTales 2017
Tesori International: La Saga di Paperon de' Paperoni
Tesori International: Topo Cinema Fumetto

[NATALE] Buone Feste dal Moz O'Clock

$
0
0

Ci siamo. Entra l'inverno, arriva il periodo natalizio.
E, come tradizione, anche il Moz O'Clock cambia aspetto.
Questo è il mio videomessaggio d'auguri per tutti voi!

[TELEVISIONE] la tv delle Feste 2017/18

$
0
0

Siamo entrati ufficialmente nel periodo festivo, e la televisione italiana si è già adeguata all'aria natalizia.
Special, film, cartoons, cortometraggi e anche varie saghe.
Ho selezionato per voi i titoli più interessanti, senza limitarmi all'atmosfera del Natale: troverete anche action, horror, fantasy e cult imprescindibili!

VEN 22 DICEMBRE

  • Rete4, ore 21.15: DANKO
  • Tv8, ore 23.15: LADYHAWKE
  • Italia2, ore 21.10: VACANZE IN AMERICA
  • Spike, ore 21.15: TOP GUN

SAB 23 DICEMBRE

  • Rai3, ore 16.45: TOY STORY
  • Italia1, ore 21.35: E.T. L'EXTRATERRESTRE
  • Spike, ore 21.15: IT - IL PAGLIACCIO ASSASSINO
  • Boing, ore 19.40: ASTERIX E LA POZIONE MAGICA

DOM 24 DICEMBRE

  • Rai2, ore 18.15: IL PRINCIPE E IL POVERO
  • Rai3, ore 16.40: TOY STORY 2
  • Rai3, ore 23.35: NATALE A CASA CUPIELLO
  • Italia1, ore 9.10: TOM&JERRY: IL FILM
  • Italia1, ore19.00: IL GRINCH
  • Italia1, ore 21.15: UNA POLTRONA PER DUE
  • Tv8, ore 21.15: LA STORIA INFINITA
  • Nove, ore 16.15: UNA PROMESSA È UNA PROMESSA
  • Mediaset Extra, ore 21.15: LA MERAVIGLIOSA STORIA DI FANTAGHIRO'
  • Italia2, ore 21.10: PROFONDO ROSSO

LUN 25 DICEMBRE

  • Rai2, ore 4.15: IL SIGNORE DEGLI ANELLI (anim.)
  • Rai3, ore 21.15: BIG HERO 6
  • Rete4, ore 12.00: FERMATI, O MAMMA SPARA
  • Italia1, ore 2.25: SORELLINA E IL PRINCIPE DEL SOGNO 
  • Italia1, ore 6.30: FANTAGHIRO' 
  • Italia1, ore 8.20: NATALE CON YOGHI
  • Italia1, ore 15.00: DENNIS LA MINACCIA/DENNIS COLPISCE ANCORA
  • Italia1, ore 19.25: BALTO 
  • Boing, ore 19.35: DORAEMON, IL FILM

MAR 26 DICEMBRE

  • Rete4, ore 12.00: SI PUO' FARE... AMIGO
  • Rete4, ore 14.35: IL RITORNO DI SANDOKAN
  • Rete4, ore 21.15: IL PADRINO - PARTE III
  • Italia1, ore 8.05: NATALE CON GLI ANTENATI 
  • Italia1, ore 9.00: BAH HUMDUCK! A LOONEY TUNES CHRISTMAS
  • Nove, ore 16.15: ABBRONZATISSIMI /ABBRONZATISSIMI 2
  • Iris, ore 23.15: DUNE
  • Spike, ore 19.00: ACE VENTURA / ACE VENTURA MISSIONE AFRICA 
  • Paramount Channel, ore 13.30: UNA PALLOTTOLA SPUNTATA 1, 2, 3
  • Cine Sony, ore 23.40: LEGEND
  • Boing, ore 19.35: DORAEMON - LE AVVENTURE DI NOBITA

MER 27 DICEMBRE

  • Italia2, ore 16.15: DETECTIVE CONAN: SOLO NEI SUOI OCCHI 
  • Nove, ore 21.15: JUMANJI
  • Boing, ore 19.35: DIARIO DI UNA SCHIAPPA

GIO 28 DICEMBRE

  • Rai2, ore 21.10: LA CARICA DEI 101/LA CARICA DEI 102 (film) 
  • Rai3, ore 10.35: CHARLIE, ANCHE I CANI VANNO IN PARADISO
  • Rete4, ore 21.15: TANGO & CASH 
  • Italia1, ore 3.20: DESIDERIA E L'ANELLO DEL DRAGO
  • Italia1, ore 8.20: SUPER BUNNY IN ORBITA! 
  • Italia2, ore 21.10: GREMLINS
  • Boing, ore 19.35: DIARIO DI UNA SCHIAPPA 2

VEN 29 DICEMBRE

  • Italia1, ore 6.35: FANTAGHIRO' 3
  • Italia1, ore 8.25: DAFFY DUCK E L'ISOLA FANTASTICA 
  • Italia2, ore 16.40: DETECTIVE CONAN: FINO ALLA FINE DEL TEMPO
  • Italia2, ore 21.10: GREMLINS 2 
  • Iris, ore 23.15: SENZA TREGUA 
  • Paramount Channel, ore 21.15: COCOON - L'ENERGIA DELL'UNIVERSO 
  • Boing, ore 19.35: DIARIO DI UNA SCHIAPPA - VITA DA CANI

SAB 30 DICEMBRE

  • Italia1, ore 3.00: LA PRINCIPESSA E IL POVERO

DOM 31 DICEMBRE

  • Rai2, ore 19.25: DUMBO 
  • Rai2, ore 21.10: GLI ARISTOGATTI

Ricordate che in questi giorni, su Rai2, vanno in onda diversi Classici Disney sia di mattina che nel tardo pomeriggio. E su Italia1, di notte, c'è spazio per i cartoons Lulù l'angelo dei fiori e Lalabel.

[FILM] Batman Returns (T. Burton), una retrospettiva

$
0
0

Lo scorso mese abbiamo riscoperto assieme il Batman di Tim Burton, film del 1989 (qui la retrospettiva).
Oggi tocca all'altro Batman di Tim Burton, ossia Il Ritorno, che non solo è -per me, ma anche per molti- il miglior film della tetralogia 1989-1997, ma anche forse uno dei migliori film su Batman nonché... un perfetto film di Natale!
E con questo post, infatti, partecipo all'iniziativa Cinevigilia che coinvolge altri blogger: a fine articolo trovate la lista completa!

LA GENESI

Dallo strepitoso successo della pellicola precedente, che con la Batmania rilanciò il mito del Cavaliere Oscuro, era praticamente scontato che venisse messo in cantiere un sequel.
E così, mantenendo lo stesso cast artistico, Tim Burton torna dietro la macchina da presa per il seguito della sua personale visione di Batman e il suo mondo. Stavolta ancora più personale.

un po' più Mani di Forbice e gotico, su su!

IL RITORNO

Batman Returnsè in tutto e per tutto un film di Tim Burton, del Tim Burton vecchia scuola.
Freaks, ambienti da fiaba dark (perdipiù natalizia), neve.
Personaggio tormentati quel tanto che basta sia per stuzzicare lo spettatore più esigente (la storia delle maschere che indossiamo tutti, vedi Bruce e Selina) sia per non annoiare i più piccoli.
Wayne torna a vestire i panni di Batman quando giochi di potere e politica portano Max Shreck a candidare il pericoloso Pinguino come futuro sindaco. Ma non basta: la misteriosa Catwoman entra presto nel lotto di personaggi quale elemento di disturbo tra bene e male (e sesso).

salvo il mondo anche a Natale...

ATMOSFERE

La cupezza di Gotham, che diventa meno "urbana" rispetto alla precedente pellicola (che ancora risentiva degli stilemi anni '80) è in contrasto con una coltre bianca che l'ammanta tutta.
La neve, infatti, è un elemento cardine: una contrapposizione netta col nero futurista del palazzi della città più pericolosa d'America.
La scelta cromatica ne fa quasi un film in b/n, dati anche i colori scelti per i protagonisti: vincono i neri, i grigi e i bianchi (dei volti).
Non mancano le "zone di colore", molto giocattolose (e non lontane da quelle della serie tv anni '60, anche se questo aspetto verrà accentuato con le successive due pellicole): il verde acido delle fogne, le luci natalizie, gli smorti e sporchi colori del circo.

Spelacchio, prima di finire a Roma

IL CIRCO E IL GIOCATTOLAIO

Il Triangolo Rosso, una sorta di collettivo circense criminale guidato dal Pinguino, vive nelle fogne come fosse uscito da un romanzo di Hugo.
Interessante notare come il precedente villain (Joker) fosse un elemento circense (pagliaccio); qui è il Pinguino a comandare scapestrati spesso vestiti come nemici dei Power Rangers (vedasi i testoni giganti in costume); ed è interessante come nel sequel (Batman Forever) abbia ancora il circo come scena cruciale per l'introduzione di Robin.
Ma se da un lato abbiamo questi nemici che vivono nelle fogne, dall'altro abbiamo Max Shreck che vive ai piani più alti di un grattacielo gothamita.
Produttore di giocattoli, ma anche spietato faccendiere, col suo logo da cartoon anni '30 è la versione pulita dello sbrindellato circo del Pinguino.
Due oggetti di gioia bambinesca e festosa (circo e giocattoli) resi malvagi, contrapposti all'oscurità seriosa di Batman. In mezzo a loro, la sensuale Catwoman.

dai, che il prossimo film sarà tutto verde come quest'acqua!

GLI ATTORI

Keaton (che, ripeto, oggi sarebbe un perfetto Joker) ritorna nell'aderente tuta dell'Uomo Pipistrello.
Con lui, anche Micheal Gough e Pat Hingle per il saggio Alfred (strepitosa la scena sulla zuppa fredda) e il commissario Jim Gordon.
Il "criminale umano" -ruolo ricoperto nel primo film da Jack Palance- ottiene qui il volto di Christopher Walken in una parte analoga ma ancora più importante.
Il freak principale è affidato a Danny DeVito che veste i panni -sudici e goffi, e immagino anche puzzolenti- del Pinguino.
La quota rosa è stavolta rappresentata da Michelle Pfeiffer, che da sfigata segretaria gattara, viene trasformata in una erotica-sadomaso-cazzutissima Catwoman. La miglior Catwoman di sempre. Specie quando lecca la bocca a Batman invece di baciarlo. Miao.

la scena più sexy di sempre

NOTE

Burton addirittura non voleva troppi legami con la precedente pellicola, anche se in fondo non è vero: si fa, ad esempio, più di un accenno a Vicki Vale.
Però a farne le spese è il personaggio di Harvey Dent, apparso in Batman e qui eliminato: in una prima stesura, si voleva mostrare la nascita di Due Facce, ma Burton preferì consegnare l'idea a una eventuale terza pellicola su Batman.
In egual modo, anche Robin -pensato per apparire in questo film- venne eliminato dalla sceneggiatura.
Tutta la sequenza iniziale, con la famiglia Cobblepot -dalla nascita di Oswald fino al suo abbandono- è puramente burtoniana, richiamando stile e atmosfere delle opere più famose del regista.
La scena conclusiva, invece, fu quasi "appiccicata" alla fine, per riaccendere mistero e speranza e dare un finale se vogliamo più "happy", nonostante il tono generale.
Danny Elfman torna alle musiche, mentre le scenografie sono di Bo Welch: alcuni set vennero persino congelati, così da garantire lo stato di benessere dei reali pinguini presenti.
Con questo film, Micheal Keaton e Burton lasciano la saga, che metterà da parte lo stile tipico del regista. Ma questo, bat-amici, lo vedremo nella prossima bat-puntata. A gennaio, qui.

Gli altri film della CINEVIGILIA:

SOLARIS: A CASA PER LE VACANZE
NON C'E' PARAGONE: GREMLINS
IL BOLLALMANACCO DI CINEMA: SOS FANTASMI
LA COLLEZIONISTA DI BIGLIETTI: NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
LA BARA VOLANTE: GREMLINS
PIETRO SABA WORLD: SANTA CLAUSE 1994
DIRECTOR'S CULT: VERY MURRAY CHRISTMAS

[BLOGPANETTONE] MikiMoz ha perso l'aereo

$
0
0

Come tradizione -da ormai cinque anni- anche nel 2017 arriva il blogpanettone, l'unico e originale appuntamento natalizio collettivo della blogosfera!
Come sempre (lo dico a scanso di equivoci) apparirà nella storia solo chi si è prenotato di sua iniziativa, indicando anche il ruolo (in sostanza, il blogpanettone lo scriviamo assieme). Chi non ha scelto un ruolo, come da regolamento, farà la comparsa.
Bene, allora ecco MikiMoz ha perso l'aereo (Blog Alone) e ovviamente a tutti voi, partecipanti o meno, un caloroso augurio di Buon Natale!

PROLOGO

Sì, direi che il Moz O'Clock è pronto. Ho invitato proprio tutti, vediamo in quanti arriveranno. Passeremo assieme l'antivigilia, poi domani si parte in aereo e il 25 festeggeremo il Natale su Wordpress.
Ecco, inizia ad arrivare gente, tra parenti e amici.

CAPITOLO UNO

Mamma Juliet ha riordinato al volo tutto il caos del mio blog. Ok, io ho invitato tutti, ma molti -lo so- sono indesiderati. Eccoli qui, uno a uno.
La cugina Domy, la mia preferita, quest'anno vuol essere consolata. No, non nel modo di "non c'è cosa più divina...".
Patricia non si fa mancare come al solito lo scherzo scemo: mi telefona diceno che è bloccata su un MySpace ma in realtà è già fuori dalla porta.
Mia sorella DoppioGeffer, antipatica come al solito, ha perennemente le cuffie alle orecchie e fa la scazzata: poteva anche restarsene a casa, ma è venuta a portare il suo broncio qui da me.
Mi chiama Cervello Bacato, diciamo che mi chiama almeno sei volte. Sta arrivando. Da un'ora. E non arriva. Secondo me è già ubriaco.
Alice, il cui fidanzato stasera è in servizio -lavora in Polizia- si è portata appresso anche il cane Max e il fantasma del cane Jules. Da qualche tempo è diventata hipster.
Lo zio Fulvio sbuffa da tempo, secondo me sbuffa sin dal mio invito: bisogna comprenderlo, è un vecchio rompipalle e odia tutto questo. Diventerò come lui.
La zia zitella Mechanical Rose ovviamente non può farsi mancare le domande di rito: quando ti sposi? Quando Skeletor conquisterà Grayskull, le rispondo.
Il cuginetto Delux mi chiede di cosa stia parlando: ah, questi giovani, non conoscono niente.
Marco Goi, fratello infame, cosa fa? È andato dritto verso le mie collezioni e ha aperto i vasetti di Slime e Ooze sigillati. Mi incazzo, e devo anche spiegare a Delux cosa siano queste cose.
Dal paesello arriva il cugino PiGreco, e mi porta una stufa in dono: riciclatissima, molto vintage, sicuramente difettosa.
La cugina Marina Zanottaè sempre stata la secchiona di famiglia e ha portato la sua ultima invenzione: il Trump-o-joke, con cui ha vinto all'esposizione scolastica.
Elisa Elena è l'altra cugina, metallara da tanti anni e nemmeno a Natale cambia look: ha portato un po' di cd di orribile musica hard rock finlandese. Ma almeno è natalizia.
Mi volto verso l'albero e vedo il cugino Chand che sta già scartando i regali, senza aspettare e senza permesso. Rovina la sorpresa a tutti.
La nipotina Lola, contemporaneamente, ha distrutto la replica dell'Urna di Undertaker. Non ce la faccio più, e ancora non iniziamo nemmeno a mangiare.
Per fortuna arrivano altri regali, anche se sono quelli della cugina Pepita80: riciclatissimi. Ritrovo una confezione di Brivido che le regalai io nel 1987. Inutile dirvi che Delux mi chiede cosa sia Brivido.
In tutto questo trambusto c'è anche il cugino Tommi che non deve mai, e dico mai, bere la Pepsi. Speriamo di non dovervi spiegare il perché.
Chiudono Vegana Nordcoreana, la gemella malvagia che vive in un bunker qui sotto, e nonna Barbara TheStrange, ormai un po' demente: a tutti non fa altro che chiedere chi sei? di chi sei figlio? quanto sei bello! Lo ha domandato anche ai suoi figli.

CAPITOLO DUE

Siamo tutti seduti a tavola. Mi girano già da un po', e come se non bastasse si sono aggiunti l'amico di famiglia Riccardo Giannini -che mi ha sempre trattato con sufficienza e si è seduto accanto alle mie cugine per fare il piacione-; gli amici NonPuòEssereVero, Emanuele, Cavaliere Oscuro, Benedetta e FPerale; la cugina perfetta e odiosa Kassandra Black, che non fa altro che rimarcare davanti a tutti come io sia -secondo lei- l'elemento deficiente della famiglia; la vicina di casa Persefone, che ammette di essere venuta solo per ingozzarsi a sbafo; MayaCents, che ubriaca e stonata, risponde alle domande citando brani rock del tipo "come stai?""I feel good!". Vanessa Varini, il suo gatto e Pietro Saba sono l'unica sorpresa vera della serata: quest'ultimo è un amico di infanzia che non vedevo da tempo e che si è fatto vivo: spero non solo per mangiare a mie spese come gli altri.
Il blogging logora, dico. Il blogging logora chi non lo fa, mi risponde l'invitato ExVideogiocatore.

CAPITOLO TRE

In cucina, zia Maris sta preparando gli struffoli, mentre Alessia H.V. cucina il resto. Peccato che la mia gemella abbia sostituito il pane col seitan di gatto (?) e il cugino maggiore Gas75 si sia intrufolato per "correggere" i piatti, sabotandoli in declinazioni salutiste e vegetariane.
Bisogna ordinare la pizza, mi sa. Chiamiamo la pizzeria che consegna a domicilio.
Nel frattempo i commensali non fanno che continuare con la loro opera distruttiva nei miei confronti: Firma Cangiante magia il mangiabile e mi intasa il cesso (acqua e cacca su tutto il secondo piano), l'amica Ciccola racconta un particolare di taaaaaanti anni fa, quando pensavo che un bacio con la lingua fosse il tipico cioccolatino Perugina consegnato con una linguaccia.
Mi parlano tutti del vecchio vagabondo Bara Volante, che si aggira in zona: una figura misteriosa e inquietante. Perché vogliono anche spaventarmi?
Ma ecco che suona il campanello: sarà il ragazzo delle pizze? No. È Kukuviza che intona canzoni natalizie: ma lo spirito -almeno il mio- è rovinato. C'è pure il Conte Gracula, un predicatore folle che annuncia l'imminente apocalisse. Sì, quella che farò io.
Tommi ha bevuto la Pepsi: col cesso otturato, l'apocalisse rischia di scatenarsi proprio qui.
Il cugino cafone Marco Grande Arbitro, che non ho mai sopportato per i suoi modi da buro, ruba il tacchino e lo mangia tutto.
Giochiamo, dai.
Ma il cugino Johnny Cornerhouse mi toglie la tombola in favore di boardgames sfigatissimi. Per fortuna ci pensa la Robi a portare nientemeno che Jumanji.
Mi vendico: conoscendo il gioco, cedo il mio posto a Marco Goi e tiro dentro anche il portasfiga Conte Gracula e il cugino contadino Marco. Purtroppo il suo culone, dopo aver pappato tutto il tacchino, sfonda la sedia tappando persino il buco spazio-temporale del gioco, che non risucchia nessuno. Non mi è concesso nemmeno questo.
Suonano ancora:finalmente la pizza? No. È il sergente Moritz, fidanzato di Alice: mi avvisa che ci sono dei ladri-hacker in giro, e sono già penetrati in diversi blog. Nessun dorma, dice. Devo stare attento anche a questo, e domani partirò per le vacanze. Non ne va dritta una.
Finalmente arriva anche la pizza, portata da Tobias|pizzaboy. Non mi resta che dirgli tieni il resto, lurido bastardo. Ma lo faccio accomodare con noi.

CAPITOLO QUATTRO

È mattina. Regna il silenzio: nessuno si è ancora alzato? Eppure dobbiamo partire. L'aereo ci aspetta.
Ohi, c'è nessuno? Oh, rispondete! Vuoto.
Controllo l'ora: sono le 11.27. Cazzarola, avevo l'aereo alle 10.45. Non mi sono svegliato in tempo? Non mi hanno aspettato?
Trovo un biglietto, appeso sul frigorifero: dormito bene? tu su Wordpress non ci vieni. Firmato Franco Battaglia. No!
Ha sabotato le mie vacanze. E adesso?
Esco fuori. Non ci credo, mi trovo di fronte l'inquietante Bara Volante. Non era una leggenda. Sono terrorizzato, ma provo a parlarci. Mi dice che era un blogger, una volta, e che la Banda degli Hacker si è impadronita del suo blog. Allora è vero: devo tornare subito dentro: ma è troppo tardi, eccoli.
Sono come li aveva descritto il sergente: Vainy e Jonver, i due ladri di blog. Stanno mettendo a soqquadro il Moz O'Clock: devo intervenire.

PRE-FINALE

Mamma Juliet si è accorta che non sono con loro. Meglio tardi che mai. Ma all'aeropOrso, il direttore Orso Chiacchierone spiega che i voli per tornare su Blogspot sono stati cancellati.
Fortuna vuole che un furgone di passaggio sia diretto proprio lì: è Cumbrugliume con il suo quintetto di suonatori. Mamma Juliet sale sul furgone e tenta di tornare indietro. Ma io, intanto...

CAPITOLO FINALE

Sono alle prese con Vainy e Jonver. Non cederò loro il mio blog.
Intanto mi faccio inseguire fino al secondo piano, e guadagno tempo mentre loro scivolano sul pavimento impiastrato di acqua e diarrea. Trash come un normalissimo Natale a. Wao.
La stufa vintage di mio cugino mi torna utile: la accendo e la spedisco contro Vainy, che salta in aria.
C'è qualche altra cosa che posso utilizzare: il Trump-o-joke di mia cugina. Premo un pulsante e dal nulla si materializza la barriera anti-messicani, che blocca Jonver.
Vainy non si è arreso e continua a inseguirmi. Premo un altro pulsante, ecco il Muslim-Ban, che espelle dal paese tutti gli infedeli, ladro compreso (a volte è una fortuna che qualcuno sia musulmano).
Jonver non si dà per vinto e insiste nel volermi acciuffare, così attivo l'anti-NetNutrality: ogni blog che i due bastardi hanno già preso, ora sarà soggetto a pagamento di un dazio qualora volessero diffondere qualsiasi contenuto.
Vainy non è più bannato, e cerca di sferrare un attacco vendicativo finale contro di me, col suo socio. Non mi resta che scendere nel bunker della mia gemella e premere il tasto NuclearNorthKorea. Una piccola esplosione atomica mette definitivamente fuori gioco i due. Esco dal bunker, tolgo la sedia che fa da tappo al buco nero e lascio che il Jumanji risucchi i ladri.
Missione compiuta.
Ah, ecco mamma. È tornata a prendermi. Ma ci sarà un bel po' da fare, prima. Intorno, è tutto distrutto: ma non fa niente, mi accorgo che è scoccata la mezzanotte.
BUON NATALE A TUTTI!



EXTRA

Come ogni film che si rispetti, anche il blogpanettone ha gli extra.
Ah, ma non è un film? Fa niente: questa è la locandina ideata come omaggio cartoonesco da Vegana Nordcoreana. Ovviamente più bella della mia! Thanks!





[LIBRI] The Disney Book, la recensione

$
0
0

Qualche giorno fa Red Bavon ci parla del libro Disney - Tesori e Ricordi.
Mi resta impresso tanto che mi metto in mente di recuperarlo, anche se fuori catalogo.
Poi, in fila per pagare un regalo di Natale presso una libreria Giunti, capito di fianco a un contenitore-espositore di robe Disney. E lo vedo: The Disney Book. Una celebrazione del mondo Disney.

Lo sfoglio e ci metto due secondi per dire ok, lo compro.
Ecco com'è.

A poco meno di 20€ ho portato a casa un volume di 200 pagine, curato da Jim Fanning.
Una celebrazione del mondo e della magia Disney, sin dall'inizio. Apre l'opera una cronologia completa di avvenimenti vari (dall'uscita delle opere sino agli eventi storici) che riguarda il mondo disneyano: cronologia aggiornata al 2017 (termina, infatti, con Coco -ora nelle sale-).


Si prosegue con una corposa sezione "animazione", che va dagli esordi storici fino alla nascita di Topolino, e avanti con i primi lungometraggi, le Silly Symphonies, le scrivanie e il materiale degli artisti, le serie televisive.
La seconda sezione è quella "live action", che va dai film a tecnica mista sino a opere d'avanguardia come Tron, per arrivare alla modernità dei serial televisivi e pellicole come Pirati dei Caraibi.
L'ultima sezione è quella dedicata ai parchi Disney, tra attrazioni e storia.


Molte pagine di ogni sezione sono dedicate a memorabilia, curiosità, easter-egg, commenti e ricordi degli artisti, bozzetti preparatori e disegni originali.
Una marea di foto e illustrazioni, anche rare, corredano i testi: The Disney Bookè un volume che davvero esalta la magia di quella Disney che continuerà a farci sognare in un mondo perfetto, comprato poco a poco e plasmato a immagine e somiglianza di Mickey Mouse, il topo ottimista che si è sempre parato contro le varie crisi.


Dovete ancora fare qualche regalo? Volete farvi un regalo?
The Disney Bookè qui per voi.

[LISTA] cinema e serie tv: i grandi ritorni del 2018

$
0
0

Un 2018 sempre più improntato sull'effetto nostalgia, tra sequel e remake di opere che hanno fatto la storia.
Non mancheranno interessanti ritorni di titoli più recenti.
Ecco la lista di tutto ciò che ci aspetta!

CINEMA

JUMANJI - BENVENUTI NELLA GIUNGLA
Sale a bordo dell'avventura nientemeno che The Rock

IL RAGAZZO INVISIBILE - SECONDA GENERAZIONE
Torna il supereroe italiano firmato Salvatores


BLACK PANTHER
Cinecomic sul temibile re africano che guadagna un film tutto per sé

AVENGERS: INFINITY WAR
Nuovo crossover tra i tanti supereroi Marvel: stavolta anche i Guardiani della Galassia irromperanno sulle scene

SOLO: A STAR WARS STORY
Il nuovo titolo che va a espandere l'universo di Star Wars sarà dedicato al personaggio di Han Solo

CREED 2
Tornano Rocky e Ivan Drago. Ah, sì, c'è pure il figlio di Apollo (qua non si chiama Apelle) ma sticazzi


DEADPOOL 2
L'irriverente supereroe Marvel è pronto a rifarsi vivo al cinema, dopo il successo di critica e pubblico

GLI INCREDIBILI 2
A tanti anni di distanza dalla prima pellicola, la Disney Pixar ci riporta la famiglia di supereroi più sixties che ci sia

JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO
Nuova opera dedicata al mondo di Jurassic Park, ci farà tornare su Isla Nublar per salvare i dinosauri

IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE
Bruce Willis riprende il ruolo che fu di Charles Bronson per vendicarsi della morte della moglie. Dirige Eli Roth


MARY POPPINS RETURNS
Ci attende a Natale il sequel del superclassico Mary Poppins, stavolta ambientato durante la Grande Depressione

AQUAMAN
Film stand-alone per il supereroe degli oceani Aquaman, già apparso in Justice League

potrebbero arrivare anche i remake de IL CORVO (pare senza Momoa), WARGAMES, COMMANDO, PORKY'S, TESORO, MI SI SONO RISTRETTI I RAGAZZI, CLIFFHANGER, ACE VENTURA - L'ACCHIAPPANIMALI.

SERIE E FILM TV

COBRA KAI
Il sequel di Karate Kid -che per fortuna non terrà conto della stronzata afrocinese col figlio di Smith- sarà una serie tv con Ralph Macchio e William Zabka, che tornano a impersonare Daniel-san e Johnny

JUDGE DREDD: MEGA CITY ONE
Una serie sulle imprese di Dredd, poliziotto con licenza di catturare, condannare e giustiziare i criminali

TITANS
Giovani supereroi DC capitanati da Nightwing, che era stato il primo Robin


POWER RANGERS SUPER NINJA STEEL
25sima stagione del popolare franchise, per festeggiare l'anniversario potrebbero arrivare Rangers del passato

TREMORS
Un tv movie ispirato al cult coi vermoni giganti che si muovono nel sottosuolo

SIN CITY
Serie basata sul capolavoro a fumetti di Frank Miller

ANIMAZIONE

CASTLEVANIA
Torna con altri otto episodi la saga vampiresca tratta dal celebre videogame Konami, solo su Netflix

SHE-RA, PRINCESS OF THE POWER
Sempre Netflix -con Dreamworks- ci regala un inatteso reboot: la gemella di He-Man sta per tornare a liberare Etheria dalle forze maligne di Hordak

I CAVALIERI DELLO ZODIACO
Ancora Netflix per il remake in cgi del celebre Saint Seiya

DEVILMAN CRYBABY
Serie animata basata su un'idea del creatore originale Go Nagai

HOLLY E BENJI
Tornano con un remake i prodi calciatori giapponesi Oliver Hutton e Benjamin Price


CARDCAPTOR SAKURA: CLEAR CARD
Adattamento del nuovo fumetto sulle avventure di Sakura e Li, ancora alle prese con carte da catturare 

LUPIN III: ADVENTURE EN FRANCE
Quinta stagione per le imprese del ladro e la sua banda, che dopo l'Italia visiteranno la Francia

MEGALO BOX - ROCKY JOE
Ispirata al famoso manga Rocky Joe, arriva un serie moderna sul mondo del pugilato

[CLASSIFICA] MozAwards, il meglio e il peggio del 2017

$
0
0
Tornano anche per questo 2017 i MozAwards, appuntamento di fine anno che tira le somme, in generale, sui 365 giorni trascorsi.
Un sacco di voci, dal cinema ai fumetti, dalle app alla vita privata.
E stavolta si aggiungono anche i risultati di tutti i sondaggi che abbiamo votato durante quest'ultimo periodo!

CINEMA
top: The Founder, con un Keaton meravigliosamente stronzo e umano (recensione)
flop: Split, semplicemente il film più brutto dell'anno (recensione)

SERIE TV
top: Twin Peaks, il grande ritorno che mette il paletto ancora una volta (recensione)
flop: The Punisher, troppe pippe mentali e dialoghi inutili, poca azione tamarra

ANIMAZIONE
top: Castlevania, dal videogame alla tv, ottima miniserie per gli amanti dei vampiri
top2: il ritorno delle DuckTales, con una trama intrigante e un look che fa discutere (recensione)

TELEVISIONE
top: Far Web, ottima trasmissione di Raitre sugli haters e il mondo di internet

flop: Le Iene, ormai alla deriva, con servizi sensazionalistici (cfr. Blue Whale e esperimento nucleare)

gennaio 2017

HOME VIDEO
top: cofanetto bluray Batman Anthology 1989-1997, poco prezzo tanta roba
top2: la riedizione di Suspiria

GIOCHI
top: Lego Batman, che mi hanno riaperto le porte del mondo dei mattoncini colorati
flop: Sì o no, un boardgame che non ho trovato così divertente

VIDEOGIOCHI
top: Power Rangers Legacy, migliorato di volta in volta, fa gasare
top2: Duck Pond, rilassantissimo e colorato, nonché paperoso (recensione)

APP
top: Videoshow, facile e intuitivo, permette montaggi veloci e caricamenti semplici
top2: Snapseed, utilissimo per qualche ritocco al volo di foto e immagini

maggio 2017, alla conferenza di Emanuela Pacotto


FUMETTI
top: Mercurio Loi, miglior fumetto italiano mai pubblicato dalla Bonelli (recensione)
flop: crossover Dylan Dog / Dampyr, semplicemente noioso

RIVISTE
top: Empire Magazine, un piacevole magazine cinematografico (recensione)
flop: PSM, perché sparita dalla circolazione dopo soli tre ottimi numeri (recensione)

JUNKFOOD
top: Milka Brownie, 1€ due pezzi morbidi e golosi
flop: Rancher Supreme, di Burger King: con tre polpette è immangiabile

MUSICA
top: Ti fa stare bene, il ritorno di Caparezza che mi spinge a vederlo live nel prossimo febbraio

top2: Duets di Cristina D'Avena e tanti altri, fa schizzare in top 10 le sigle dei cartoon

estate 2017, in piscina

LIBRI
top: Masters of the Universe - A character guide and world compendium, l'enciclopedia definitiva sul mondo di He-Man (recensione)
top2: Le vite segrete di Twin Peaks / Twin Peaks Il dossier Finale, utili per chiudere davvero il ciclo (recensione - recensione)

EVENTI
top: trasferta in Trentino Alto Adige per cucinare gli arrosticini abruzzesi (resoconto)
flop: neve+terremoto+interruzione energia elettrica di gennaio, un mix da disaster movie che vorrei non aver mai vissuto (resoconto)

FATTI MIEI
top: la primavera e l'estate, un bellissimo periodo di ripresa sia di spirito che lavorativo, con un'esperienza scolastica (qui, qui, qui e qui)
flop: le morti inattese di mio nonno, di un mio amico e del mio gattone, eventi che mi hanno dato una mazzata niente male (qui e qui)

ottobre 2017, Puglia

RISULTATI SONDAGGI
Bronze Saint preferito: Ikki della Fenice (Phoenix)
Miglior Silver Saint: Shaina (Tisifone)
Miglior Gold Saint: Shaka della Vergine (Virgo)
Miglior snack da bar: Twix (ex Raider)
Tartaruga Ninja preferita: Leonardo

[MIKIPEDIA] dicembre 2017

$
0
0

Secondo appuntamento con la rinnovata rubrica Mikipedia: oltre le foto c'è di più!
Dunque, in questa puntata troverete il resoconto di dicembre, un mese che ha visto il mio umore tra alti e bassi ma che mi ha regalato un Natale e S. Stefano davvero belli.
Seguono i migliori post, la musica e i miei acquisti.
Get ready?

CLICK! FOTODIARIO DEL MESE

Si inizia con la prima e unica cena giappocinese di dicembre.

Moz, Martina, Luca, Fedecheng, Ale

La prima neve scatena il bambino che è in noi, e così via sia di giorno che di notte nel bosco.

Paolo, Ale, Moz

Serate di gioco e di buona birra.

Moz, Stefano, Rob, Martina

Andiamo a provare pure il Burger King a L'Aquila, dai!

Moz, Michele

Trent'anni di un caro amico, lo festeggio attaccandomi alla spillatrice della birra. Manco Barney.

glu glu glu

Freddo domenicale, andiamo a vedere i danni delle valanghe dello scorso inverno (le stesse che hanno raso al suolo il noto albergo-spa).

Paolo, Emidio, Moz

E con la laurea di un amico, inizia il nostro periodo natalizio!

Ema, Moz, Stefano, Lorenzo

Torneo ufficiale di Stù (una sorta di zompacavallo con carte speciali).

Giovanni, Moz e Gabriele contro tutti

Si inzia a giocare sul serio!

si gioca

Nel dicembre 2002 girai, con un gruppetto di amici, un cortometraggio. Dopo quindici anni, e in ricordo di uno dei protagonisti che oggi non c'è più, lo abbiamo recuperato e mostrato per la prima volta al pubblico. Una serata bellissima, tra revival e nuove idee.

introducendo il video, con Simone e Federico (protagonisti del film)

Le notti sono fatte per continuare a mangiare, se si trova qualche forno aperto.

Moz, Luca, Paolo, Emidio, Rob

Quelli del Nintendo invadono la mia cameretta per scoprire tutti i trucchi di SuperMario.

Moz, Michele, Tommaso

BLOG! POST DEL MESE

Ecco gli articoli più amati, letti e discussi del mese!

[TAG] il Natale del passato, del presente e del futuro
[TAG] The Un-Power, il nostro superpotere inutile
[PENSIERI] ironia e razzismo
[RIVISTE] Bunny Band
[SONDAGGIO] il vostro Natale nerd

e qui trovate tutti i post del mese
TUTTI I POST DI DICEMBRE 2017

SHOPPING! ACQUISTI NERD DEL MESE


-The Disney Book (recensione)
-Antologia di Conan il Barbaro
-Pink, monografico su Kimberly dei Power Rangers
-bluray di Tremors e Il Gladiatore
-gioco in scatola Prendi la parola
-biglietto del concerto del tour Prisoner 709 di Caparezza

MOOZIK! CANZONE DEL MESE

Assolutamente la canzone che ho più ascoltato a dicembre: China Town di Caparezza.

WORD! LA PAROLA DEL MESE

La parola di dicembre 2017 è SERENITÀ, quella che ho provato nei giorni di Natale e Santo Stefano passati in famiglia. E ci volevo proprio.

NEXT! A GENNAIO SU QUESTO BLOG

Per il prossimo mese, sul Moz O'Clock troverete, tra le altre cose:
- Batman Forever, la retrospettiva
- Scandali e molestie nel mondo del cinema
- parte la Geek League
- Mozploitation - a letto con Moz: inizio trasmissioni

Buon gennaio a tutti!

[LIFE] duemila18 (ti ritroverò)

$
0
0

E così anche il 2017 è andato via.
Questo è un post convenzionale.
Perché davvero ho capito che è inutile ragionare a compartimenti stagni, tipo blocchi di 365 giorni.
O blocchi di trenta giorni. Convenzioni, che ci aiutano ma che non descrivono davvero la vita.


La vita è fatta di periodi, di momenti.
Ho avuto un pessimo inverno, ma una effettiva rinascita tra l'ultima parte della primavera e l'inizio dell'estate.
Certo, poi ci sono stati attimi altalenanti, dall'estate stessa passando all'autunno e infine prima delle vacanze di Natale. È così che funziona, non ci si può fare niente.

Non farò proponimenti concreti: tanto, se ciò che voglio deve succedere, succederà.
Solo una cosa: ti ritroverò. Ti ritroverò nel piacere di un viaggio, ti ritroverò nelle pieghe delle scuole.
Ti ritroverò in un mobile nuovo colmo di storie; ti ritroverò nel ricordo di ciò che è stato e che tornerà a essere, non appena le novità si faranno routine. Sono qui, pronto.
Ti ritroverò oltre i lampioni di quel ponte, ti ritroverò in quella piazza che sembra immersa in un sogno. Ti ritroverò nella tv accesa di notte, ti ritroverò nelle merende del pomeriggio e nel fresco fiume d'agosto. Sono qui, pronto.
Ti ritroverò nei silenzi; ti ritroverò nei dadi lanciati e nelle luci colorate, ti ritroverò nelle avventure che arriveranno, ti ritroverò in un messaggio ricevuto di mattina.
Ti ritroverò in un pranzo tra amici, ti ritroverò nell'acqua che zampilla da una fontana.
Ti ritroverò nel cielo terso di aprile e nella pioggia di settembre. Ti ritroverò in una passeggiata nel bosco e in una esplorazione urbana. Sono qui, sonopronto.
Ti ritroverò presto, anzi da subito. Entusiasmo.
E voglia di fare, ancora di più, di mettermi in gioco come non succedeva da tempo.
L'intenzione c'è e io sono pronto.

È l'unica cosa che dico, stavolta.
Sono pronto.
E al diavolo ogni automatismo imposto. Al diavolo il dover ascoltare la Marcia di Radetzky, ho preferito dormire fino a tardi.
Al diavolo i meccanismi, anche mentali. Sì, l'arancione è il mio colore preferito, ma mi sono ricordato di quanto amassi l'ocra, da bambino. Quindi il mio colore preferito è una scala che dal giallo va al rosso, e voglio provare tutte le altre sfumature.
Perché, portando il broncio, la vita ci specchia di rimando. Ed è raro che il sorriso allo specchio arrivi come per magia, ma se avviene... allora è un segno. E in una giornata che prometteva lontananza, c'è stato del bello. Non posso, ora, non sorridere di rimando. Sarebbe una bestemmia alla vita.
E così, sono pronto.

Buon 2018, Clockers.
Vi auguro tantissimi momenti felici e pieni di entusiasmo, da adesso in avanti.

[CINEMA] Il Ragazzo Invisibile - Seconda Generazione, la recensione (no spoiler)

$
0
0

Come saprete, seguo Il Ragazzo Invisibile e il suo progetto crossmediale sin dal 2014.
Oggi l'opera di Salvatores, che divise il pubblico ma che ebbe importanti riconoscimenti (e che, a conti fatti, racconta del primo supereroe italianotout-court) torna con un nuovo capitolo.
Il secondo, Seconda Generazione, comunque già suggerito sia alla fine del precedente sia tra le righe della graphic novel uscita più di tre anni fa.
Ecco com'è evolutoIl Ragazzo Invisibile.

Gabriele Salvatores toglie il freno a mano: se qualcosa procedeva insicura nel primo episodio, qui cresce, come i protagonisti, e va dritta alla meta. Che diventa un po' più dark.
Avevamo lasciato Michele Silenzi da solo, col suo superpotere. Un ragazzino italiano con la possibilità di diventare invisibile.
Grazie all'aiuto di suo padre, un altro "speciale", era riuscito a sfuggire ai tipi della Divisione, un'organizzazione paramilitare che negli anni aveva studiato i superpoteri di diversi individui sovietici.
Oggi Michele è un ragazzo: un sedicenne scontroso alle prese coi problemi della sua età, tra delusioni, incazzature, inadeguatezza e drammi.
La sua vita è cambiata, e non per il dono dell'invisibilità.
La sua vita sta per cambiare ancora, perché presto la sua vera madre e sua sorella andranno a trovarlo.
E chiederanno il suo aiuto contro un miliardario russo colpevole di tante atrocità sugli speciali.


Entra dunque in scena anche l'infiammabile Natasha, la cui presenza sarà sconvolgente per gli equilibri di Michele.
Ma è soprattutto la seconda figura materna del protagonista, Yelena (una bravissima Ksenia Rappoport) a fare da perno centrale alla vicenda. Una ideale sfida tra madri (quella adottiva e quella materna), nella testa di Michele.
I sottotesti sarebbero tanti.
Le scelte artistiche anche, molto più che nel capitolo precedente. Si riconosce sempre più la mano di Salvatores, che mette in scena una storia di supereroi credibili.
Sì, perché ancora una volta il rischio è quello che il pubblico si aspetti forse un Marvel-movie ma così non è.
Anzi. E per fortuna.

Basta citare la frase che Michele dice a Natasha, sull'effettiva volontà di diventare un supereroe classico (da fumetto, in pratica) e l'impossibilità di esserlo nella realtà: non succede nulla, in quella città. Nessuna rapina, nessun inseguimento. Non succede nulla di tutto questo, in Italia.
Forse in America sì, nell'America di Batman e Spiderman.
Ma Il Ragazzo Invisibile continua a essere onesto e "possibile". Michele ha sedici anni e col suo potere compie gesti da sedicenne, magari per rabbia, gelosia, immaturità.
È normale, è così che deve essere (dopotutto, non fa lo stesso anche Enzo Ceccotti de Lo chiamavano Jeeg Robot?).
Avoglia a parlarne: avremmo materiale per altri post, o per implementare il mio stesso articoloItalia: non è un paese per supereroi?.


Perché Il Ragazzo Invisibile non è (solo) una storia di supereroi, eppure i supereroi ci sono (e in Seconda Generazione ancora di più). È una storia di crescita, in chiave fantastica -se l'adolescenza sa essere fantastica- ed è una bella storia.
Un secondo capitolo denso: di buona musica, di belle vicende e anche di colpi di scena e svolte impensabili sia per un film destinato ai ragazzi, sia per un film di supereroi.
Ma appunto, non è un film di supereroi, sebbene ci siano superpoteri.
Se lo fosse, sarebbe una versione matura, sincera, realistica e spietata di un Suicide Squad o Avengers, con tutto che Michele Silenzi è più credibile di un Peter Parker. Credibile per essere italiano.

Bello l'uso di flashback dal primo film, ottima la colonna sonora, sempre più bravi i ragazzi (dal protagonista Ludovico Girardello sino alla nuova arrivata Galatea Bellugi, passando per Noa Zatta, Assil Kandil, Enea Barozzi, Filippo Valese e Riccardo Gasparini). Peccato per un recasting sul personaggio di Andreij (ora interpretato da Ivan Franek) e sempre brava la nostra Valeria Golino.
Sono convinto che sarà più apprezzato all'estero che qui in patria. Vedremo.

[EXIT POOL] vacanze di Natale 2017/18: come sono andate?

$
0
0

Ed ecco che l'Epifania tutte le Feste si porta via, anche se questa volta durano un giorno in più.
Un giorno per riprendersi -forse- da pranzi, cene, bagordi e divertimenti.
Il periodo più bello dell'anno sta finendo e oggi vi domando: come sono andate le vostre vacanze natalizie?

Io devo dire che, sebbene abbia sentito con ritardo il richiamo delle Feste, con zero attesa e molto scazzo, alla fine ho avuto una fra le migliori vacanze di Natale.
Famiglia, regali, l'affetto di amici e lettori (e amici lettori), cene, giochi, serate, film, belle giornate.
Insomma, non ci avrei scommesso una lira, e sebbene con diversi pezzi mancanti, la Magia c'è stata.

Ho fatto tutto quello che ci si aspetta dalle Feste: tirato tardi(ssimo), cenato fuori, cinema, passeggiate, visite, lunghe sessioni di gioco.
Ho ovviamente mangiato tanto, ho bevuto, ho passato una grande fine e un miglior inizio anno.
I dettagli li scoprirete nel resoconto fotografico di gennaio, a fine mese, qui.
Intanto, nelle ultime ore del blog adornato dalla ghiacciata grafica natalizia, chiedo a voi: soddisfatti delle vostre Feste? Com'è andata? Cosa avete fatto di bello?

[WEB] The Tonight Blog Show

$
0
0

Eccoci qua: The Tonight Blog Show.
Una novità non annunciata, ma che è avvenuta comunque: The Tonight Blog Show.
Un'idea nata nemmeno un mese fa, che prende vita con un progetto in cui sono stato letteralmente trascinato.

Ve lo racconto.

Ve lo racconto, ma dovrò anche vantarmi, un poco.
Non è bello, e infatti cerco di non farlo mai, ma per una volta perdonatemi.
The Tonight Blog Show è un nuovo blog: non mio, assolutamente.
Chiariamo subito questo punto, così posso raccontarvi tutto dall'inizio.
È un blog gestito da un gruppo di persone, una sorta di redazione vera e propria.
Io figurerò come "frontman", chiamato nel progetto per due motivi: la mia decennale esperienza col blogging e la mia passione per il cinema, le serie e la televisione, quest'ultima sfociata in percorsi di studi accademici.

Ecco: The Tonight Blog Show è un blog cinetelevisivo.
La spiegazione dettagliata di che genere di sito vuol essere, la trovate direttamente lì, proprio ora.
Io posso aggiungere solo che, grazie a questa esperienza, avrò l'onore di intervistare grandi nomi del panorama cinetelevisivo italiano.
Già domani scoprirete con chi ho avuto il piacere di fare quattro chiacchiere.
The Tonight Blog Show vuole entrare "dentro" i meccanismi di cinema, tv, serialità.
Ovviamente ci saranno anche recensioni, retrospettive e speciali.
Il tutto, sempre molto con un occhio più "tecnico", per così dire.

The Tonight Blog Show non è in alcun modo connesso con il Moz O'Clock: semplicemente -almeno all'inizio- sarò io a gestirlo.
Ma anche in seguito, figurerò sempre come membro della redazione, proponendo sul medesimo blog i miei articoli e quello che mi si chiederà di fare.
In sostanza un progetto vero e proprio, non di blogging tout-court, ma di "portale" cinetelevisivo.
Dunque, se siete interessati all'argomento, vi aspetto su The Tonight Blog Show.

Se non siete interessati, almeno domani passateci lo stesso.
Perché vi giuro che intervistare quel nome non è cosa di tutti i giorni, quindi capite il mio stato di gasamento!
Qualche indizio? Ok: tra i migliori attori italiani di sempre, molto attivo in tv, ha lavorato con Marco Risi, Ettore Scola e Renato De Maria. Ed è stato tra i protagonisti di una delle serie tv italiane più famose e longeve. Chi indovinerà?

Oh, che aggiungere... io vi ho invitati! ;)

[PENSIERI] and the winner is Kevin Spacey

$
0
0

Ma cosa sta succedendo?
Tutti si sono improvvisamente ricordati, dopo anni, di essere stati molestati e/o stuprati.
Ma scusate, tutti adesso, in blocco?
Non poteva succedere che, chessò, due persone l'anno scorso, dieci persone quest'anno, e altri magari quattro anni fa?
E invece no: negli ultimi mesi del 2017, tutto adesso, l'anno delle molestie nello showbiz, giusto in tempo per discorsi altisonanti ai Golden Globe.

Dopo il deprecabile scandalo Weinstein, anche in Italia ci siamo accodati e sono spuntate denunce varie&eventuali, con Le Iene a fare da cassa di risonanza, tra un servizio sulla Blue Whale e uno su Fukushima/Gran Sasso.

Nel calderone viene tirato in ballo anche il nostro Fausto Brizzi, con accuse di signorine e difese da parte di altri artisti.
In America intanto si scoperchiano le malefatte di Dustin Hoffman, colpevole di aver oltrepassato i limiti e molestato diverse ragazze.
E poi tocca a Kevin Spacey. Qua la questione si fa più interessante. Colpo di scena, la guerra femminista non c'entra, perché l'American Beauty che piace al divo non ha la patata ma il pisellino: Spacey avrebbe molestato dei ragazzi, anche giovani, rendendo insopportabile il clima sui set.

Ora, quali che siano i vostri gusti sessuali, io non so come fate a corteggiare qualcuno. Certo, magari oggi, da grandi, siamo tutti bravi con mazzi di fiori da 100€ e puttanate romantiche.
Ma cazzo, chiunque -io per primo- è stato stalker con sms infiniti (anche di notte), pedinamenti, telefonate anonime, appostamenti sotto casa, inseguimenti in auto. Tutti abbiamo oltrepassato i limiti, quando ci piace qualcuno.
Facendo cose che, a ben vedere con gli occhi del poi (che siano finite in matrimonio o in due di picche), sono davvero insopportabili per chi le vive. Come in un set con Spacey o Hoffman.
Stalking: sì, oggi lo chiamano così.
Ai tempi nostri se chiamava voja de scopà, to'o ricordi signò?

Succede quindi che il nome di Brizzi sparisce dai manifesti del suo ultimo film; succede che Spacey viene allontanato dalla serie a cui partecipa da anni e addirittura Ridley Scott rigira le scene con un altro attore per il suo nuovo film (a cui non darò una lira).


Ora: lo stupro è deprecabile. Da condannare senza se e senza ma.
Le molestie sono fastidiose, da condannare specie quando sconfinano nell'ingestibile e non sopportabile.
Ma c'è differenza tra subire violenza sessuale e recarsi da sé nelle fauci di un mostro?
Chiedetelo a chi -purtroppo- ha subìto violenze.
Se un giorno il Weinstein del blogging mi invitasse a una festa e poi mi facesse restare la notte, da solo, con lui... beh, capirei subito dove vuole andare a parare (mica sono scemo!).
Se poi addirittura mi dicesse fammi una pompa e pompo il tuo blog, e io decidessi di pompare, e a pompino avvenuto ottenessi il pompaggio... non posso uscirmene, cent'anni dopo, con la storia del ricatto sessuale. Che, in fondo, ci sarebbe pure. Stessa cosa se mi costringesse, in situazione analoga, a certe pratiche orali. Insomma, suona un po' ridicolo denunciare dopo anni. Ridicolo e strumentalizzato, quando esplode un caso simile. Suona, ho precisato. Non ho detto che sia ridicolo e strumentalizzato.

Quindi la questione che voglio capire è: perché tutti ora? È un semplice meccanismo mentale alterato dalla paura, che spinge al silenzio per anni? Oppure è la paura di doversi scontrare con chi ha un nome importante e ti farebbe il culo -stavolta figuratamente- se si passasse per vie legali? Oppure ancora è una tacita auto-omertà che ci fa star zitti perché almeno così possiamo rimanere in quel mondo dorato e ottenerne qualche vantaggio?
Oppure sono tutte queste cose messe insieme?

Dobbiamo tornare tutti in una dimensione più normale e ragionevole.
E capire.
Perché se è vero che anche fischiare a una bella ragazza o fare apprezzamenti è molestia, allora io sono uno stupratore.
E amerò rendere invivibili i vostri set.
Intanto, Spacey lo si vede in qualche inquadratura del film di Scott, che ha filmato sì androidi e alieni, ma non è riuscito a rigirare proprio ogni scena col nuovo attore: and the winner is Kevin Spacey.

P.s. ogni commento con riferimenti offensivi verso terze persone (di spettacolo e non) verrà rimosso

[CINEMA] Jumanji - Benvenuti nella giungla, il sequel che non ti aspetti!

$
0
0

Miei MiniPony, no, non l'ho visto io, che non ero convinto.
Jumanji - Benvenuti nella giungla l'ha visto Denny e lo ha recensito per noi.
Col suo sottotitolo gunsnrosesco, godiamoci il commento sul sequel di Jumanji, altra opera che arriva dritta dritta dalla retronostalgia!



Qualche tempo dopo la morte del grande Robin Williams, quando il pubblico ha conosciuto l’intenzione della Warner Bros. di girarne un sequel, si scatenò il putiferio da parte dei fan della prima ora e anche il sottoscritto fece parte di quel sentimento conservatore: Jumanji non si tocca e Alan Parrish non si sostituisce. Certo, al tempo non potevamo immaginare le intenzioni di sceneggiatura del sequel, eppure posso dirvi: che figata questo Jumanji!


Jumanji non è un gioco da tavola, né una cassetta per una vecchia console… Jumanji è un portale che vi scaraventerà nell’omonima giungla-dimensione, assumendo la forma più adatta al tempo in cui il gioco compare. Contro ogni mia rosea aspettativa il film è stato realizzato benissimo, rispettando con grande riguardo ed umiltà il Jumanji di Robin Williams a cui non intende per nulla somigliare, perché Jumanjiè una storia che va avanti da sempre. Infatti se nel primo film Alan e Sarah tornano nel 1969 e si sbarazzano del gioco gettandolo in un fiume, questo gioco ricomparirà nel 1996, anno in cui riprende la storia.


Sarà l’adolescente Alex Firek a ritrovarlo su una spiaggia e, una volta a casa, scoprirà che non è altro che un vecchio e sporco gioco da tavola, quindi deluso torna ai suoi videogame.
Ma Jumanji non ci sta: i tempi son cambiati e anche per il gioco è tempo di cambiare forma, magari una cassetta adatta ad una console del ’96. Alex a questo punto può giocare a Jumanji, quindi infila la cassetta nella console e i tamburi faranno il resto. Sì, quei tamburi sono tornati!

Facciamo un salto in avanti di 20 anni: siamo nel nostro presente. Quattro ragazzi di una scuola superiore devono ripulire una vecchia cantina, nella quale si annida il gioco di Jumanji finito lì non a caso. È una console di due decenni prima, ma è sempre meglio che ripulire una cantina di una scuola, quindi il nerd precisino Spencer avvia il gioco coinvolgendo i disinteressati compagni che a loro volta sceglieranno un avatar… e puf! Vi assicuro che questa volta non basterà più un cinque e un otto per lasciare la giungla.



Se nel 1995 fu Jumanji a fare visita al mondo reale, questa volta i ruoli si invertiranno. Ed ecco un’altra mossa azzeccata dagli sceneggiatori: prendere la vita di ragazzi normali, ficcarla in corpi profondamente diversi e catapultarli in una realtà videoludica, connubiando il tutto con l’amatissima storia di Chris Van Allsburg; due intenzioni narrative in una e lo spettacolo è servito. Se il cast è semplicemente perfetto da Dwayne "The Rock" Johnson a Jack Black, è ancora più riuscita la fisicità degli avatar-personaggi in cui le coscienze dei ragazzi dovranno prendere dimestichezza fisica e mentale. Quindi se uno spaccone di 2 metri si ritrova nell’avatar di uno zoologo di un metro e sessanta e un nerd di 60 kg si ritrova nel corpo di un archeologo pelato con 120 kg di muscoli, è semplice immaginare i risvolti psicologici di questo gruppo. E non sarà meno difficile per la ragazza narcisista ed egocentrica finire nel corpo maschile e non avvenente di un cartografo, e nemmeno per la ragazzina timida ed insicura che dovrà guidare il corpo di una bellissima killer.


Si ride tanto perché tanto sarà giocato sulla fisicità dei personaggi che mai si prenderanno sul serio, e la leggerezza si fonderà con lo spirito di avventura che riflette quei film per ragazzi che da tanti anni mancavano in questa forma sul panorama cinematografico mondiale. La forza di questo Jumanjiè che cammina sulle proprie gambe senza dover per forza attingere al primo film, anche se non mancherà un omaggio consequenziale ad Alan Parrish per ricordare che comunque questo è un sequel, ma forse uno dei migliori mai realizzati per genere e intenzione.
Per un nostalgico come me si è rivelata una grandissima sorpresa e, in maniera per nulla ruffiana e completamente coerente alla trama, troveremo anche il modo di emozionarci, senza sentir per forza il bisogno di rimpiangere il primo film. Questa è la prova che Jumanji - Benvenuti nella Giunglaè un sequel autonomo e riuscitissimo! Clockers, andate al cinema!

Se ti è piaciuto, leggi anche
Il Ragazzo Invisibile - Seconda Generazione

[RETROGAMING] Wonder Boy III: The Dragon's Trap

$
0
0

Penso che tutti conosciate il biondo cavernicolo Wonder Boy, che con il suo skate saltava sulle nuvole lanciando martelli preistorici contro serpenti e altri nemici.
Ebbene, visto il successo del titolo, ne sono seguiti altri, fino a Wonder Boy III: The Dragon's Trap.
Riprendendo il finale del precedente episodio Wonder Boy in Monster Land (saltando Wonder Boy III: The Dragon's Lair).

Wonder Boy IIIè così iconico e bello che nel 2017 lo hanno addirittura remakeizzato!

Wonder Boy affronta nuovamente il boss finale del gioco precedente, tanto per creare una connessione filologica tra i due titoli.
Ma ecco che succede il guaio: viene tramutato in una lucertola umanoide.
Toccherà quindi al giocatore attraversare Monster World per ridonare l'aspetto umano al protagonista, che da lucertola diventerà topo, quindi pesce, poi leone e infine falco prima di riottenere l'umanità.
Ognuna di queste trasformazioni farà sì che Wonder Boy possa attraversare spazi prima preclusi: il topo, ad esempio, piccolo e agile, può passare attraverso blocchi più bassi o addirittura arrampicarsi su alcuni di essi; il pesce potrà nuotare, mentre il falco volare e così via.
Addirittura verso la fine del gioco si otterrà il potere di potersi ritrasformare a piacimento in ognuna di queste bestie: sarà necessario per completare quadri "misti", dove ci sarà bisogno delle capacità di ognuna di queste forme.

il mondo di Wonder Boy si articola in villaggi, deserti, oceani, isole, boschi...

Wonder Boy IIIè un mix tra platform e gioco di ruolo.
Questa è la sua forza: non si basa su "livelli" nonostante in ogni sezione ci sia un boss da affrontare, ma si può tornare a esplorare la mappa per cercare di raggiungere ciò che prima non era permesso.
Lo stesso meccanismo che verrà ripreso poi per videogiochi come Tombi! (guarda qui).
Funziona come un gdr perché ci sono soldi, armi e oggetti da poter acquistare.
Si può salvare il gioco -impossibile da terminare in poche sessioni standard- ottenendo delle password alfanumeriche che bisognerà trascriversi su dei fogli (lunghe e assurde peggio dei codici del wi-fi scritti sui modem!).

Wonder Boy affronta uno dei draghi di fine livello

Wonder Boy III: The Dragon's Trap non è quindi un videogame per sale giochi, ma per console casalinghe.
Rilasciato nel 1989, lo troviamo per Sega Master System e poi nel 1992 per il Game Gear (io lo possiedo per questa console portatile, come vi raccontai qui).
 Ogni volta che si muore, Wonder Boy ricomincia con un simpatico gioco tipo slot machine, che può permetterci, totalmente a culo, di guadagnare vite extra.

la diversità dei mondi è tanta: nemici diversi in zone diverse

Molto piacevoli le musiche, è ottima persino la grafica: riesce a rendere perfettamente questo colorato mondo fantasy, quasi fosse un cartoon anni '80.
Wonder Boy III: The Dragon's Trap viene considerato da sempre come uno dei migliori giochi 8 bit.
Un suo remake fu annunciato nel 2016 e pubblicato l'anno successivo col titolo Wonder Boy: The Dragon's Trap.
Questa versione, rispettosa dell'originale, ridisegna il mondo e i personaggi del titolo in un moderno stile ancora più cartoonesco e fiabesco, perfettamente azzeccato.

è esattamente la stessa inquadratura della prima immagine del post: notate le differenze di design!


Se ami i videogames, leggi anche
Nintendo Classici Mini: Nes, unboxing e recensione
I migliori videogames arcade
I migliori videogames per PlayStation
I migliori videogames per pc
La mia Playstation

[WEB] GEEK LEAGUE - I want you!

$
0
0

La prima delle novità del dodicesimo anno del Moz O'Clock è finalmente arrivata: la GEEK LEAGUE.
Annunciata da tempo, ne parliamo assieme da mesi, in realtà è la concretizzazione di un'idea (inizialmente un po' diversa) che nasce nel 2012/13.
Finalmente ora la GEEK LEAGUE può prendere vita.

Ma cos'è la GEEK LEAGUE?
Ve lo spiego in questo post che è un vero e proprio appello, una vera e propria chiamata alle armi!

La GEEK LEAGUE sarà un collettivo di bloggers (ma anche pagine social, per chiunque vorrà farne parte) che trattano argomenti affini.

Perché nasce?
Perché ho notato, nei tanti anni di frequentazione della blogosfera, che altri tipi di bloggers monotematici si sono già da tempo riuniti in "corporazioni" dove dare vita a idee, eventi e collaborazioni.

I blog che, come il mio, trattano cultura pop in ogni salsa, sono sempre un po' tagliati fuori da questo: non considerati spazi cinetelevisivi, non considerati spazi di scrittura, non considerati spazi sul fumetto e così via, è come se non avessero un'identità ben definita quando invece non è così.
Infatti, il Moz O'Clock e altri blog che conosco e frequento, trattano argomenti di cultura popolare (cinema, fumetti, animazione, serie tv, musica, giochi, videogiochi...) declinati in un'ottica a volte retro a volte nerd.


Ed è a voi che mi rivolgo: la GEEK LEAGUE sarà lo spazio, per questi bloggers, dove organizzare le loro giornate, i loro eventi e le loro collaborazioni. Che saranno ovviamente proposte poi negli spazi di ognuno.
La GEEK LEAGUE non vuole escludere nessuno; ma va da sé che è necessario avere un blog (o una pagina social) che tratta argomenti affini al mio perché si organizzeranno delle cose in tal senso.
Non vuole escludere nessuno, anzi vuole aggregare ancora di più, cercando nuove soluzioni per fare rete, assieme, ancora una volta.

Se dunque vi riconoscete negli argomenti che si andranno ad affrontare;
se dunque siete interessati al progetto, vi attendo in queste "basi segrete" dove cominciare a inventarci, uniti, qualcosa di figo e divertente per il web:

GEEK LEAGUE - IL BLOG
GEEK LEAGUE - GRUPPO FACEBOOK

Fatemi avere il vostro indirizzo mail!
Pronti a gridare "Geek Power, Transform!"?

[FUMETTI] Berserk 78, la recensione

$
0
0

Seconda parte del tankobon 39, arriva grazie alla Panini / Planet Manga il volumetto n. 78 di Berserk.
Il capolavoro sword&sorcery di Kentaro Miura, che si inserisce nel filone narrativo howardiano con forti rimandi a opere come Hellraiser, L'amore e il sangue e Il nome della rosa, giunge qui al punto focale che i lettori attendevano da tempo: un viaggio onirico nella coscienza di uno dei protagonisti principali.
Scopriamo assieme cosa succede, senza spoiler...
La compagnia di Guts è finalmente giunta sull'Isola degli Elfi, e dopo averne oltrepassato i guardiani è pronta per incontrare il Re della Tempesta di Petali, potente sovrano elfico che probabilmente potrà ridonare il senno a Caska, resa menomata in seguito allo stupro subìto durante l'Eclisse.
E questo numero di Berserk ci parla proprio del viaggio spirituale che Farnese e Schierke compiono all'interno della coscienza di Caska, guidate dal re degli elfi, per tentare di capirci qualcosa sulla sfortunata guerriera.

Un cammino insidioso e brutale, in una coscienza fatta letteralmente a pezzi che ha la forma di una bambola distrutta. La mente di Caska, così duramente colpita dopo i fatti dell'Eclisse, ha creato un groviglio di mostruose barriere, simboli e contraddizioni che sarà difficile da sbrogliare.

Django chained
Sia all'interno della Galleria dei Sogni, sia all'esterno nel villaggio dei maghi, questo volumetto di Berserk regala al lettore tante emozioni dal passato: con diversi flashback (una scena tratta addirittura dal primo volume!) vari personaggi avranno modo di fare il punto della situazione sulle loro esistenze, come se l'Isola degli Elfi fosse il giro di boa, un checkpoint, o un passo di (ri)partenza.
Guts ha modo di ripensare al suo viaggio, e ciò che è stato e a ciò che è diventato adesso. Ma le parole (profetiche?) del Cavaliere del Teschio risuonano ancora prepotenti: cosa sceglierà per davvero Caska, quando e se sarà guarita?

Anche le stesse Farnese e Schierke avranno modo di aggiungere indizi a ciò che già suppongono e conoscono della vicenda, e il viaggio nel mondo dei sogni risulterà utile anche a loro, per capire e capirsi.

tra passato, sogno e presente...

Kentaro Miura, magistrale come sempre, non perde la sua vena poetica e introspettiva. Stavolta sceglie un mix di scene surreali (anche ironiche-iconiche) e di scene tratte dai precedenti volumi, per raccontarci la psicologia dei suoi tormentati personaggi.
Oh, poi dopo oltre quindici anni, abbiamo modo di rivedere pure Lord Mozgus, colui che mi ha dato il nickname! Sticazzi!

L'edizione italiana si fa ancora più attenta (ad esempio, ora il protagonista è appellato giustamente "spadaccino nero", traduzione esatta di "black swordsman") e stampa e adattamenti grafici sono in linea con gli ultimi volumi.

Se amate Berserk, restate sintonizzati perché presto sul Moz O'Clock inizieremo ad analizzare l'opera saga per saga!

Hai una pagina, un profilo social o un blog come il mio?

Entra a far parte della GEEK LEAGUE!


Se ami Berserk, leggi anche
Berserk 77, la recensione
Berserk, il megariassunto
Come finisce Berserk

[SMF - SIGLE MENO FAMOSE] Una Miss Scacciafantasmi (Ghost Sweeper Mikami)

$
0
0

Inizia oggi una nuova rubrica fissa dedicata alle sigle dei cartoon Mediaset, ma quelle meno famose.
Magari spesso si tratta di piccoli gioiellini oscurati dalle solite note che tutti conoscono.
Iniziamo dall'opening italiana dell'anime Ghost Sweeper Mikami, noto da noi come Una Miss Scacciafantasmi: prima della sigla, qualche notizia in generale sul cartoon!

L'OPERA

Ghost Sweeper Mikamiè un anime della stagione 1993/94 tratto dall'omonimo fumetto pubblicato in Giappone durante tutti gli anni '90.
La serie animata fu chiusa in anticipo perché uno sponsor ritirò la sua partecipazione e i personaggi non erano ritenuti vendibili come giocattoli o gadget.
In Italia Ghost Sweeper Mikamiè arrivato prima col manga (dal 1997, col titolo Mikami Agenzia Acchiappafantasmi) e poi con il cartoon (dal 2003, col titolo Una Miss Scacciafantasmi).
La serie è andata in onda dapprima su Italia1 a ora di pranzo per i primi ventuno episodi, poi trasmessa integralmente su Italia Teen Television.
La particolarità fu in Italia 1, che ha proposto una serie con pochi rimaneggiamenti sebbene contenesse scene non adattissime all'orario di messa in onda (nudità, eccitazioni, argomenti esoterici/religiosi).

LA SIGLA

Con le musiche di Giorgio Vanni e Max Longhi, e col testo di Alessandra Valeri Manera, Una Miss Scacciafantasmiè una delle poche sigle "discotecare" Mediaset interpretate da Cristina D'Avena.
Se i suoni e le scelte musicali sono tipicamente di quel periodo, con tanto di parole inglesi incomprensibili (Mikami Ghost Sweeper, in sostanza si cita il titolo originale...), fa piacere l'omaggio nell'intro alla Profondo Rosso dei Goblin e colpisce l'uso di termini più "spregiudicati" per gli standard mediasettiani.
Buon ascolto!


IL TESTO

Mikami Mikami Mikami Mikami Mikami
Mikami Ghost Sweeper, Hard Cash

Se c'è un fantasma qua Mikami arriverà,
e se lui la minaccia lei gli dà la caccia
con grande abilità.
Rossa e bellissima, ricercatissima,
non si fa intimidire né sbalordire
per questo vincerà


Corpo da miss e super kiss
per una Miss Scacciafantasmi!

È sempre più provocante, frizzante, dispotica
questa Miss Scacciafantasmi!

È appena iniziata una caccia serrata
fra creature dell'aldilà,

lei viaggia sicura e senza paura
ai confini della realtà.
Nell'oscurità, fra mille fantasmi
come sempre combatterà,
chiarisce i misteri con strani poteri
questa scacciafantasmi che non si arrende mai!


Ami le sigle dei cartoons? Leggi anche
La classifica delle più belle sigle di Cristina D'Avena
La classifica delle più belle sigle di Marco Destro
Le sigle cartoon più tamarre
Il segreto della sigla di Transformers/City Hunter
Una spada per Lady Oscar: la prima versione!

[FILM] L'innocenza del diavolo, ovvero le simpatiche avventure di Frodo e Kevin

$
0
0

È da sempre uno dei miei film preferiti, non perché sia chissà quale capolavoro.
Lo conobbi durante un'anticipazione televisiva: ovviamente si citava la presenza dell'ex bambino prodigio di Hollywood, ossia Macaulay Culkin, che aveva appena girato il sequel di Mamma, ho perso l'aereo.
E poi, da grande, ho scoperto che questo film fu scritto -e in seguito disconosciuto- uno dei miei scrittori preferiti: Ian McEwan

Insomma, tra impressioni di bambino e gusti da adulto, L'innocenza del diavolo (in originale The good son) me lo porto dentro.
Se non lo conoscete, ve ne parlo io.

Elijah Wood (Frodo ne Il Signore degli Anelli) deve andarsene per qualche giorno a casa degli zii, lontani circa trenta stati in quell'immensa America che da casa sua porta a Manchester-by-the-sea.
Avrà modo di conoscere l'irrefrenabile Henry (Macaulay Culkin), suo cugino e suo coetaneo, e scoprire una nuova gioiosa famiglia. I due ragazzini ne combineranno di tutti i colori, in una commedia frizzante sulla scia di quelle col personaggio di Kevin (Mamma, ho perso l'aereo) facendo dannare gli adulti tra risate e simpatia.

Frodo & Kevin: la nuova commedia per tutta la famiglia
E invece no.
L'innocenza del diavoloè un thriller. Dove peraltro Culkin riesce a dare una buona prova al di là dell'arcinoto Kevin.
Mark Evans, ossia Wood, ossia Frodo da piccolo, ha perso da poco la madre ed è costretto a sostare due settimane dagli zii, che a loro volta stanno elaborando un terribile lutto.
La nuova famiglia è la tipica famiglia anni '90 americana, ma ancora si respira una situazione di malessere per la tragedia mai del tutto superata.

Il terremoto Henry travolge il cugino Mark. I due ragazzi ne combineranno di tutti i colori (già l'ho detto), ma per davvero. Si inizia con classici, piccoli danni da dodicenni, finendo a cose più gravi. Dannatamente più gravi.
C'è qualcosa di malato che si innesca -o che si era già innescato- perché la morte non è un gioco e una volta guardata in faccia non si torna indietro.

Frodo medita su come difendere l'Anello mentre Kevin inizia qui il suo periodo di sfascio

Mark e Henry: due cugini come tanti.
La forza del film, per me, è proprio nel racconto sincero e veritiero dei comportamenti che i due hanno, sia l'uno con l'altro, sia con terze persone.
Prove di forza, risate, segreti, sigarette da fumare di nascosto, magazzini dove nascondere invenzioni e piccoli tesori. Ma anche frasi e comportamenti tipici di quell'età: gelosie, l'imporsi sui fratelli minori trattandoli male, giochi pericolosi e insinuazioni bambinesche.

Tutto regolare, sono cose che chiunque ha fatto, subìto e vissuto.
Solo che ne L'innocenza del diavolo, il diavolo ci mette lo zampino. Perché parte di questi avvenimenti e sentimenti è amplificata da una lente di negatività. Puro male, il male di adulti razionali, di menti superiori e pericolose. Che fanno paura.

trivia: i tre fratelli Evans sono stati interpretati da tre fratelli Culkin (Macaulay, Quinn, Rory)

Poco a poco dunque si discende in un incubo che nemmeno vuol essere un giallo, non vuole far indovinare i colpevoli ma vedere come le vittime arrivino a comprendere con chi hanno a che fare.
Un'ora e mezza è il tempo necessario a McEwan per raccontarci una trama asciutta ed efficace.
Un'ora e mezza è il tempo necessario a Joseph Ruben per mettere in scena la storia di questa famiglia che deve fare i conti con un ospite imprevisto: la malvagità.

Non è un tema semplice da affrontare, eppure nel 1993 lo si è fatto senza problemi e senza eccessi, dicendo il giusto senza strafare, ma soprattutto entro un minutaggio che permette lo sviluppo concreto e puntuale di ogni vicenda senza dover inutilmente strabordare.
Eh, non si fanno più film così.
Viewing all 2700 articles
Browse latest View live