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[FILM] Ready Player Moz: le opere citazionistiche (con valanghe di personaggi)

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Ready Player Oneè un romanzo ora trasposto in film da Steven Spielberg (non poteva essere altrimenti). 
Ricco di citazioni nerd, è una gioia per ogni appassionato di cultura popolare dal passato a oggi. 
Addirittura le differenze tra romanzo e film hanno prodotto differenze di citazioni, scatenando i fan tra delusione o entusiasmo (per una doppia caccia allo scovare questo o quel personaggio).
Ma quali altre opere contengono characters di varie opere?

Ammettiamolo: il supermix di personaggiè il guilty pleasure di ogni ragazzino.
Chi di noi non ha mischiato tutti i giocattoli che aveva?
Io crossoverizzavo Lego e Masters; le Turtles diventavano Food Fighters; i giochi di società si univano per un mega board game con regole inventate poco prima.
Immagino fare lo stesso con le Barbie, che magari prendevano in prestito accessori e veicoli dei fratelli maschi. O i peluches diventare un'unica grande famiglia.
Ebbene, ci sono film che hanno trasformato questo gioco in realtà.
Con citazioni a volte palesi, a volte sottili, e la presenza fisica (in convivenza) di personaggi di diverse opere.

LEGO MOVIE
In Lego Movieè possibile vedere -sottoforma di minifig- Michelangelo delle Tartarughe Ninja, Silente di Harry Potter, Gandalf de Il Signore degli Anelli, Milhouse de I Simpson, alcuni campioni dell'NBA, Ian e altri da Star Wars. E poi supereroi DC tra cui Wonder Woman, Superman e Batman.
Proprio quest'ultimo ottiene un film Lego tutto suo.


LEGO BATMAN
Essendo un film di e su Batman, è chiaro che appare mezzo universo DC al suo interno. Ma non solo: c'è Sauron (l'occhio) da Il Signore degli Anelli, Lord Voldemort da Harry Potter, i Gremlins, l'Agente Smith di The Matrix, la Malvagia Strega dell'Ovest de Il mago di Oz, i Dalek di Doctor Who, King Kong, il Kraken, lo squalo dell'omonimo film, il T-Rex e i velociraptor di Jurassic Park.


I FILM DI TARANTINO
Oltre a personaggi che si muovono in un universo narrativo creato da Tarantino e Rodriguez (lo sceriffo Earl McGrow, presente in diverse pellicole), per gli amanti del cinema (alto, di serie B, e anche italiano) ma pure di animazione, serie, musica, fumetto... i film di Tarantino sono una miniera di citazioni. Poster, magliette, dialoghi, oggetti... chi più ne ha più ne metta.
Addirittura precise inquadrature ricreate ad hoc.
E, in Kill Bill, personaggi eterni come Hattori Hanzo e Pai Mei sono fisicamente presenti nel cast.


RALPH SPACCATUTTO
Per gli amanti dei videogame, la Disney fa apparire nel suo film tantissimi personaggi dai titoli più famosi: Bowser di Super Mario, il Dottor Eggman di Sonic, Q*bert, Paperboy, Pac-Man e i fantasmini, personaggi da Street Fighter come M. Bison e Zangief (qui tra i cattivi, anche se nel videogame è buono), Frogger.


PIXELS
Sempre a tema videogiochi, per gli amanti del retrogaming più... retro, il film Pixelsè una divertente gioia per gli occhi: anche qui presenti Q*bert, Frogger, Pac-Man e Paperboy tra le ricostruzioni che una civiltà aliena usa per attaccare il nostro pianeta.
Non mancano Galaga, Centipede, Tetris, Duck Hunt, Space Invaders, Arkanoid e il gran finale con Donkey Kong.


CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT?
Capolavoro a tecnica mista (cartoon + live action) del 1988, Roger Rabbit contiene personaggi da tantissimi studios hollywoodiani: la Disney, la Warner Bros, la MGM, la Universal, la Terrytoons, la Paramount, la King Features Syndacate e Al Capp.
Tra gli illustri nomi presenti (impossibile citarli tutti) ci sono Topolino, Paperino, José Carioca, Trilli, Dumbo, Bambi, Biancaneve, il toro Ferdinand; Bugs Bunny, Daffy Duck, Silvestro, Titti, Wile E. Coyote, Beep Beep; Droopy; Betty Boop; Woody Woodpecker; Heckle & Jeckle; il gatto Felix.
Celebre la sfida piumata al pianoforte tra Paperino e Daffy.


I NOSTRI EROI ALLA RISCOSSA - CARTONI UNITI CONTRO LA DROGA
Negli anni '80 la piaga della droga era penetrata in ogni tessuto sociale e così nel 1990 si produsse un mediometraggio che univa tantissimi eroi dei cartoni animati per fare uno spiegone morale ai bambini che manco i segmenti finali della Filmation.
Tra uno spinello e un po' di crack -scolandosi lattine di birra- personaggi come Winni Puh (all'epoca si chiamava così, in Italia), i Muppets, Qui Quo Qua dalle DuckTales, Alvin e i Chipmunks, Alf, Garfield, Grande Puffo, Slimer dei Ghostbusters, Bugs Bunny, Michelangelo delle Turtles cercano di aiutare un ragazzo a uscire dal guaio in cui si è infilato.
Lo speciale venne mandato in onda con una intro del presidente Bush, sostituito in Italia da Andreotti. Lo vedemmo prima su Raiuno, ma replicato nei giorni appena seguenti anche da Italia1, Raidue, Canale 5 e Telemontecarlo.


Voi ricordate altre opere citazionistiche dove compaiono personaggi già noti, di varia provenienza?
Parliamone assieme.

[SERIE TV] Mighty Morphin Power Rangers, stagione 2 - la retrospettiva

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La scorsa volta abbiamo rivisitato assieme la prima mitica stagione della lunga saga dei Power Rangers.
Una serie che conosce un inaspettato successo divenendo -assieme a Sailor Moon- il brand più popolare degli anni '90.
Oggi analizzeremo la seconda stagione di Mighty Morphin Power Rangers, andata in onda tra il 1994 e il 1995.

PRODUZIONE

I Power Rangers erano diventati un fenomeno di costume, ma soprattutto redditizio. Terminato il materiale dalla serie Zyuranger, non restò che acquistare i diritti del successivo sentai: Dairanger. Ma in America pensarono (a ragione) che non era il caso di cambiare costumi agli eroi e così si dovette trovare una soluzione... particolare.
La seconda stagione di Mighty Morphinconta 52 episodi e tre speciali (per Halloween, per Natale e le riprese di un evento live).

il cast iniziale della st. 2

DA ZYU A DAIRANGER: ZYU2

Volendo mantenere i costumi in uso, la produzione non sostituì l'aspetto degli Zyuranger con i Dairanger, limitandosi a cambiare soltanto i robot.
Per far combaciare le scene che di fatto provenivano da due serie diverse, l'America commissionò alla Toei un footage alternativo, chiamato Zyu2: nuove scene con i costumi degli Zyuranger da poter assemblare con le sequenze robotiche di Dairanger.
In realtà la Saban aveva già in passato richiesto qualche scena "ex novo", come ad esempio le battute in primo piano di Rita o Scorpina, fatte recitare in inglese (altrimenti si sarebbe notato il labiale giapponese).
In ogni caso, la seconda stagione di MMPR utilizza sia scene da Zyu2 sia un riciclo di vecchie sequenze, alterate in vari modi (ad esempio, in alcuni episodi, robot e mostri giganti combattono sempre "a distanza" perché nella serie originale non appaiono nella stessa scena). Piccoli errori possono comunque essere notati da occhi nemmeno troppo attenti.

i costumi dei mostri utilizzati nelle sequenze Zyu2

COSA SUCCEDE AI DAIRANGER?

I Dairanger giapponesi non appaiono mai, dunque, all'interno della serie. Perché le sequenze in costume non vennero utilizzate. Avendo comunque a disposizione questo materiale, la Saban pensò di usarlo durante la stagione Lost Galaxy, introducendo il team come Ancient Rangers. Ma la cosa non andò mai in porto.
Tuttavia, i Dairanger si vedranno comunque anni dopo in SuperMegaforce, presentati come Star Force.

gli Star Force (cioè i Dairanger)

LA STORIA

Dopo i continui fallimenti di Rita, Lord Zedd giunge sulla Luna e ne prende il posto alla guida dei malvagi. La creazione degli Z-Putties e di mostri più potenti mette in seria difficoltà i Rangers, che durante la prima battaglia perdono i loro robot.
Zordon dona nuovi mezzi agli eroi, a formare il Thunder Megazord.
Lord Zedd si accanisce presto contro il Green Ranger, i cui poteri sono sempre più deboli. Questo fa sì che Tommy perda definitivamente il Potere e, rassegnato, abbandona Angel Grove.
Ma proprio durante una difficile battaglia appare il nuovo White Ranger in aiuto degli altri eroi: è sempre Tommy, per il quale Zordon e Alpha hanno creato un nuovo costume e un nuovo Zord.
Jason, Zack e Trini vengono scelti per un progetto culturale in Svizzera e devono lasciare la squadra. Per permettere un trasferimento di Potere verso i nuovi Rocky, Adam e Aisha, i Rangers devono recuperare la Spada di Luce prima che il pianeta che la ospita venga distrutto da Lord Zedd e il suo potente Zord Serpenterra. Salutati i loro amici di sempre, la squadra dei Rangers ora ha un nuovo assetto. Ma i guai non sono terminati: Rita torna in scena e con l'aiuto di Finster fa sì che Lord Zedd si innamori di lei: viene celebrato un matrimonio/sodalizio tra i due cattivi, mentre i Rangers sono impegnati in Australia. Però, nonostante tutto, ogni piano dei nemici va in fumo, compreso sia il clonare Tommy per far tornare un Green Ranger malvagio, sia clonare Billy per danneggiare il gruppo...

il cast con i nuovi membri

I PERSONAGGI PRINCIPALI

TOMMY OLIVER
Dopo aver perso i poteri del Green Ranger, Tommy torna a sorpresa come White Ranger: è il leader del team degli eroi.
ROCKY DOSANTOS
Scelto per sostituire Jason, Rocky diventa il nuovo Red Ranger.
ADAM PARK
Scelto per sostituire Zack, Adam diventa il nuovo Black Ranger.
AISHA CAMPBELL
Scelta per sostituire Trini, Aisha diventa la nuova Yellow Ranger.
LORD ZEDD
Imperatore del Male, torna tra le fila dei nemici sostituendo Rita a capo degli alieni malvagi.

Lord Zedd e Goldar (con le ali: vedi note finali)

ANALISI

Questa stagione, assieme e ancora più della precedente, sancisce il vero successo dei Power Rangers.
La storia si apre con una minisaga in tre parti che introduce un nuovo nemico e nuovi Zord.
Le trame si fanno più articolate, godendo di una scrittura migliore rispetto al passato: relazioni tra personaggi e incastri di continuity iniziano a delinearsi in modo convincente.
Numerose sono le minisaghe a più episodi, presenti all'interno della stagione: dall'addio al Green Ranger fino all'arrivo del White Ranger; dall'introduzione dei tre nuovi protagonisti fino al trasferimento di poteri; dal matrimonio tra Rita e Zedd fino al clone del Green Ranger.


Tommy è riconosciuto ufficialmente come personaggio più amato e la sua storia continua nei panni del White Ranger: la produzione fece in modo di tenere in sospeso i fan circa l'identità di questo nuovo eroe, introducendo due personaggi secondari (Richie e Curtis) che avrebbero potuto idealmente essere integrati nel team di Rangers.
Come la stagione precedente, nemmeno questa ha un vero e proprio season finale.


NOTE FINALI

  • Lord Zeddè il primo nemico ideato totalmente in America.
  • Serpenterra, che nella serie giapponese impersonava una sorta di divinità neutrale, diventa in America lo Zord di Lord Zedd: ricomparirà anche in futuro, in occasione dei dieci anni della serie.
  • Alcuni episodi di questa stagione, nello specifico durante la seconda metà della stessa, sono filmati in Australia: questo perché contemporaneamente il cast era impegnato nelle riprese del film che sarebbe uscito tra la seconda e la terza stagione: Power Rangers The Movie.
  • Gli attori che interpretano Jason, Zack e Trini decisero di lasciare lo show. Nell'attesa di trovare sostituti adeguati, la produzione dovette riciclare scene del passato o omettere la presenza dei tre personaggi, relegandoli alle sole scene in costume o ricorrendo ad altri attori filmati in controluce.
  • In questa stagione si menziona per la prima volta la Griglia del Potere, che sarà alla base della ventiseiesima stagione ma anche di parte dell'evento Shattered Grid per il venticinquestimo compleanno dei Power Rangers (qui gli approfondimenti).
  • Lord Zedd dona le ali a Goldar, che gli erano state tolte da Rita in un momento imprecisato della prima stagione.
  • Nel commissionare scene inedite con i costumi degli Zyuranger (il footage Zyu2), la Saban fece filmare in Giappone delle sequenze che rispecchiassero le caratteristiche americane dei personaggi: e così c'è maggiore vicinanza tra il Green e la Pink Ranger, e il Blue Ranger appare più intento a manovrare aggeggi sofisticati.
  • In questa stagione si verifica l'inaspettato ritorno di Scorpina, per un solo episodio, impersonata stavolta da una attrice americana. Da allora, il destino di questo nemico è sconosciuto, sebbene se ne fosse ipotizzata la presenza nell'eventuale stagione finale -mai prodotta- Exxagon.
  • In Italia gli episodi di questa stagione andarono in onda durante Bim Bum Bam e poi nel primo pomeriggio su Ciao Ciao.
a Maggio sul Moz O'Clock: MIGHTY MORPHIN POWER RANGERS STAGIONE 3! 
NUOVI ZORD! MASTER VILE! NUOVI EROI! ARRIVANO GLI ALIEN RANGERS!
Se ami i Power Rangers leggi anche

[CINEMA] Ready Player One: la recensione semiseria (no spoiler)

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Ormai chiunque ne ha già parlato, e alla fine arrivo io: Ready Player One.
Era quasi impossibile non vederlo, altrettanto quasi impossibile non recensirlo di conseguenza, specie per chi ha un blog di cultura pop come me.
Ecco: il ritorno di Spielberg -su romanzo originale di Ernest Cline- è un omaggio alla cultura pop.

Non è per le (tantissime) citazioni, non è per i (tantissimi) riferimenti inseriti nella pellicola.
Ready Player Oneè un film sicuramente nerd, ma non solo.
Già che si apre sulle note di Jump dei Van Halen ti gasa.
E ti fa subito capire in quale direzione si sta andando.

l'avevo detto che erano tornati di moda quei colori...
Immaginate un mondo dove tutti sono connessi alla realtà virtuale.
No, non siamo nel 2018 con gente che smanetta ovunque e accaventiquattro sui social.
Siamo in un futuro prossimo venturo dove tutti sono connessi a un gioco tipo open (ma open open) world che Fortnite levati.
Ognuno crea un avatar di qualunque razza e sesso (ciascuno come gli va: anche i preti possono giocare, a qualunque età).
Quindi magari vedete la valley-girl con la sesta da C.J. Parker, vi ci fate pure le seghe sopra, ma nella realtà è un tizio obeso che si è fuso con la poltrona come quello dei primi episodi di Nip/Tuck.
Fate attenzione, dunque, a non innamorarvi di un avatar: la vita vera esiste, anche se la si usa solo per mangiare, dormire e espletare umani bisogni.
Sul sesso non sono stati chiari: non si sarà arrivati ai caschi arrapa-sensi di Demolition Man, ma ci stiamo quasi.

gli avatar di due dei protagonisti

La scuola? Neanche a parlarne. Nel futuro di RPO sono tutti come gli scugnizzi denunciati qualche mese fa da Striscia. L'importante è che si giochi su Oasis: questo il nome del mondo virtuale, un grande gioco creato da uno sciroccato che ha vissuto da hikikomori nella sua San Junipero in cameretta, ma siccome era un nerd sfigato, si è ricreato il mondo ideale anche virtualmente.
Nella realtà assomiglia a Casaleggio. Come avatar, è una specie di Silente-Gandalf. Con manie alla Gol D. Roger: basta una sua frase prima di sparire che si apre la caccia a tre chiavi, utili a ottenere il possesso di Oasis.
Ne farei subito la parodia Oesais, con un universo completamente barese.
Insomma, bisogna saltare dentro questo portale, per trovare gli easter egg. Ok, diciamolo in italiano: contenuti nascosti. E saltare lo diciamo in inglese?

Pegasus contro Sirio il Dragone quando inizia?

Insomma, sosiaCasaleggio se l'è cantata e suonata da solo, mettendo in Oasis ogni sua passione: musicale, videoludica, cinematografica.
E per vincere bisogna conoscere tutto della cultura pop (specie anni '80 e '90. Ecco perché dovreste leggere il Moz O'Clock: nel caso in cui Oasis divenisse realtà, sareste avvantaggiati).

faccio bene a essere fan di Street Fighter...

Con l'aiuto di un automa che assomiglia all'Alberto Sordi cameriere in Vacanze di Natale '91, i protagonisti cercano di recuperare queste tre chiavi sfuggendo ai cattivoni dell'azienda, ma anche a King Kong, ai tirannosauri e agli zombi della stanza 237 (ma non faranno famiglie a fette, perché sono eroi).
Zombi che spaventano tutti, ma che appaiono così:

waaaaaargh!

Ottimo, comunque, l'omaggio a Kubrik.
Nonostante la futuristicità del tutto, le città viste in RPO sono credibili, forse perché non esagerate. Ok, la downtown è come una Calcutta tutta lamiere e merda mixata con quella sorta di cinagiappone di Ghost in the Shell, ma è plausibile: è il futuro come lo si immaginava nei film per ragazzi degli anni '80.

la carica dei IOI

E, senza girarci troppo intorno, questo è Ready Player One: un film per ragazzi, già classico.
Con un ritmo preciso, uno svolgimento preciso, uno schema preciso che sappiamo già dove andrà a parare ma ci piace perché semplice, immediato, divertente.
Con messaggi universali su realtà, finzione, apparenze.
Sul vivere anche un po' di vita vera (infatti ogni tanto io il sabato non pubblico).
Un classico, appunto. E solo Spielberg poteva realizzarlo.

Se ti piace, leggi anche
READY PLAYER MOZ - tutti i film con personaggi di altre opere

[RIVISTE] il restyling di Topolino, parliamone

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Con il numero 3255 dell'11 aprile 2018... Topolino Magazine si rinnova.
Un restyling, un'operazione che ogni tanto va fatta per dare aria fresca a una testata.
Vediamo le novità e i punti più o meno forti delle nuove scelte operate dalla redazione.

Questo restyling taglia completamente la possibilità che in estate realizzino quel che avevo proposto alla redazione. Evvabbé.

Comunque, vediamo un po' com'è questo nuovo Topolino.
Che ovviamente non sarà mai più quella rivista ricca di spot come un tempo (oggi le uniche pubblicità che persistono sono quelle Marvel o Star Wars e qualcosa di vestiario, al di là dei prodotti stessi targati Disney).
Innanzitutto, rispetto al recente passato, i redazionali guadagnano più ordine (come grafica, meno confusionaria) e torna una vera e propria sezione centrale dedicata all'agenda (TopoWeek).
Purtroppo la quantità di pagine dedicate ai redazionali diminuisce: peccato, perché secondo me andava invece potenziata, anche a scapito di una storia a fumetti (sempre le canoniche sei). Da un magazine dopotutto io mi aspetto rubriche varie.

L'intervista è tutta per Bebe Vio, alternata da brevi sketch a fumetti. Una intervista diretta e sincera che non si fa scrupoli nel parlare di protesi e handicap, oltre che ovviamente di sport e forza di volontà.
Fa sorridere che sia citato il motto della campionessa "la vita è una figata", contenente una parola che alla Disney probabilmente non permetterebbero mai di inserire in una storia a fumetti (felice di essere smentito).


C'è da sperare solo che le prossime interviste non siano a gente casuale solo perché oggi di moda, avanzi di talent che nelle risposte diranno di leggere da sempre Topolino quando al massimo hanno sfogliato Uomini e Donne Magazine per vederne le figure.

TopoWeek è ben strutturato, peccato per l'enorme spazio dato al calcio (eh, la Panini ha comunque molto materiale a riguardo), che rischia di occupare sempre troppe pagine (questa settimana ben tre, tra le due giornate sportive e una tavola a fumetti).
In realtà forse si doveva tornare a rubriche più strutturate: ok calcio, ma anche altri sport, poi videogame, homevideo, libri, magari altri fumetti, cinema, appuntamenti ecologici, viaggi.
Vedremo, dopotutto c'è sempre tempo e queste cose potrebbero sempre arrivare!

I giochi e l'enigmistica sono ridotti a una pagina, ma la vera novità dei redazionali è  l a   s e g u e n t e.
Cambio di font, che diventa un  c a r a t t e r e    a d    a l t a   l e g g i b i l i t à   per bambini dislessici.
Insomma, soddisfatti o no di questo nuovo vestito che han messo a  T o p o l i n o?
Parliamone.

Vi ricordo che le recensioni e i commenti storia per storia di questo magazine li trovate nei seguenti blog:
Il bazar di Riky - The reign of Ema - Il blog di Delux - Nerditudine

[GUIDA] Venerdì 13, la saga horror

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Oggi è un venerdì 13, giorno infausto.
Ma non era il 17, la data sfigata? Paese che vai, cultura che trovi.
E in America è il 13 a portare sfiga. E si sa: le giornate sfigate sono ottime negli horror. Così, Venerdì 13è anche il titolo di una celebre saga cinematografica.

Ecco una pratica guida per addentrarvi nel mondo di Jason!


Halloween (1978) si rivelò un certo successo al botteghino.
Sean S. Cunnigham, che con Wes Craven aveva lavorato a L'ultima casa a sinistra (1972) sentì il bisogno -dopo qualche fiasco- di tornare al genere horror.
Lo slasher di Carpenter fu preso a modello, ma Cunnigham -con gli effetti di Tom Savini- tramutò il tutto in qualcosa di ancora più gore, brutale e sanguinolento. Bassa macelleria, dicevano i critici.
Ma il pubblico gradì: era il 1980, e in America uscì il primo titolo della saga Friday the 13th!

VENERDÌ 13(1980)

Film che annovera nel parco attori nientemeno che un giovanissimo Kevin Bacon, inaugura la storia thriller-horror dei Voorhees.
10 vittime in tutto per uno slasher entrato nel mito: la storia inizia a fine anni '50, con un bambino che muore annegato nelle acque del camping Crystal Lake.
Un anno dopo due educatori vengono brutalmente assassinati. Per scoprire il misterioso omicida dobbiamo attendere che il campeggio riapra, molti anni dopo. E molte vittime dopo.


L'ASSASSINO TI SIEDE ACCANTO (1981)
FRIDAY THE 13TH PART II

Finalmente Jason. Dopo un prologo che spiega alla buona i fatti che ci traghettano verso questa seconda parte (fortemente voluta in fretta e furia dopo il grande successo del primo film), anche le acque ci traghettano da un camping all'altro. Ora siamo vicino a Crystal Lake, e qui entra in scena nientemeno che Jason Voorhees.
E da questo film, visto soprattutto che con la fine del primo non poteva sembrare, si inizia a delineare una sorta di idea di serialità. 10 vittime anche qui, dirige Steve Miner.


WEEK-END DI TERRORE (1982)
FRIDAY THE 13TH PART III

Perché questo terzo capitolo è essenziale, anzi fondamentale?
Lo schema è pressoché il medesimo: assassino contro ragazzotti (12 vittime in tutto).
Ma è da qui che Jason indossa la celebre maschera da hockey. Portata sul set per puro caso, per scherzare tra i membri della troupe, beh... capirono che su Jason ci stava bene. Anche qui Miner alla regia. Anche qui, come per il secondo film, è interessante notare come l'adattamento italiano abbia ignorato il nome della saga.


VENERDÌ 13- CAPITOLO FINALE (1984)
FRIDAY THE 13TH - THE FINAL CHAPTER

Quarto e ultimo episodio per Jason e le sue avventure col machete (e maschera, come abbiamo visto).
Ultimo episodio? Ci credete davvero? Macché, siamo praticamente solo all'inizio.

13 vittime e un ragazzino tra i protagonisti, impersonato nientemeno che da Corey Feldman (Stand by me, I Goonies). In cabina di regia Joseph Zito con Savini onnipresente agli effetti speciali. Uno degli episodi più truculenti della serie.

VENERDÌ 13- IL TERRORE CONTINUA (1985)
FRIDAY THE 13TH - A NEW BEGINNING 

Il ragazzino del film precedente è cresciuto, ovviamente shockato. Una sorta di passaggio di testimone, per così dire. Il body count ammonta a 22 delitti (numero tra i più alti dell'intera saga), per un film -diretto da Danny Steinman- che fu spartiacque a sparti-pubblico, in quanto non tutti apprezzarono il cambio di protagonista.

VENERDÌ 13PARTE VI: JASON VIVE (1986)
JASON LIVES: FRIDAY THE 13TH PART VI

E se ai fan non piaceva non avere Jason Voorhees, ecco che la produzione riporta in scena Jason Voorhees. Si ritorna un po' indietro nel tempo, alla fine del quarto capitolo, per rimettere le cose in ordine e fare in modo che Jason possa tornare da dove lo avevano tristemente relegato.
Catena di delitti anche qui, con 18 omicidi filmati da Tom McLoughlin.


IL SANGUE SCORRE DI NUOVO (1988)
FRIDAY THE 13TH PART VII: THE NEW BLOOD

Tina, la protagonista, è una ESPer. Jason la individua come suo contraltare, e deve provare a fermarla. John Carl Buechler filma quello che, nelle intenzioni iniziali, doveva essere uno scontro nientemeno che tra Jason e Freddy Krueger. Non se ne fa nulla (per ora) e così il buon cattivone se la deve vedere con una ragazzina telecinetica. Il pubblico apprezza.

INCUBO A MANHATTAN (1989)
FRIDAY THE 13TH PART VIII: JASON TAKES MANHATTAN

Siamo agli sgoccioli del mitico decennio 80's, e la saga si butta in un campy che mette per diverso tempo il punto alla situazione. Infatti, nonostante un guadagno che ripaga bene il budget speso, questo non viene considerato sufficiente.
Un gruppo di ragazzi è in gita a NY, e Jason ne approfitta per sfoderare ogni possibile modo per uccidere loro e altri. Dirige Rob Hedden, ma la Paramount gli taglia le sequenze più sanguinose.
Comunque, alla fine, si intravede qualcosa che assomiglia a un pacifico possibile finale.



JASON VA ALL'INFERNO (1993)
JASON GOES TO HELL: THE FINAL FRIDAY

Anni '90, anni del ritorno dei miti che però si ha sempre la pretesa di rivedere un po', in modo nuovo. Magari qualche rilettura particolare, che però al pubblico non piace. Se ne accorge in ritardo Cunningham, ora produttore: il pubblico voleva ancora Jason che uccide bagnanti al campeggio, ma ormai era fatta. Ci si becca anche l'accusa di plagio (verso il film L'alieno - The Hidden), con un cattivo che viene investito di totali poteri demoniaci. La copia del Necronomicon che si vede in questo film è la stessa usata ne La Casa.
Dirige Adam Marcus.


JASON X (2002)

Il decimo capitolo, la x della croce, del dieci. Episodio con 25 vittime per una storia di inizio nuovo millennio che somiglia un po' a Alien, visto che si svolge nello spazio.
Eh, sapete, gli ibridi del 2000.
Tuttavia riporta il nome di Jason Voorhees all'attenzione dei più, forse anche di una nuova generazione che aveva saltato -anagraficamente- i capitoli degli anni '80.
E prepara la strada a qualcosa che in molti avevano sperato da tanto tempo...


FREDDY VS JASON (2003)

Ci siamo! I due babau del cinema si scontrano in una pellicola che fece la gioia di tantissimi fan della golden age dello slasher.
Non vi dico chi vince.


MUSICA

Celeberrimo è il "kikikimamama" sussurrato nella colonna sonora.
Campionamento delle iniziali delle parole kill e mama.
Riascoltiamola:




REMAKE

Nel 2009 hanno provato a reboottare la saga, con un episodio-remake del primo film (anche se con qualche cambiamento). Stroncato dalla critica, è rimasto un episodio isolato.
Sono passati circa dieci anni da allora. Quanto ci vorrà per rivedere ancora una volta il Jason... originale?

Le altre guide del Moz O'Clock!

[FILM] Street Fighter II - The Animated Movie, la retrospettiva

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Pochi mesi prima che Van Damme impersonasse Guile nella trasposizione live action (ne abbiamo parlato qui), Street Fighter diventava in Giappone un film animato.
Con una caratteristica principale: la storia era fedelissima a quella ufficiale della Capcom, dunque nessuna rilettura, nessun personaggio rivisitato, niente di questo. 
Tutto, semplicemente e meravigliosamente, come doveva essere.
Oggi rivediamo assieme Street Fighter II - The Animated Movie.

LA GENESI

Siamo nella prima metà degli anni '90, e Street Fighterè uno dei videogame che ottiene più successo. In Giappone fioriscono serie manga, i personaggi diventano icone e quindi ecco realizzarsi un film animato che mette in scena il mito del combattente di strada.
Rifacendosi all'edizione più aggiornata del videogioco (compendente anche altri quattro personaggi), il Group TAC e il regista Gisaburo Sugii animano la storia del celebre karateka Ryu.

LA TRAMA

Ryu e Ken sono stati allievi presso lo stesso sensei. Ora, adulti, hanno intrapreso strade diverse: il primo gira il mondo in un costante allenamento; il secondo vuole sposarsi, godersi i soldi di papà ma anche continuare a vincere qualche trofeo. Ryu finisce nel mirino della Shadowlaw guidata dal dittatore M. Bison, ma essendo difficile da rintracciare questi ripiega proprio su Ken.
Il tutto, mentre esercito americano e Interpol vogliono sgominare l'organizzazione terroristica...

qualche speranza?

ANALISI

La trama è davvero semplice, ma assolutamente efficace. In 98 minuti si assiste a una sequela di scontri e azione senza respiro. Il film si apre con una citazione dal primissimo videogame della saga: il combattimento tra Ryu e Sagat (che ne impersonava il boss finale).
Attraverso le indagini delle forze di polizia e militari, veniamo a conoscenza dei piani di Bison, per due linee narrative che alla fine si intersecano.
Se da un lato abbiamo le vicende combattistiche di Ryu e Ken (pur separati geograficamente), dall'altra la pellicola ci mostra i progressi di Guile e Chun Li intenti a porre fine alla dittatura della Shadowlaw.
Il tutto, rispettando in pieno il carattere dei personaggi e la loro storia, esattamente come raccontata nel videogame.
Certo, non c'è proprio tanto spazio per tutti, e così alcuni combattenti fanno solo una (sempre gloriosa) apparizione. Si pensi a Sagat, Zangief, Dhalsim, T. Hawk, Dee Jay e Blanka.
Cammy e Fei Long ottengono poco più spazio, che almeno li racconta un poco.
Ma i veri protagonisti sono altri...

due colossi

I PERSONAGGI PRINCIPALI

Ryu: protagonista, vaga per il mondo per perfezionare le sue tecniche, inseguito dai cyborg della Shadowlaw.
Ken: migliore amico di Ryu, fidanzato di Eliza. Verrà rapito da Bison.
Chun Li: agente dell'Interpol, vuole vendicare la morte del padre, ucciso tempo prima da Bison.
Guile: tenente dell'aeronautica statunitense, ha un conto in sospeso con Bison dopo che questi ha ucciso il suo amico Charlie Nash.
Honda: lottatore di sumo che Ryu conosce a Calcutta e ritroverà come alleato nella battaglia finale.
Bison: capo supremo della Shadowlaw, è un dittatore terrorista che mira a rovesciare gli equilibri mondiali. Ha sviluppato poteri psichici sovrumani.
Vega: il ninja spagnolo, è un sadico vanesio che combatte con maschera e artiglio.
Balrog: pugile bandito dalle competizioni, è un fedele faccendiere di Bison.

non sono i buoni...

DUE EDIZIONI

Ovviamente l'edizione originale riporta anche i nomi originali, che in occidente vengono sistematicamente modificati: il comandante Vega diventa M. Bison; il pugile M. Bison diventa Balrog; lo spagnolo Balrog diventa Vega.
In America però hanno anche modificato l'intera colonna sonora scegliendo pezzi rock e grunge di artisti come Korn, Silverchain e Alice in Chains.
In italiano è stata doppiata questa edizione, considerata internazionale.

è una poliziotta

I COMBATTIMENTI

Molto spazio è concesso ai duelli e ai combattimenti, vero fulcro dell'opera e vera attrattiva per i fan del titolo.
Oltre al già citato scontro tra Ryu e Sagat, che apre l'opera, si ricordano i combattimenti finali (che contrappongono gli eroi ai membri della Shadowlaw) e quello tra Blanka e Zangief.
Divertenti il cameo di Dee Jay e la sfida Dhalsim-Honda.
Interessante lo scontro tra il karate di Ryu e il fung fu di Fei Long.
Ma più di tutti, è il combattimento tra l'assassino Vega e una Chun Li mezza nuda a spiccare.
Ve lo mostro:

CONCLUSIONE

Street Fighter II - The Animated Movieè la delizia dei fan; un qualcosa che solo raramente accade davvero: la messa in scena, sottoforma di film (animato, in questo caso) della storia così com'è, senza scelte (belle o meno) che alterano le vicende originali.

NOTE FINALI

  • Ryu è qui -giustamente- protagonista, a differenza del film americano dove la scena era tutta per Guile.
  • Il logo Capcom può essere visto all'interno del film, ad esempio impresso su un camion che sfreccia in autostrada.
  • Si può intravedere Gouki (in occidente Akuma), inserito come easter egg.
  • I combattimenti di arti marziali sono coreografati da due reali combattenti: Kazuyoshi Ishii e Andy Hug.
  • per gli appassionati del titolo, la produzione ha riservato una scena fanservice con protagonista Chun Li, che può essere vista a seno scoperto.
  • L'edizione italianaè arrivata in videocassetta, con doppiaggio milanese, tramite l'azienda inglese Manga Entertainment.
  • Il grande successo ottenuto dalla pellicola, sia in Giappone che in occidente, getta le basi la serie Street Fighter II V.
  • Il design dell'opera fungerà da modello per la serie videoludica Street Fighter Alpha (Zero, in oriente).
  • Grazie ai riscontri positivi di questo film, altri picchiaduro saranno adattati in animazione: Tekken, Toshinden, Fatal Fury.
  • la scena post-crediti finali-SPOILER PER CHI NON HA VISTO IL FILM!- è una trovata abbastanza "insolita", se non trash: la presenza di un cyborg che ancora sta monitorando Ryu ci fa capire che la Shadowlaw non è del tutto sconfitta, ma oltre a questo si vede Bison guidare un tir (!) cercando di investire Ryu (!!). Una sorta di inside joke.
ami il mondo di Ryu e Ken? Non perdere

[RETROGAME] Super Mario Bros. 3, la recensione

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Acclamato come miglior gioco per NES, remakeizzato in seguito con grafica più "moderna", arrivato in occidente nel 1991 (e tre anni prima in Giappone): oggi parliamo di Super Mario Bros. 3!
Tutta la tradizione di Super Mario (mattoni, funghi, power-up...), tutto il mondo di Super Mario (Bowser, la Principessa Peach, Luigi...), per un titolo che alza la posta.
E la difficoltà: perché non è affatto una passeggiata.

La cosa interessante di Super Mario Bros. 3 è che il gameplay torna a essere maggiormente simile al primo mitico titolo, ma prende qualcosa di buono da Bros. 2 e rielabora il tutto in una sorta di semi-rpg.
Mario guadagna un menù fisso da cui il giocatore può prelevare vari item (da ottenere nel gioco) per poweruppare il personaggio (il fungo, il fiore, la foglia), o per permettergli di andare avanti (ad esempio un martello per rompere la roccia), o per saltare degli step (una nuvola magica, un flauto incantato...).

oggetti e poteri
Il gioco si compone di otto mondi, e ogni mondo ha diversi "quadri": il tutto è visibile su una mappa iniziale in cui Mario può muoversi, bloccato solo dal "quadro" che deve svolgere per passare avanti.
Tra i punti della mappa è possibile trovare dei casinò (anche mobili) in cui giocare a una sorta di slot machine o al memory (voltare due carte uguali per ottenere il premio indicato su di esse).
Ma anche delle casette contenenti tre forzieri, o nemici che si aggirano minacciosi e che bisogna battere per guadagnare la ricompensa.

la mappa del secondo mondo
Il castello, che era sempre stato simbolo di "livello finale", qui diventa un passaggio intermedio: superato questo, si può andare avanti nella mappa (in certi casi ci sono anche più di un castello) e giungere alla fortezza del sovrano tramutato magicamente in un animale: scopo di Mario è quello di affrontare il boss di fine livello (si trova su un galeone volante che potrebbe spostarsi sulla mappa qualora non lo si sconfiggesse al primo colpo!) e recuperare la bacchetta magica che libererà il sovrano dal sortilegio.


Di volta in volta si passa agli altri mondi, le cui mappe diventano sempre più complesse, fino ad arrivare al World 8, quello del nemico, che è quasi una summa di tutto ciò che si è affrontato finora ma... posizionato in modo scombinato: la mappa è buia, per disorientare; il galeone finale diventa qui una sequela di carri armati iniziali. Il castello è la meta ultima.

tutte le mappe per otto mondi (+1)

Paradossalmente, il quadro finale non costringe a chissà quali sforzi: il solo livello precedente era ad esempio costituito da un labirinto, con strade sbagliate e pulsanti da premere per far apparire porte ove entrare in una corsa col tempo.
Invece il livello finale è molto semplice da portare a termine: solo Bowser deve essere sconfitto in un modo "particolare": qui è inutile saltare sopra il boss, ma bisogna schivare le sue palle di fuoco e aspettare che lui stesso salti a pressa su un pontile di mattoni, che si rompe man mano facendolo infine precipitare.


Mario acquisisce nuovi poteri, come il costume da procione, utile a planare.
Ma non solo: correndo, la barra di energia si carica e Mario può spiccare salti più alti o -nel caso avesse l'Abito Tanooki del procione - può librarsi in volo per esplorare il cielo oppure per evitare i nemici.
Molte sono le sorprese e gli spazi nascosti, e tantissime le vite extra.
Sì: oltre alle canoniche cento monete che ti danno un 1up, vite extra possono essere aggiunte in vari modi: vincendo alla slot machine, completando tre "quadri", trovando punti interrogativi nascosti.
Non si è mai a corto di vite, in Super Mario Bros. 3, ed è nomale: è il giusto contraltare alla difficoltà del gioco. Salvando il gioco, si arriva alla fine con almeno 30 vite, potete giurarci.


Oltre a potersi muovere avanti e indietro all'interno del livello, il videogamer può anche scivolare lungo piccole coste, raccogliere gusci e lanciarli via, nuotare.
Giocare in coppia con un altro giocatore, che impersonerà Luigi, significa alternarsi o ad ogni cambio di livello o ad ogni vita persa.
La modalità di gioco, la mappa del mondo e i poteri sono diventati così iconici che anche altri futuri titoli del brand Super Mario utilizzano le stesse caratteristiche.

Una curiosità: il film Il piccolo grande mago dei videogames mostra più volte alcuni momenti del gioco, che stava per essere lanciato in America, contribuendo a incuriosire il pubblico e sicuramente a decretare parte del successo economico del titolo.


Ami i videogames? Non perdere

[SERIE TV] Riverdale: chi ha ucciso Lauro Palmer? - la recensione

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Prendete i protagonisti degli albi a fumetti Archie Comics, prendete la loro ridente cittadina nel Massachussets, condite con un pizzico di spin-off Gli strani misteri di Archie e declinate tutto a Twin Peaks: avete tra le mani Riverdale.
Una serie tv interessante, fatta di bei personaggi e situazioni intriganti. Un teen drama con elementi mystery, una fusione tra Beverly Hills, Dawson's Creek e l'opera di David Lynch e Mark Frost.
Sì, mi spiace per voi, ma Twin Peaks sarà citatissimo in questa recensione: ecco perché.

Riverdale non è la prima serie live-action tratta dal mondo di Archie: in passato c'era stato già Sabrina, vita da strega e un film-tv con protagonista proprio Archibald Andrews.
Ma Riverdale riazzera tutto, prende i personaggi e le loro caratteristiche più note e li immerge in un posto di provincia con un lago, circondato da boschi, che ha un diner, un liceo, un ritrovo per motociclisti, famiglie potentissime, la stazione dello sceriffo, i binari di un treno, tanto junkfood e molta musica.
Ok, ma non è Twin Peaks.


È il 4 luglio di un vago 201x che sembra un 195x: i due gemelli Blossom, Cheryl e Jason, approfittano del giorno di festa per fare un gita in barca. Tornerà indietro solo la ragazza, mentre Jason sparisce nel nulla. Qualcuno ha sentito uno sparo, qualcun altro ha visto qualcosa.
Ma, per motivi più o meno leciti, nessuno può esporsi troppo.
E Jason? Beh, capitano della squadra di football, ragazzo modello, amato da tutti: ucciso non si sa da chi, non si sa perché.
Sembra la storia di Laura Palmer, vero?

Archie, il protagonista

Mentre la polizia indaga -a rilento-, escono via via nuovi elementi. Ma non è tanto il giallo il motore portante di quest'opera: nessun tormentone tipo "chi ha ucciso Jason Blossom?" riecheggia come uno slogan. Perché la tragedia è semplicemente il via alla storia, una storia fatta di relazioni (in primis) tra liceali.
Ecco, qui siamo più dalle parti di Dawson's o Beverly Hills. Che c'abbiamo pure Luke Perry, un tempo lo strafigo delle serate anni '90 su Italia 1, oggi uno stanco manovale della middle-class e padre del protagonista Archie.
Ma, di contro, abbiamo anche Mädchen Amick, ossia la Shelly Johnson cameriera di Twin Peaks: lì stupenda ragazza e poi milf e madre di Becky; qui milf e madre della protagonista Betty.
E la cameriera resta scoperta? No, dal mondo delle serie tv abbiamo Marisol Nichols, che in Riverdale è l'elemento alla Dallas/Dinasty: tanti soldi, un marito in carcere, e qualche strano affare da portare a termine. Ed è madre della protagonista Veronica.


Archie / Betty / Veronica.
K.J. Apa / Lili Reinhart / Camila Mendes.
Chi conosce un po' i fumetti (la serie va avanti dal 1941!) sa che questo triangoloè il perno su cui si basa l'intera faccenda.
E la serie Riverdale non è da meno: è un elemento che funziona, e funziona sia nei fumetti sia in tv (come ci ha insegnato Dawson's Creek).
Il triangolo dunque smuove le acque dei vari episodi, e anche se resta furbescamente spesso sottotraccia, è chiaro che si tratta delle fondamenta di tutta l'impalcatura.

Veronica, Archie e Betty, nei comics

Riverdaleè stato accostanto a Twin Peaks dal suo stesso creatore, Roberto Aguirre-Sacasa.
Ma non è certo come Twin Peaks, limitandosi ad accostarsene solo in superficie. Ed è un bene: in molti hanno provato a scimmiottare il lavoro di Lynch e Frost, impossibile da replicare.
Quindi, godiamoci anche un presente che però conserva lo stile retrò, godiamoci boschi e licei, questioni di droga e di corna, assassini, misteri. Ma lasciando da parte elementi particolari e velleità artistiche.
E, proprio per questo -e perché ha un ottimo cast con personaggi ben costruiti- Riverdale va alla grande.


Per ora due stagioni e uno spin-off annunciato su Sabrina.
La serie regala molte citazioni e prevede anche molti momenti musicali (giustamente presente la band Josie e le Pussycats, che intonano pure l'immancabile Sugar, Sugar). Non vi annoierete di certo, anzi farete varie congetture e vi verrà anche voglia di sano junkfood. Magari non cherry-pie, ma patatine e Coca-Cola.
Completano il cast Cole Sprouse (uno dei due gemelli Zack e Cody della Disney) nei panni di uno sfigato amico di Archie nonché narratore dei fatti; Madalaine Petsch nel ruolo della manipolatrice queen-bee Cheryl; Casey Cott nei panni di Kevin Keller, il figlio dello sceriffo (e primo personaggio dichiaratamente gay della Archie Comics, che conserva nella serie il suo orientamento sessuale).

È accaduto a Riverdale, dunque.
Ma del mondo di Archie Andrews torneremo presto a parlare...

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[RICORDI] cose strane che abbiamo fatto da piccoli

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Vi elenco di seguito un sacco di cose strambe che ho fatto, sistematicamente, da piccolo.
Certo, se capita, qualcuna la faccio ancora oggi.
Leggetele e ditemi se necondividiamo qualcuna. Ma soprattutto, aspetto le vostre strane abitudini di un tempo!

PUNTINI ROSSI NEL BUIO
Chiudete gli occhi immergendo il viso contro un cuscino, o comunque fate in modo che non entri nemmeno uno spiraglio di luce. Dev'essere tutto buio, nero.
Ed è in quel mondo profondissimo e infinito, oscuro, che presto vi appariranno dei pallini rossi. Vengono verso di voi. Poi si fanno reticolato. E vedrete altre cose. Ma che ne sanno i tizi sotto acido.

IL MONDO È ROSSO, IL MONDO È BLU
Cucurucucuuu Sperlari! Prendevo la carta delle caramelle Clube ci guardavo attraverso. Il mondo diventava tutto rosso (o tutto blu, se le caramelle erano extra forti).
C'è chi fischiava tipo Formula Uno portandosi alla bocca il medesimo involucro.

RUMORI LONTANI
Nella vasca da bagno, piena d'acqua, mi immergevo e con l'orecchio ascoltavo tutto ciò che si sentiva.
Ed erano rumori, voci. Ovviamente di altri appartamenti nel palazzo. Suoni indistinti ma stupendi.

LA GARA DELLE DITA
La domenica a messa era una rottura di coglioni infinita, e così ammazzavo il tempo facendo scivolare tre dita per mano sullo schienale del banco davanti. A peso morto, verso il basso. Vinceva la mano il cui dito (medio) resisteva di più. Ho preso a fare questo gioco anche a scuola, altra rottura di coglioni infinita.

PASTICCIARE LA SETTIMANA ENIGMISTICA
Questo lo avete fatto tutti.
La Settimana Enigmistica ha, in prima pagina, sempre la foto di un vip (per anni mi sono chiesto come mai fossero sempre foto brutte, quasi irriconoscibili...). Vabè, al di là di questo, tra un cruciverba e un rebus, chi non ha fatto denti neri, occhi pittati e chissà cos'altro al personaggio famoso ritratto?


APRIRE LE FIGURINE
Come se il contenuto magicamente potesse cambiare, scartavo il pacchetto di figurine in qualche modo propiziatorio, ad esempio strappando via i bordi in eccesso, quasi maniacalmente.

LA GARA DELLE GOCCE
Quando pioveva e mi trovavo in auto, miravo due gocce sul finestrino e immaginavo stessero in gara tra loro. La velocità della vettura contribuiva a farle scorrere via fino alla fine del vetro.

MANGIARE I CEREALI SENZA LATTE
Una cosa che, se capita, faccio anche adesso. Come fossero snack, tipo patatine. Una manciata di Kellogg's e via, tutto in bocca, a secco.

RITUALITÀ NEI CIBI
Del Maxibon mangiavo prima la parte ricoperta di cacao e poi mi godevo il biscotto;
del Cucciolone, mi piaceva lasciare intatto un gusto (solitamente la panna, che amavo assaporare alla fine);
della coppetta Music, "ritagliavo" col tipico cucchiaino giallo in plastica dell'Algida la forma di stella: mangiavo quindi il cioccolato e lasciavo la panna;
dei Ringo leccavo prima la crema. E se il biscotto non mi andava? Leggete l'ultimo punto.


LE FUGHE DELLE MATTONELLE
Giocare a non calpestarle, camminando solo sulla mattonella in sé. Oppure, il contrario: poggiare il piede sempre su una giuntura.
Un giochetto che ha fatto chiunque, e che io ho portato a estreme fantasie: leggete di seguito.


LAVA, ELETTRICITÀ, LAME
Immaginare -con gli amici, altrimenti chiamare subito il reparto neuropsichiatrico- che qualcosa nell'ambiente abbia lava bollente, acido, spine, lame affilate, dischi rotanti, elettricità: pavimenti, cancelli, muretti. Camminare in bilico su un muretto, o sulle delimitazioni dei marciapiedi: oltre, la morte.
Lo so, sembra assurdo e pensavo di essere tra i pochi pazzi ad aver pensato ciò, ma quando l'estate scorsa ho lavorato con dei ragazzini che giocavano a "the floor is lava!" (una cosa analoga nata su Youtube) ho capito che tutto il mondo è pazzo, in fondo.



SCRIVERE SUI SOLDI
Oggi con gli euri la moda sembra finita, ma un tempo le mille, duemila e cinquemila lire erano sempre piene di frasi. Beccavi talvolta anche dei conti matematici, eh.
Ma il più, erano parole o messaggi. E tutti ne abbiamo scritto qualcuno.
Oggi, probabilmente, le banconote sono piene di coca: tristezza.


SOFFIARE SUL CIBO/BACIARE IL CIBO
Quando ti cade a terra quel che stai mangiando (es. fetta di pane) cosa fai? Oltre alla bestemmia, dico.
Sì, ci si soffia sopra. Come se il tuo soffio potesse togliere i batteri. Magari il pane ti è caduto alla stazione Termini piena di drogati e zingari, ma niente: fuuuuuu, e puoi mangiare.
E quando invece devi buttare qualcosa (sempre cibo) che non vuoi più? Prima diamogli un bacetto.
Smack, e dritto nel cassonetto. Ci si lava la coscienza con un bacio (di Giuda) pensando a qualche africano che muore di fame mentre buttiamo il biscotto del Ringo.


Ora aspetto i vostri ricordi, bad-boys e bad-gals!

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[TV] i cartoons dimenticati di Bim Bum Bam

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Proseguiamo, dopo Jtv e Solletico, con un altro contenitore della tv dei ragazzi: Bim Bum Bam.
Una trasmissione che ha percorso tutti gli anni '80 e '90, trasmettendo al suo interno decine di serie animate, di qualunque provenienza geografica. Molte sono famosissime, addirittura strareplicate.
Ma tante altre sono semi o totalmente dimenticate, relegate a un solo passaggio tv chissà quando negli anni.
Riscopriamole assieme.


80 SOGNI PER VIAGGIARE
Serie del 1992, da noi un anno dopo. Coproduzione europea (con Mediaset in mezzo) per un cartoon che in originale si intitolava Les aventures de Carlos.


ALLACCIATE LE CINTURE! VIAGGIANDO SI IMPARA
Lo scuolabus magico in giro per il mondo (e per i mondi), con una maestra e la sua classe di alunni.


BOBOBOBS
Serie del 1988, ci racconta le avventure di alcuni gnomi dai poteri magici.
Vi lascio la sigla, mitica. Io cantavo "cocopops, cocopops!".


LOVELY SARA
Un'altra serie su una ragazza sfigata, che diventa sguattera in un collegio, maltrattata da chiunque.
Anime del progetto World Masterpiece Theater.


CHE MAGNIFICO CAMPEGGIO
Il campeggio divertente dell'attore canadese John Candy, qui rappresentato in animazione.


NIENTE PAURA C'È ALFRED
Un papero bianco che stava con una papera nera. Erano gli anni '80, oggi lo ricordano in pochi, ma la sigla è ancora top.


DIVENTEREMO FAMOSE 
Cartoon giapponese su due aspiranti idol, Alba e Futura (Yoko e Saki), tra prove-provini-sconforto e tanto colore.
Immancabile la mascotte: qui lo scoiattolo Mumù.


CHI LA FA L'ASPETTI
Serie ispirata al fumetto francese Iznogoud, ambientata nell'Arabia tra Visir e ladroni.
Fox Kids la trasmise fino allo sfinimento.


CHE PAPÀ BRACCIO DI FERRO
26 episodi per la vita da marito e padre di Popeye, alle prese col suo matrimonio con Olivia e con il figlio Junior.


CIAO, SABRINA
Eriko, da noi Sabrina, figlia di Luciano e nipote di Rolando, è giapponese. E vuole diventare una idol.
Celebre la sigla della D'Avena.


WIDGET, UN ALIENO PER AMICO
Oggi i widget sono i gadget che usiamo nel blog. Negli anni '90 era il nome di un alieno viola.


CONTE DACULA
Da non confondersi con Quacula che abbiamo rivisto qualche tempo fa (qui), anche lui è un papero vampiro parodia di Dracula. A voi la sigla!


FANCY LALA
Una maghetta dello Studio Pierrot, arrivata fuori tempo massimo. In Italia nell'estate 2001, anche qui si raccontava di una ragazzina che, con poteri alieni, diventava una idol tipo Creamy.


FOOFUR SUPERSTAR
Serie di Hanna-Barbera su una banda di cani che vive in una casa abbandonata.


IL GIRO DEL MONDO DI WILLY FOG
Versione con animali antropomorfi del romanzo di Verne, è una coproduzione nippo-spagnola di fine anni '80.


ALL'ARREMBAGGIO SANDOKAN!
Del capolavoro di Salgari esiste anche una versione animata con personaggi in forma di tigre umanizzata.


LE MAGICHE BALLERINE VOLANTI
Da una serie di giocattoli, le Sky Dancers, fu prodotto questo cartoon di cui ricordiamo la bella sigla.


Se ami Bim Bum Bam leggi anche
UAN - intervista esclusiva
ITALIA CULT - il canale Mediaset ideale

[FILM] i 5 cinecomics del cuore

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Qualche tempo fa sul geekblog W@lly Saidè apparso un articolo dove l'autore stilava i suoi cinque cinecomics preferiti.
Cinecomics: per chi non lo sapesse, sono i film tratti da un fumetto. E sono sempre di più, ogni anno.
Ma la moda imperante di oggi è solo l'ultimo tassello di un percorso antichissimo(come abbiamo visto qui, in un post che presto continuerà a elencare perle dal passato).

E questi sono i miei 5 cinecomics del cuore. Più un extra.

5 - PAZ!
Adattare l'opera di Andrea Pazienza non è facile. Ma De Maria c'è riuscito, filmando i fumetti del maestro coadiuvato dalla sceneggiatura di Ivan Cotroneo. Un cast di stelle italiane e molti cameo, per un film che -si vede- tutti si sono divertiti a girare. Un cult.
Qui la mia recensione.


4 - THE PUNISHER
Sono sincero: amo anche il film Il Vendicatore, con Dolph Lundgren nel medesimo ruolo di Frank Castle. Ma questo The Punisher, con Tom Jane, John Travolta e Laura Harringè tutto ciò che Il Punitore deve essere. Azione, vendetta, ironia. La miglior trasposizione del personaggio, specie in confronto alla moscia serie tv Netflix.


3 - DIABOLIK
Mario Bava si prese la briga, nel 1968, di girare un film sul noto ladro/assassino del fumetto italiano.
L'impresa era impossibile, e difatti molto fu cambiato rispetto all'originale delle sorelle Giussani.
Poco male: il film è una stella che brilla da sé, un cultissimo amato all'estero e citato in ogni dove.


2 - BATMAN RETURNS
L'apice del Joker nicholsoniano viene raggiunto e superato in un film dove Burton mixa il fumetto di Batman con le atmosfere che gli sono più congeniali: quelli della fiaba dark.
E così il Cavaliere Oscuro affronta Catwoman e il Pinguino in una Gotham dark ammantata dalla neve, tra giocattoli e Natale.
Qui la mia retrospettiva.


1 - IL CORVO
La strana creatura di James O'Barr, un fumetto underground figlio del dolore: diventa un film, diventa un cult. È, suo malgrado, battezzato dal sangue. Un film maledetto, doloroso, dolorante, straziato, straziante. Tanta azione, tanta musica, un manifesto per moltissimi.
Capolavoro.


EXTRA
STORY OF RICKY (RIKI-OH)
Tratto da un celebre manga, ne riprende parte della storia: è un futuro distopico, le prigioni sono state privatizzate e i direttori delle stesse fanno bello e cattivo tempo.
Riki viene condotto all'interno di una di queste, e con una serie di sfide a basi di arti marziali riuscirà a sgominare i quattro prepotenti criminali lì rinchiusi, in una sequela di azione e elementi splatter. Cult.


E la vostra TOP 5 di cinecomics?
Aspetto le classifiche!

[GUIDA] Marvel Cinematic Universe: cronologia, intrecci, curiosità

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Con Avengers: Infinity War da oggi nelle sale, il percorso dell'universo cinematografico Marvel tocca un punto cruciale.
Un grandissimo crossover che riunisce quanto fatto (e visto) finora. Ma il Marvel Cinematic Universeè vasto: innanzitutto ha contaminato anche la televisione, dove si interseca con il Marvel Television Universe. E poi vola spedito verso il futuro, con programmi già decisi.
Questo articolo vuole essere una agile guida ricca di curiosità: ho chiesto a Bluecyber74, mio MCU-blogger di fiducia, di stilarla per noi.

Il MCU si compone (per ora) di tre fasi. La terza è in corso e terminerà il prossimo anno.
Ma il mondo Marvel è cinetelevisivo. Non solo grande schermo: molte sono le serie e miniserie che si inseriscono in questo universo.

Il tutto è iniziato con i personaggi che la Marvel aveva ancora sotto la sua egida. L'anno scorso si è riusciti a reclutare Spiderman (che però resta saldamente in mano alla Sony) e non si sa cosa succederà con i mutanti, ora che la Fox è passata alla Disney (di cui fa parte anche la Marvel).
Un universo in continua espansione che potrà dunque regalare sorprese e colpi di scena!
Questa guida vi racconta dove sono nascoste le Gemme, cosa succede di importante all'interno di un titolo (attenzione perché è SPOILER!), cosa succede nelle scene extra.

infografica

FASE UNO

IRON MAN
1 maggio 2008
NOTE: dopo i titoli di coda viene introdotto Nick Fury

L'INCREDIBILE HULK
18 giugno 2008
NOTE: il più distaccato dal resto dei film perché interpretato da Edward Norton e non da Mark Ruffalo; oltre che ad avere un design di Hulk diverso da quello a cui siamo stati in seguito abituati, si collega a Iron Man solo tramite la scena post credits che mostra il generale Ross avvicinato da Tony Stark, che gli accenna a una squadra di persone speciali.

IRON MAN 2
30 aprile 2010
NOTE: dopo i titoli di coda viene introdotto Thor, tramite Coulson e lo SHIELD che trovanoil martello Mjolnir nel bel mezzo del deserto messicano.

THOR
27 aprile 2011
NOTE: ad Asgard fanno capolino reliquie famose dell’Universo Marvel: il Tesseract, l’OcchiO di Agamotto e altri gingilli. Nella scena post credits il professor Helvig viene contattato da Nick Fury che gli mostra il Tesseract, ma Helvig in realtà è sotto il controllo mentale di Loki.

CAPTAIN AMERICA - IL PRIMO VENDICATORE
22 luglio 2011
NOTE: vediamo come già durante la Seconda Guerra Mondiale il Tesseract (che contiene la Gemma dello Spazio). Nella scena post credits, il capitano Rogers si risveglia nel presente e qui trova Fury che in una seconda scena gli propone di salvare il mondo da una grande minaccia.

THE AVENGERS
25 aprile 2012
NOTE: per la prima volta Iron Man, Thor, Capitan America, Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco fanno squadra assieme. Vengono introdotti i Chitauri e lo scettro di Loki (che contiene la Gemma della Mente) e soprattutto vediamo per la prima volta Thanos.

FASE DUE

IRON MAN 3
24 aprile 2013
NOTE: Tony Stark soffre di attacchi di panico, dovuti alla battaglia di New York contro I Chitauri in cui ha rischiato di morire. Nella scena post credits sta raccontando quanto accaduto a Bruce Banner che però si è addormentato.

THOR - THE DARK WORLD
20 novembre 2013
NOTE: vengono introdotti i malefici Elfi Oscuri guidati da Malekith: quest’ultimo vuole impossessarsi dell’Aether (una sostanza molto potente che in realtà è alimentata dalla Gemma della Realtà). Nella scena post credits Lady Sif e Volstagg consegnano l’Aether/Gemma della Realtà al Collezionista.

CAPTAIN AMERICA - THE WINTER SOLDIER
26 marzo 2014
NOTE: viene introdotto il nuovo membro degli Avengers: Falcon. Cap scopre che lo SHIELD è in realtà manovrato dall’Hydra, nella scena dopo i titoli di coda vediamo imprigionati in una base dell’Hydra i gemelli Pietro e Wanda: il primo ha la capacità di correre a super velocità mentre la sorella possiede poteri telecinetici, il loro carceriere è il Barone Strucker.

GUARDIANI DELLA GALASSIA
22 ottobre 2014
NOTE: qui vengono introdotti per la prima volta oltre ai protagonisti anche il Corpo Nova e i Ravagers; Ronan si impossessa della Gemma del Potere contenuta nell’Orb che alla fine rimarrà in custodia dei Nova Corps. Nella scena dopo i titoli di coda vediamo la base del Collezionista distrutta e fanno la loro apparizione il cane intelligente Cosmo e Howard il papero.

AVENGERS - AGE OF ULTRON
22 aprile 2015
NOTE: viene introdotto il personaggio di Ulysses Klaue e si parla per la prima volta del Wakanda da cui proviene il vibranio. Nasce Visione sulla cui fronte è incastonata la Gemma della Mente. Quicksilver perde la vita durante la battaglia di Sokovia, Thor ha una visione del futuro che lo turba a tal punto da spingerlo a partire per scoprire chi stia manipolando gli eventi. Dopo i titoli di coda Thanos, stanco dei fallimenti dei suoi sgherri, indossa un guanto e decide di scendere in campo personalmente.

ANT-MAN
12 agosto 2015
NOTE: vengono introdotti Ant-Man e la futura Wasp. Nella prima scena dopo i titoli vediamo il costume di Wasp e nella seconda troviamo Steve Rogers e Wilson in un magazzino dove hanno appena catturato Winter Soldier.

FASE TRE

CAPTAIN AMERICA - CIVIL WAR
4 maggio 2016
NOTE: viene stipulato il trattato di Sokovia che darà origine allo scontro tra due fazioni di eroi, vengono introdotti Spiderman, Black Panther e Zia May. Si scopre che Bucky/Winter Soldier è stato l’artefice della morte dei genitori di Tony Stark. Alla fine del film Capitan America e Iron Man combattono e Capitan America se ne va abbandonando lo scudo e sancendo di fatto una separazione dagli Avengers. Nelle due scene post credits vediamo Cap che lascia Bucky ibernato in Wakanda (dove verrà curato dagli scienziati al servizio di Black Panther) e Peter Parker che utilizza un nuovo gadget donatogli da Stark.

DOCTOR STRANGE
26 ottobre 2016
NOTE: oltre a introdurre il protagonista vediamo per la prima volta la Dimensione Oscura e la presenza della magia nel MCU; scopriamo che la Gemma del Tempo si trova all’interno dell’Occhio di Agamotto.
Nelle due scene post credits vediamo Thor recarsi a chiedere l’aiuto di Strange dicendo di essere li assieme a Loki per trovare il padre Odino, e Mordo si palesa come nuovo villain del MCU.

GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2
25 aprile 2017
NOTE: Viene introdotto Stakar (interpretato da Sylvester Stallone); vediamo per la prima volta i Sovereign e Baby Groot; alla fine del film perde la vita Yondu.
Nelle scene dopo i titoli vediamo Kraglin alle prese con la freccia telecinetica di Yondu; Stakar rimette insieme la sua vecchia squadra che è composta da quelli che nei fumetti furono i primi Guardiani della Galassia; la regina dei Sovereign, Ayesha, infuriata contro i Guardiani crea l’essere artificiale Adam (Warlock); Groot entra nella fase adolescienziale e infine sulla Luna gli Osservatori ascoltano le avventure di un’astronauta che è Stan Lee.

SPIDERMAN: HOMECOMING
6 luglio 2017
NOTE: viene introdotto l’Avvoltoio e scopriamo il rapporto tra Tony Stark e Spiderman: Tony Stark è ufficialmente il mentore di Spiderman. Nelle scene dopo i titoli vediamo Gargan (ossia il futuro Scorpione) chiedere all’Avvoltoio chi sia in realtà Spiderman; inoltre un video con protagonista Captain America che invita alla pazienza.

THOR: RAGNAROK
25 ottobre 2017
NOTE: scopriamo dove sia finito Hulk dopo la fine di Age of Ultron; Hela distrugge il martello di Thor; vediamo Sakaar (il pianeta dei fumetti Planet Hulk), vengono introdotti la Valchiria e il Gran Maestro; Thor perde un occhio combattendo con Hela. Dopo i credits il Gran Maestro cerca di placare l’animo del suo popolo.

BLACK PANTHER
14 febbraio 2018
NOTE: viene mostrato il regno di Wakanda.
Nelle scene dopo i credits vediamo T’Challa al Pentagono pronto a svelare il segreto del Wakanda. mentre -proprio in Wakanda- Bucky si sveglia in una capanna e ringrazia Shury per averlo curato dal controllo mentale che l'Hydra esercitava su di lui.

AVENGERS - INFINITY WAR
25 aprile 2018

ANT-MAN AND THE WASP
6 luglio 2018

VENOM 
5 ottobre 2018
NOTE: film della Sony, NON dovrebbe essere ambientato nel MCU ma condividerà l'universo narrativo di Spiderman: Homecoming (che però è nel MCU).

CAPTAIN MARVEL
8 marzo 2019

4° FILM SUGLI AVENGERS
24 aprile 2019


FASE QUATTRO

2° FILM SU SPIDERMAN
5 luglio 2019

GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 3
2020

MARVEL TELEVISION UNIVERSE


PRODOTTE DA ABC 

AGENTS OF S.H.I.E.L.D.
24 settembre 2013 (5 stagioni, in corso)
Le avventure dell’Agente Coulson e del suo team di agenti speciali.
NOTE: all'interno della serie sono presenti diversi personaggi del mondo Marvel, come Ghost Rider.

AGENT CARTER
16 gennaio 2015 (2 stagioni)
Le avventure dell’agente Carter dopo la scomparsa di Captain America nell’Artico.

INHUMANS
29 settembre 2017 (una stagione)
Gli inumani confinati sul lato oscuro della luna si ritrovano a dover andare sulla Terra.

PRODOTTE DA NETFLIX 

DAREDEVIL
10 aprile 2015 (2 stagioni, in corso)
Le avventure di Matt Murdock, avvocato non vedente di giorno e giustiziere mascherato di notte. NOTE: nella seconda stagione vengono introdotti il Punitore, a cui viene poi dedicata una serie, e Elektra.

JESSICA JONES
20 novembre 2015 (2 stagioni)
Jessica Jones è una detective con superpoteri.
NOTE: nella prima stagione viene introdotto Luke Cage, prima di vederlo nella sua serie ufficiale.

LUKE CAGE:
30 settembre 2016 (una stagione, in corso)
Ex galeotto ed ora difensore di Harlem grazie alla sua forza e alla sua pelle indistruttibile.

IRON FIST 
17 marzo 2017 (una stagione, in corso)
Dato per morto in un incidente aereo, il giovane Danny Rand in realtà è stato cresciuto da monaci viventi in un’altra dimensione e lui è diventato l’ultimo detentore dell’Iron Fist.  

THE DEFENDERS
18 agosto 2017 (una stagione)
Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage fanno squadra per la prima volta per combattere contro La Mano.

THE PUNISHER
17 novembre 2017 (una stagione, in corso)
Visto nella seconda stagione di Daredevil, ora Frank Castle ha una serie tutta sua.

PRODOTTE DA HULU 

RUNAWAYS
21 novembre 2017 (una stagione, in corso)
Un gruppo di adolescenti si unisce per sconfiggere i propri genitori che fanno parte di una setta di supercriminali.

PRODOTTE DA FREEFORM 

CLOAK AND DAGGER (una stagione)
Cloak porta con sé l’oscurità con cui può inghiottire chiunque, mentre Dagger ha il potere della luce: tra i due nasce l’amore.



IN ARRIVO NEI PROSSIMI MESI

NEW WARRIORS (data non disponibile)
Un gruppo di giovani eroi in erba decide di poter fare la differenza combattendo il crimine.

ONE-SHOTS

IL CONSULENTE
2011
NOTE: negli extra di Thor, il generale Ross vuole Abominio negli Avengers così Fury manda Tony Stark a sabotare Ross.

SCENA COMICA
2011
NOTE: negli extra di Captain America, Coulson si sta recando dove è stato ritrovato il martello di Thor e si ferma ad un autogrill dove incapperà in un rapinatore.

ITEM 47
2012
NOTE: Dopo la battaglia di New York che ha visto gli Avengers sconfiggere Loki e I Chitauri, una coppia di ladri trova un’arma aliena.

AGENTE CARTER
2013
NOTE: negli extra di Iron Man 3, Peggy Carter -dopo la presunta morte di Steve Rogers- viene relegata in un ufficio finché sgominando un manipolo di terroristi non viene incaricata da Fury di guidare un team appena creato, detto S.H.I.E.L.D.

ALL HAIL THE KING
2014
NOTE: negli extra di Thor – Dark World: Slattery, l’attore che si era spacciato per il Mandarino, viene intervistato in galera ma poi fatto evadere per essere portato dal vero Mandarino.

WEB SERIES

WHIH NEWSFRONT
2 luglio 2015 (2 stagioni da 5 episodi)
Web serie incentrata sul telegiornale fittizio visto condotto da Christine Everhart (giornalista apparsa in alcuni dei film come Iron Man e Iron Man 2) e dal corrispondente politico Will Adam.

AGENTS OF THES.H.I.E.L.D.: SLINGSHOT
13 dicembre 2016 (una stagione da 6 episodi)
Serie su altri agenti dello S.H.I.E.L.D. in particolare Elena “Yo Yo” Rodriguez.

CONTATTI TRA I FILM E LE SERIE TV MARVEL

La serie maggiormente influenzata da quello che succede all’interno dei lungometraggi del Marvel Cinematic Universe è sicuramente Agents of the S.H.I.E.L.D., dove si hanno alcuni episodi che sono contemporanei a grandi cambiamenti avvenuti nei film.

Stagione 1 episodi 7-8 troviamo riferimenti a Thor the dark world
Sragione 1 episodi 16-17 troviamo riferimenti a Captain America - the Winter Soldier
Stagione 2 episodi 19-20 troviamo riferimenti a Avengers: Age of Ultron
Stagione 3 episodi 19-20 troviamo riferimenti a Captain America: Civil War
Nella stagione 5 sicuramente saranno presenti episodi inerenti a quanto accade in Avengers: Infinity War.

Le altre serie tv in cui troviamo riferimenti ai film sono quelle prodotte da Netflix.
In Daredevil, Luke Cage, Jessica Jones, Iron Fist e Punisher abbiamo dei riferimenti ai fatti accaduti nei film, ma in questi casi non ci sono episodi inerenti a ciò.
I riferimenti sono dati dalle ambientazioni: vediamo spesso una New York in piena ricostruzione in seguito alla battaglia tra gli Avengers e i Chitauri; oppure si fa cenno a quanto sia cambiato il mondo da quando sono apparsi esseri coi superpoteri.

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[FUMETTI] Berserk, l'analisi delle saghe: 2 - L'Epoca d'Oro (seconda parte)

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Seconda parte dell'analisi del secondo arco narrativo di Berserk, che costituisce il lungo e amatissimo flashback.
Una porzione di storia che ci porta alla più importante fase cruciale dell'opera: l'evento noto come l'Eclisse, che avrà ripercussioni da qui a venire.
Molte delle domande accumulate nei passati volumi stanno per avere risposta; tanti altri quesiti si aggiungono, già da queste pagine, al complesso affresco creato da Kentaro Miura.

QUI L'ANALISI DELLA PRIMA SAGA 
QUI L'ANALISI DELLA SECONDA SAGA (PRIMA PARTE)


NOTA: Ricordo che questi articoli presuppongono una conoscenza almeno sommaria di tutta l'opera, perché andranno a riprendere aspetti presenti in volumi successivi per disegnare un quadro quanto più completo possibile: dunque sono presenti anticipazioni e spiegazioni.

SCHEDA TECNICA

La seconda saga di Berserk si estende dalle ultime pagine del terzo volume fino a circa metà del quattordicesimo, per un totale di 102 episodi; la seguente analisi si concentra sulla porzione di storia coperta dal nono volume in poi.

ANALISI

Questa parte del secondo arco narrativo reintroduce pesantemente l'elemento fantastico/orrorifico, che aveva caratterizzato i primissimi volumi e che nella prima parte di questa seconda saga era stato poco presente.
Ora che la pseudostoria è stata ben strutturata all'interno della trama, Miura abbandona guerre, intrighi e politica per scatenare l'orrore che riporterà inevitabilmente a dove aveva precedentemente interrotto il racconto, con il protagonista che vagava in cerca di vendetta.
In queste pagine il lettore saprà come si è giunti a quel punto; il perché molti personaggi principali sono assenti nel presente; cosa è potuto succedere tra i due protagonisti (elemento già accennato a chiusura della saga precedente); chi era l'essere deforme che appariva continuamente a Guts; come ha fatto quest'ultimo a perdere un occhio, un braccio, e a recuperare lo spadone e l'armamentario.
Le intenzioni di Miura sono chiare sin da subito. Vediamo per la prima volta il Cavaliere del Teschio, ma è solo il primo dei molti elementi sovrannaturali: Wyald, le apparizioni del Conte e del barone di Coca, dell'Apostolo Donna, l'introduzione di Rosine e i suoi insetti, nonché tutto ciò che si vedrà durante l'Eclisse -con la Mano di Dio a presiedere-.
In queste pagine vengono presentati personaggi che torneranno anche in futuro in ruoli che sembrano fondamentali. E ci sarà modo di gettare le basi per la costruzione di una mitologia complessa, citando per la prima volta ciò che avvenne in un passato remoto. Continuano i legami Guts/elfi e Guts/bambini: il primo con un luogo preciso e la polvere magica di Puck (che per la seconda volta, indirettamente, salva Guts prima che i due si conoscano di persona); il secondo con il personaggio di Erika.

NUOVE LINEE NARRATIVE

LE PEDINE: Rickert, Erika e Shilat sembrano essere personaggi fondamentali all'interno dell'opera.
Il coinvolgimento di Rickert in questioni profonde è stato profetizzato da una indovina, sbirciando nel futuro: il ragazzo è parte attiva di un quadro che coinvolge l'intero mondo. Questi personaggi, disseminati lungo l'opera, potrebbero costituire delle vere e proprie "pedine", risolutori di un qualcosa di specifico. Non è un caso che questi personaggi avranno modo di incrociarsi, in futuro.
MILLE ANNI: inizia a delinearsi in questa saga la questione del passato remoto. Mille anni circa indietro nel tempo: vediamo qui lo stile architettonico utilizzato, che è quello classico (romanico o ellenico).
GLI ANGELI: Miura lascia volutamente nel dubbio il numero di "angeli" coinvolti nella distruzione della capitale di Gaiseric: quattro o cinque, a seconda delle fonti.
Con l'elemento magico/esoterico che sarà fissato dal vol. 24, scopriamo l'esistenza di 4 angeli supremi che dominano gli elementi (gli arcangeli della tradizione religiosa). Ma potrebbe trattarsi anche di 4 o 5 membri della Mano di Dio, che si autodefiniscono angeli.

LA STORIA

Griffith commette l'imprudenza di giacere con la principessa Charlotte. Il re di Midland lo fa arrestare e tenta di distruggere i Falchi. I sopravvissuti diventano banditi.
Guts nel frattempo ha incontrato il Cavaliere del Teschio, che gli profetizza l'Eclisse.
Nell'annata in cui Caska e gli altri cercano di comprendere cosa sia successo a Griffith, Guts si allena continuamente presso la baita del fabbro Godor e sua figlia Erika.
Incappando in una giostra, appura della condizione dei suoi ex compagni.
Raggiunti giusto in tempo per salvarli da un'imboscata, Guts si riunisce ai Falchi e, scopertosi innamorato -corrisposto- di Caska, parte con lei, Judeau e Pipin alla volta di Wyndham per liberare Griffith. Il Re, ormai folle, scatena contro i Falchi uno squadrone di criminali, in realtà guidati da un Apostolo, Wyald. Dopo uno scontro distruttivo, tutti si ritrovano in uno stato di impotenza e inquietudine.


Griffith, tra delirio e lucidità, ritrova il suo Behelit -perso un anno prima- e il destino si compie: durante una eclissi di sole, il pendaglio apre le porte di un'altra dimensione. Resosi conto del suo percorso, pur volendo probabilmente estromettere Guts, sacrifica tutti i Falchi per divenire Femto, quinto membro della Mano di Dio e nuova progenie infernale.
Tutti i Falchi vengono sterminati dagli Apostoli mentre Guts cerca di resistere. Femto violenta Caska dinanzi al guerriero, che si recide un braccio pur di salvare la sua amata. Perdendo anche un occhio, non può nulla contro il potere di cui è stato investito Giffith, ma l'intrusione del Cavaliere del Teschio salva i due unici sopravvissuti che vengono portati fuori dal vortice dimensionale. Rickert -che non era nel gruppo di salvataggio di Griffith- dopo aver conosciuto Puck e la compagnia itinerante, è condotto con Guts e Caska presso la baita di Godor.
Dopo alcuni giorni di coma, Guts si risveglia e si rende conto dell'incubo in cui è precipitato: Caska è impazzita (e partorisce un bambino demoniaco) e entrambi, a causa del marchio impresso sui loro corpi, sono tormentati dalle creature maligne. Desideroso di vendetta, lascia Caska alle cure di Rickert, Erika e Godor e decide di partire per vendicarsi degli Apostoli e di Griffith: il primo Apostolo giunge inaspettatamente proprio alla baita, e qui Guts brandisce per la prima volta l'Ammazzadraghi.


PERSONAGGI E CREATURE INTRODOTTI

Il Cavaliere del Teschio: misterioso condottiero dall'aspetto spettrale, sembra conoscere passato e futuro di Guts. Puck avvertirà in lui qualcosa di elfico (cfr. vol. 18). In passato indossò l'Armatura del Berserk (cfr. vol. 27).
Shilat: agile guerriero orientale, signore dell'esiliata tribù dei Bakilaka. Viene sconfitto per ben due volte da Guts e sarà testimone di numerosi eventi futuri.
Godor: anziano fabbro che ospita Guts presso la propria baita.
Erika: figlia (in realtà adottiva) di Godor.
Anna: damigella di compagnia di Charlotte, è molto legata alla principessa.
Rosine: Apostolo dalle sembianze di elfo/farfalla. Protagonista della saga successiva.
Gaiseric: imperatore della provenienza sconosciuta, in passato unificò il continente occidentale regnando dalla sua faraonica città.
Gilda degli Assassini: un gruppo di Bakilaka assoldato in segreto dal regno di Midland.
Wyald: mercenario ed ex galeotto, è in realtà un Apostolo che desidera solo placare i suoi istinti più bassi.
Bambino scudiero: è un ragazzino che entrò nei Falchi e morì colpito da una freccia. Diventa la metafora di ciò che rappresentano gli altri per Griffith.
Bokof: Apostolo corpulento, azzanna il braccio sinistro di Guts al fine di bloccare il guerriero.
Elfi della miniera: diversi da Puck (quindi non appartenenti alla razza dei pixies) hanno abitato per lungo tempo la miniera nei pressi della casa di Godor.


LUOGHI E SCENARI PRESENTI

Torre della Rinascita: la più antica costruzione di Wyndham, è una torre eretta per "sigillare" una profondissima voragine e il male del passato. Oggi ospita alcune carceri.
Midland: millenaria città fatta costruire dall'imperatore Gaiseric, giace sotto la voragine della Torre della Rinascita. Numerosi corpi lì presenti portano impresso il marchio sacrificale.
Miniera di Godor: una montagna nei pressi della baita del fabbro, un tempo era abitata dagli elfi.
Acquitrino: un laghetto dove Griffith aprirà il varco dimensionale.
Vortice dimensionale: visto da fuori sembra un oscuro tornado; in realtà è il passaggio verso un'altra realtà.

EVENTI E TEMATICHE INTRODOTTI

Cerimonia di Richiamo del Male: è il momento sacro che, ogni 216 anni, si svolge per permettere la nascita di un nuovo Re del Male, membro della Mano di Dio.
Drago: metaforicamente inteso da Godor come limite delle possibilità umane, il drago è un essere per cui venne fatta realizzare l'Ammazzadraghi. Godor non credeva nell'esistenza di tali creature e ha realizzato una spada impossibile da brandire.




ARMI E OGGETTI INTRODOTTI

Spada del Cavaliere del Teschio: una particolare arma capace di fendere gli strati dimensionali. Particolarmente importante in futuro (cfr. voll. 26 e 34) dopo che verrà potenziata.

MITI E LEGGENDE INTRODOTTI

Midland: secondo la leggenda, la città fu sepolta dall'intervento di 4 o 5 angeli (invocati da lontano, come si scoprirà nel vol. 18) per punire Gaiseric dei suoi peccati. Griffith ripristinerà la gloriosa capitale, facendo sorgere Falconia.

POPOLI E GRUPPI INTRODOTTI

Bakilaka: tribù di esperti guerrieri Kushan, sono esiliati da cento anni per questioni politiche. Vivono come reietti in paesi stranieri, assoldati in segreto come assassini dai regni fedeli al papato, nonostante la diversa religione professata.
Cani Neri: uno squadrone di mercenari messo su radunando criminali e sbandati di ogni risma. Sono guidati dal selvaggio Wyald.

TITOLI E APPELLATIVI INTRODOTTI

Re Teschio: soprannome di Gaiseric, che in battaglia indossava sempre un elmo a forma di teschio.

COSMOLOGIA

Mentre scopriamo che di Apostoli è pieno il continente, si comincia a delineare sempre più la struttura del mondo berserkiano. Viene nominato per la prima volta il Baratro, strato tra questo mondo e quello degli Spiriti.
La presenza degli elfi, stavolta nel passato, lascia intendere che vi furono posti precisi dove queste creature dimoravano, in pace con gli uomini.

GLI SCONTRI PRESENTI

Guts contro Shilat (alla giostra)
Guts contro Shilat (durante l'imboscata)
Guts contro Caska
Guts, Caska, Judeau, Pipin contro i Bakilaka
Guts contro Wyald
Guts contro Apostoli vari
Falchi contro Apostolo vari
Guts contro Apostolo storpio

ERRORI E PARTICOLARITÀ

  • un intero episodio, il numero 83, è stato rimosso dall'autore. In quelle pagine Griffith, che stava tramutandosi in Femto, incontrava Idea del Male, il dio nato dalla coscienza collettiva umana. Questa divinità rivelava al Falco di aver costruito una strada, negli eventi storici, che portasse il condottiero a divenire un essere supremo.
  • gli intrecci del destino, tipici di Berserk, toccano uno dei punti più simbolici: Rickert incontra Puck, che gli dona la polvere d'elfo con cui curerà Guts e Caska dopo l'Eclisse; la stessa polvere -sempre di Puck- era stata donata da Judo (che era membro della compagnia teatrale itinerante) a Guts per curare le ferite dopo lo scontro coi cento soldati. Paradossalmente, Puck e Guts si conosceranno solo dopo qualche anno.
  • quando l'indovina predice il futuro di Rickert fa riferimento a tre stelle dell'antica tradizione orientale: Keito, Rago, Saku.
  • una particolarità riguarda la spada del Cavaliere del Teschio: nel vol. 9, appare diversa da come sarà disegnata dal vol. 10 in avanti. Non si sa se sia una svista (in tal caso, perché non è stata mai corretta dall'autore?). 


  • un errore riguarda invece le unghie di un personaggio: in una vignetta sono lunghe e affilate, mentre appena dopo appaiono normali.

IN ANIMAZIONE

Questa saga ha avuto l'onore di essere animata per due volte: nel 1997 con la serie televisiva e dal 2012 con una serie di film. In entrambi i casi sono stati omessi alcuni dettagli o intere parti di storia.
La serie del 1997 termina con Guts che parte per la sua vendetta (senza spiegare come sia sopravvissuto all'Eclissi), mentre curiosamente la serie animata del 2016 fornisce un background originale per l'Apostolo storpio.

FONTI DI ISPIRAZIONE E OMAGGI

I folli e schizzati tratti tipici di Go Nagai esplodono anche dalle matite di Miura, come omaggio al maestro. Nel design degli Apostoli si possono ravvedere forme gigeriane.


[FUMETTI] La morte in pugno, Il Grande Diabolik 2018

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In edicola il primo speciale diaboliko del 2018, Il Grande Diabolik primaverile dal titolo La morte in pugno.
Un albo particolare, per due motivi che sono, a loro modo, storia del fumetto.
Scopriamoli assieme.

 LA STORIA

Come consuetudine, gli speciali primaverili di Diabolik scavano nel passato dei protagonisti della testata, cercando di rispondere in modo logico a qualche quesito. Stavolta tocca proprio al titolare: un giovanissimo Diabolik, giunto da poco dall'oriente, vuol saperne di più su Clerville e sul tessuto criminale di questa città, dove tutt'oggi opera.
Si imbatte così in una losca palestra che raccoglie sbandati di ogni età: cosa si nasconde lì dentro?
Diabolik è pronto a scoprirlo, ma la morte è sempre in agguato. Soggetto di Mario Gomboli e Tito Faraci, sceneggiatura di Faraci.

IL TESTAMENTO DI ZANIBONI

Altra consuetudine è che, sebbene la storia sia ambientata nel passato remoto (con i disegni di un Palumbo ormai abituatissimo allo stile retrò e al design anni '60), le tavole di apertura e chiusura si svolgono sempre nel presente.
E La morte in pugno costituisce purtroppo l'ultimo lavoro del maestro Sergio Zaniboni, che ci ha lasciati di recente.
Il suo tipico tratto, morbido e preciso, apre e conclude la vicenda.
La morte in pugnoè dunque un vero e proprio testamento artistico.

OMAGGIO A BIG BEN BOLT

Ma c'è un'altra ragione, sempre fumettistica e stavolta dalle sfumature meno malinconiche, a fare di questo albo una piacevole sorpresa.
L'omaggio a Big Ben Bolt, fumetto americano degli anni '50 che la casa editrice Astorina tradusse e pubblicò un anno prima della nascita di Diabolik. Per qualche tempo, l'opera di John Cullen Murphy e Elliot Chaplin condivise la redazione col ladro in calzamaglia, per poi cessare le sue pubblicazioni.
Ma, oltre all'eredità che Big Ben Bolt ha lasciato sul versante tecnico (dalla grafica di alcuni co-protagonisti diaboliki fino all'uso dei retini adesivi), c'è anche quella... sentimentale.
In redazione non hanno dimenticato quel pugile americano, e hanno deciso di omaggiarlo proprio in questa avventura, col personaggio di Big Bolt. Un ex campione di boxe con cui Diabolik dovrà misurarsi, e che nasconde (letteralmente) un importante segreto.


Nei redazionali (con notizie su altre opere come Dick il giustiziere, Maciste e Kolosso) viene detto che dopo Big Ben Bolt nessun altro fumetto affiancherà mai Diabolik nelle pubblicazioni della casa editrice Astorina.
È vero, ma mi permetto di aggiungere un dettaglio. Esiste un fumetto, pubblicato quasi parallelamente a Diabolik, che racconta le vicende (ideate da Pier Carpi) di una ricca ereditiera regina del crimine: Zakimort.
Vero è che a pubblicarlo fu la Astoria di Gino Sansoni, marito di Angela Giussani. Ma insomma, è ovvio che sia rimasto tutto in famiglia.
Giudicate voi:

stesso formato, stessa grafica, stesse scelte redazionali e pure lo spot per Diabolik!

Quindi chissà, magari un giorno Diabolik potrà omaggiare anche questa sua "sorella minore", in qualche modo.
Mai porre limiti alla fantasia.

[SOCIETÀ] la rivincita dei nerd?

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Chi è, o cos'è, un nerd?
Secondo il dizionario, la parola nerd indica una persona con scarsa propensione alla socializzazione e alle discipline sportive, di presenza insignificante, patita di tecnologia.
Secondo l'immaginario collettivo, un nerd è il secchione vestito fuori moda, occhialuto e brufoloso, che parla di cose comprensibili solo ai suoi simili.

Ma sia la lingua sia la società... cambiano.
Oggi il termine nerd ha assunto un altro significato, nei dizionari e nell'immaginario collettivo.
Vediamo cos'è successo.

Il nerd in gilet e mocassini, occhiali spessi, capello antiquato è un'immagine relegata agli ultimi anni dello scorso millennio. Oggigiorno i nerd sono altri. È una subcultura che spesso affiora di prepotenza, supportata dai tempi che mutano e da titoli cult che ritornano.

Oggi, che l'età adulta/lavorativa si è accartocciata su se stessa -sui vetri del benessere degli anni '80 e sull'inadeguata corsa al futuro degli anni '90- chiunque legge liberamente fumetti e guarda cartoons senza paura di essere (più) giudicato alla stregua di un cretino.
Che poi, ci sarebbe da aprire una parentesi, su questa cosa: perché leggere fumetti e guardare cartoni animati dovrebbe essere un'attività da ritardati? È una visione distorta, da sempre, che si ha di queste espressioni artistiche: sono giudicate loro malgrado merce per bambini. Non si sa perché.
Ma non è certo colpa dei nerd, se erroneamente ci si riferisce a tali prodotti come qualcosa per un pubblico giovanissimo. A pensarlo è la stessa gente che accetta qualsiasi film o telefilm solo perché contiene attori in carne e ossa, e non disegni.
Un ragionamento paradossale, ma tant'è.

sono un bambino?
Torniamo a noi: oggi l'età non esiste più, i contorni sono sfumati e le nostre passioni possono essere alimentate liberamente. È finita l'epoca del segreto di una cameretta: le fiere del fumetto pullulano di gente, grande e piccola; tv e cinema propinano continuamente trasmissioni mirate a chi ha deciso di crescere senza rinunciare ciecamente (e scioccamente) al bello del passato; collezioni e oggetti si fanno "adult" per questo stesso motivo.
Pensateci: a sbagliareè proprio chi ragiona in termini di crescita = tagliare col passato.
Ovviamente, a sbagliare sono anche tanti nerd.

Io non mi giudico nerd. Nerdè un aggettivo che utilizzo (assieme a pop, retro, geek) per definire il mio blog e gli argomenti che tratto. Si sa, la vita è fatta di etichette.
Se dovessi descrivermi, non risulterei come viene descritto un nerd, se non in certi ambiti.
Alcuni nerd sbagliano esagerando: ogni passione, quando troppo ossessiva, mette un muro nella comunicazione con gli altri. È qui l'errore: la comunicazione ha più livelli, e nella società di base bisogna restare neutri. Coi tuoi amici puoi vestirti da Bulbasaur o parlare di sviluppatori elettropositronici, ma bisogna avere abbastanza cervello per comprendere che altra gente ha altri interessi. Ho sempre pensato che la giusta regola sia la naturalezza: rendere normali le nostre passioni, farle risultare naturali. Solo così saranno normalizzate agli occhi di chi ignora.

sono abbastanza nerd?

Poi, molto dipende da come siamo: chi colleziona sottovetro oggetti "nerd", compie una scelta caratteriale.
Magari da bambino amava costruire il suo Lego come indicato nelle istruzioni, e lasciarlo così per l'eternità.
Che poi, qual è la differenza di una teca piena di cristalli Swarovski e una teca piena di Lego Architecture? Forse solo il prezzo, o lo status sociale che può derivarne.
 Noi, le nostre passioni nerd, e gli altri: clicca per scoprire come sono cambiati i tempi!
Ma badiamo: nerd sostanzialmente oggi significa appassionato (di un argomento specifico che riguarda una certa sfera di interessi). Anche il temine giapponese otaku, dalla connotazione simile, ormai significa qualcosa di analogo (dopo aver indicato altro). Una passione, da portare avanti con naturalezza e gioia.
La passione può diventare ossessione.
Un errore da non commettere mai.
E qui vi lancio una riflessione: che differenza c'è tra il ragazzo del Lucca Comics, col capello unto, maglia metallara, occhiali a fondo di bottiglia che parla solo della differenza tra la spada di He-Man e quella dei Thundercats, rispetto al ragazzo da bar, con dopobarba da discount, panza da sedentario, boccale di birra in mano, che parla solo della differenza tra Milan e Juve?

tifosi in un pub: a tratti preferisco la bolgia (e la puzza di sudore) delle fiere del fumetto...

Per come la vedo io, pur odiando la prima categoria, questa seconda (che giudico ancora più povera, minorata e tarata) la bullizzerei proprio.
È la rivincita dei nerd?

[MIKIPEDIA] aprile 2018

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Wè, Clockers, come butta?
Avete visto i miei due troni, nell'immagine qui sopra? La mia doppia anima.
Aprile -mese in cui si dovrebbe dormire- mi ha visto girare il Centro Italia ma soprattutto mangiare in continuazione!

Dai, eccovi tutte le fotografie... con musica e anticipazioni!

CLICK! FOTODIARIO DEL MESE

Il primo aprile è scattata la Pasqua, così ci siamo tutti riversati in un veglione ballereccio, bevereccio e mangereccio. Incurante del fatto che poche ore dopo ci sarebbe stato il pranzo coi parenti.
Emidio, Moz
Il giorno dopo: pasquetta. Quest'anno oltre agli immancabili arrosticini, abbiamo sperimentato la porchetta!
Una giornata tra passeggiate, pallone e divertimento.

con Giuseppe, Paolo, Tommi

Giovedì diventa aperipizza. E quindi si mangia e si beve.

Moz, Luca, Emi

Ma mica si può andare avanti sempre a birra, eh! Io amo anche la Coca-Cola! Viva i pomeriggi caldi!

Gab, Stefania, Moz, Simone, Mattia

Cena di pizza elaborata e premiata.

Moz, Gianluca, Monia, Silvia, Giuseppe, Luca
Di nuovo giovedì aperipizza.

Manuel, Moz, Gab

Colloquio di lavoro/fuffa. Scappo un paio di giorni a Pescara, e in attesa di fare io il colloquio a quelli, torno nella mia ex università, scappo al Mc, e la sera (dopo aver sfanculato l'agenzia con voleva offrirmi un posto da schiavo) mi faccio la bella vita pescarese tra cocktail e street food.

con Stefano (fuorisede a Pescara) e Cristiano (pescarese originale)

Doppio diciottesimo, cena in ristorante!

guess my age, con Alessandro ed Enrico

Domeniche fumettistiche con amici.

Moz, Fedecheng, Gab, Giorgio

Cerchiamo di smaltire qualcosa con due tiri a canestro...

Luca in movimento, Moz

Provincia di Rieti, giornata Confindustria per i progetti dei territori colpiti dal sisma 2016/2017.
Ci siamo anche noi, e si mangia alla stragrande (per una volta non in modo negativamente metaforico: ci hanno finanziato un progetto!).

Moz, Gianluca, Manola

Seratina di musica dal vivo. Birra, pizza, arrosticini. E capello corto.

Moz, Luca, Stefano, Manola, Martina, Roberto

Altra serata live. Ci facciamo un'ora di auto per andare a sentire un amico presentare i suoi inediti (alcuni dei quali scritti anche con me, ricordate?). Locale punk-metal-trainspottingoso.
Eravamo fuori categoria, tra capelloni, creste colorate e grugni cattivi.

Lidio, Moz, Luca

Domenica in Umbria: un giro coi miei che mi porta in zone dove manco da quindici anni.
Finisce con un pranzo a Norcia (e potete immaginare...).

Santo Moz da Cascia

Serata di gioco, con Lupus in Tabula.

si accusano a vicenda

E allo scoccare del 30, compleanno di un amico e nottata tra birra, biliardo e panini.

Moz, Luca, Roberto, Fedecheng

MOOZIK! LA CANZONE DEL MESE

Ho scelto La mia felicità, interpretata da Sarah Jane Olog. Opening di una serie tv che mi ha fatto compagnia dall'inverno fino a fine aprile.
Mai smettere di inseguire ciò che rende felici!


NEXT! A MAGGIO SU QUESTO BLOG

Retrospettiva sulla serie Street Fighter II Victory e sulla terza stagione dei Power Rangers!
Parleremo del Teramo Comix, di haters, e del primo romanzo di Berserk!
E ancora, i cinecomics anni '50, i giochi dei Masters of the Universe e tanto altro!

Buon MAGGIO a tutti!

[PUBBLICITÀ] gli stupefacenti spot negli albi di Diabolik (vol. 2)

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Fino a tutta la metà degli anni '80, negli albi di Diabolik erano presenti -oltre alle immancabili barzellette disegnate, alle inserzioni gratuite e alla lista arretrati- anche delle pubblicità.
Di quelle da catalogo postale, a volte naif a volte assurdamente trash.
Le ho raccolte per voi in una serie di "volumi": quello che segue è il secondo, mentre cliccando qui trovate il primo!



O.D.V.: OPPORTUNITÀ DI VALERE
Corsi per corrispondenza, ben sette indirizzi: Estetica e Moda, Impiego Aziendale, Edilizia e Agraria, Automobile, Immagine e Disegno, Elettricità e Meccanica, Radiotecnica e Artigianato.


IL ROLLMASSAGE 
Massaggiatore brevettato dall'azienda Daniels, era in vendita in farmacia. Ma non trovandolo (e immagino che non si trovasse...) era possibile ordinarlo tramite il coupon.


SCUOLA RADIO ELETTRA
Un classico intramontabile degli spot su riviste (presente, ad esempio, anche nelle pubblicità su Topolino): Scuola Radio Elettra.
Quando gli altri vi guardano... stupiteli!


ARMI MODELLO
Riproduzioni assolutamente innocue di famose armi da fuoco.
Per collezionisti, destinate a rivalutarsi nel tempo.
Il catalogo Mondial Market poteva essere richiesto senza impegno d'acquisto, a sole L. 2000.


PALESTRA FASSI SPORT
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[COME FINISCE] He-Man and the Masters of the Universe

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He-Man ha tante incarnazioni, e la sua storia è stata raccontata in tanti modi, tra fumetti, cartoons, minicomics.
Spesso storie slegate tra loro, o che comunque erano unite da una continuity molto blanda.
Dunque, si può dire che He-Man ha tanti possibili "finali", per quanto spesso non definitivi.

Vediamo quelli più importanti. Va da sé che il tutto contiene, ovviamente, spoiler.

L'OPERA IN BREVE

Il principe Adam di Eternia è scelto dal destino per brandire la Spada del Potere che lo trasforma nel guerriero He-Man. Assieme agli altri Dominatori, protegge il pianeta e il Castello di Grayskull dalle forze del male, guidate dal malvagio Skeletor.

LA SERIE ANIMATA ANNI '80

Così come non esiste un episodio "iniziale", la famosa serie Filmation non contempla nemmeno un vero finale per le avventure dei Masters. Peraltro, le storie di He-Man e Skeletor continuano nello spin-off She-Ra, la Principessa del Potere. Ma ovviamente c'è un episodio che è stato prodotto per ultimo, ossia il #130: The Cold Zone.
In realtà i fan sono concordi nel considerare come finale "ideale" l'episodio #110, The Problem with Power. Una delle storie più belle dell'intera serie, che vede He-Man buttare via la Spada del Potere credendo di aver ucciso un innocente.

He-Man si ritrasforma in Adam e getta via la Spada

In realtà si trattava di un piano ordito da Skeletor, volto a minare l'integrità morale dell'eroe di Eternia. He-Man avrà modo di recuperare la Spada e pareggiare i conti salvando anche Teela, portandola romanticamente in braccio verso il tramonto.

muscoli e romanticismo...

LA SERIE ANIMATA 2002

Sebbene sia stata chiusa prematuramente, la serie che i fan chiamano "200x" -di cui abbiamo riscoperto la sigla, qui- termina con la fine di un arco narrativo: quello degli Uomini Serpente, liberatisi dalla loro prigione millenaria e pronti a reclamare il dominio di Eternia.
Nell'ultimo episodio He-Man riesce a fermare nientemeno che il dio rettile Serpos, mentre Re Hisss viene neutralizzato dal guerriero Zodak, a cui lo stesso Hisss aveva ucciso il fratello.
Le vicende raccontate in questa serie gettano le basi per l'unificazione del canone generale dei Masters, che prosegue con i minicomics e le biografie della linea di giocattoli Classics.

Zodak e He-Man hanno sconfitto gli Uomini Serpente

FUMETTO DC COMICS 2012

Una rilettura inedita delle vicende di He-Man, che non stravolge troppo personaggi e situazioni, è quella proposta dalla DC a partire dal 2012.
L'ultimo albo, Affrontare il futuro, risale all'aprile 2016: dopo aver sconfitto definitivamente Skeletor, Adam si appresta a regnare su Eternia. Sposatosi con Teela, cerca di comprendere come veicolare il Potere affinché questo continui a proteggere il pianeta. Nelle ultime due pagine troviamo il guerriero nella fucina di Grayskull, intento a forgiare una nuova versione della Spada, che porge a qualcuno (idealmente, il lettore) dicendogli "a te il Potere".
Mi fece gasare, davvero.

MINICOMICS E CANONE CLASSICS

È la storia più completa sul mito dei Masters: innanzitutto riunisce le tante anime e le tante serie (i primissimi minicomics di Alfredo Alcala, la serie spaziale New Adventures of He-Man, la linea mai prodotta Powers of Grayskull...), ma soprattutto crea una vera e propria mitologia nel rispetto di quanto si conosce dal 1982 a oggi.
Ho raccontato già, filologicamente, le vicende di questa versione definitiva (qui trovate il riassunto).
La storia termina (per ora?) con l'ultimo minicomics uscito.
Dopo il Terzo Ultimate Battleground, evento che pone fine alla vita del malvagio Gorpo, Skeletor (morto da tempo) torna in vita grazie a un rituale proibito, che sconvolge però vari equilibri naturali.
Sia lui sia He-Man, ora con i figli già impegnati su fronti opposti, continuano a darsi battaglia per il Potere.


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[MUSICA] il rock sanguigno dei Mahagma (che mi riguarda personalmente)

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Cosa c'entro io con un gruppo rock?
Ebbene, è arrivato il momento di scoprirlo, ed è arrivato il momento di saperne di più sulla rockband Mahagma!
Ho intervistato il frontman, Yuri.

Una chiacchierata veloce tra pensieri e musica, soprattutto musica: in allegato trovate i brani, fate sapere cosa ne pensate!
Let's rock!

Miki - Chi è Yuri, chi sono i Mahagma?
Yuri - Innanzitutto ciao a tutti i lettori del Moz O'Clock!
Sono un ragazzo di 33 anni che da sempre ha una grande passione: la musica. Nello specifico, chitarra e voce. Insomma, me la suono e me la canto!
Da tempo avevo voglia di metter su una rockband: fui contattato da una cover band dei Litfiba, e ne divenni il cantante.
Parlando della mia idea col batterista (Sebastiano), un anno fa è finalmente nato il progetto che sognavo. Inizialmente eravamo solo in due; poco dopo abbiamo trovato il bassista (Stefano) e in un secondo tempo è arrivato il tastierista (Ivan). I Mahagma sono così al completo!

Stefano, Sebastiano, Yuri, Ivan

Miki - Qual è il genere che proponete? Come nascono le vostre canzoni, quali sono le influenze o ispirazioni?
Yuri - il genere è sicuramente un rock / hard rock; testi e musica nascono da me, e poi vengono elaborati col resto del "branco"! Innegabili le influenze litfibiane anni '90 ma anche quelle thrash metal dei Metallica, soprattutto per i riff: restano però influenze, speriamo di fare sempre un lavoro inedito!

Miki - Avete appena inciso una demo con 4 brani. Quale pensi sia quello che, in linea generale, vi rappresenta di più? E perché?
Yuri - Sicuramente Quando viene sera: brano sulle decisioni che per vari motivi abbiamo paura di prendere, ma che vanno comunque prese per stare bene.
Sia musicalmente che nel testo è un po'una summa di quello sono i Mahagma.


Miki - Mi dicevi che testi e musiche nascono da te. Come? Quando? Dove?
Yuri - Solitamente creo prima la melodia e poi il testo. Nei momenti liberi cerco di sfogare la mia creatività musicale con la chitarra, e lo faccio nella solitudine della mia stanza. L'ispirazione del testo invece nasce spesso mentre viaggio o passeggio, o nei momenti di pausa lavoro. Mi appunto su delle note (anche vocali) le idee che ho avuto.

Miki - I vostri brani sembrano essere molto diretti, come testi e musica. Confermi?
Yuri - Sì, ma non sempre. Alcune canzoni nascondono più di un significato, grazie magari a delle metafore, e altre sono più dirette. Un esempio è Contromano, dove voglio parlare degli eterni egoismi della politica italiana, che penalizza sempre il cittadino comune.


Miki - In realtà c'è anche qualcosa che mi riguarda personalmente, anzi più di una. La vuoi svelare tu ai lettori del mio blog?
Yuri - Ebbene sì. In alcuni testi c'è anche il tuo zampino. Come nel caso della ballad Mistral che nasce da una tua poesia che ho riadattato.


Miki - È presente una fata, nel brano che sembra essere quello più "romantico" del lotto. Di chi si tratta?
Yuri - Si dice il peccato ma non il peccatore, anzi la peccatrice! In realtà In una notte parla da sé: descrive un incontro che ho avuto con una ragazza che ha lasciato il segno! Un incontro dolceamaro.


Miki - Ma... non ti ho chiesto la cosa più importante! Cosa significa il nome della band?
Yuri - L'idea iniziale era quella di chiamarci Magma, ma abbiamo scoperto che il nome era già registrato. Però cambiare completamente mi sarebbe dispiaciuto. Così Stefano ha proposto l'attuale Mahagma, che fonde il termine sanscrito "mahatma" (grande anima) con l'aggressività del magma a cui eravamo affezionati.

Miki - Perfetto! Prima di salutarci, un'ultima cosa: che progetti avete per l'immediato futuro?
Yuri - C'è un video che vorremmo realizzare al più presto; sicuramente entro la fine dell'estate registreremo altri otto pezzi già arrangiati. Infine ci dedicheremo alla cosa più bella per un musicista: i live!

Miki - Ottimo, dunque vi sentiremo, in qualche modo. Per ora ci salutiamo, ma torneremo sicuramente a parlare del progetto Mahagma!
Yuri - Certamente, noi rimaniamo a disposizione! Grazie a tutti, alla prossima!

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Yuri Zanella

[CINEMA] trasposizioni: imperativo stravolgere?

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È di queste ore la notizia sulla probabile trama dell'imminente film su He-Man.
La mia reazione non è stata di gioia. Ancora una volta, nel mondo delle trasposizioni da un medium all'altro, l'imperativo sembra essere solo uno: stravolgere tutto.
Vediamo perché, tra esempi vecchi e nuovi.

Pare quasi impossibile dover/poter restare fedeli alla linea, e tutti vogliono reinventare trame e personaggi, forse pensando di stupire il pubblico.
Ma sono ben pochi i casi in cui un prodotto simile diventa cult (anzi, scult): tutte le altre volte è solo un vuoto a perdere che scontenta i fan storici e non piace nemmeno alla nuova platea: in sostanza, un flop sotto ogni profilo.

Nello specifico, pare che la trama del nuovo film sui Masters of the Universe vedrà He-Man e Skeletor fratelli, in una abusata shakespeariana lotta per il potere.
Keldor è il saggio e pragmatico fratello maggiore; Adam il cazzone perdigiorno di turno.
Succederà qualcosa e il primo diventerà Skeletor, lanciandosi coi suoi mostri alla conquista di Grayskull; il secondo si trasformerà in He-Man e difenderà il regno con un manipolo di eroi.
Ora, che ci sia una parentela tra Keldor e Adam è cosa comprovata, ma i due non sono fratelli.


Non che le riletture mi dispiacciano, ma sono trent'anni che aspettiamo un film importante su He-Man: perché non restare fedeli alla trama canonica? Perché rendere diversi i ruoli di alcuni personaggi? È questo che non comprendo: non abbiamo bisogno di un'ulteriore versione della storia, ma della storia ufficiale finalmente fissata su grande schermo.

He-Man non è l'unico esempio.
Nel trasporre un'opera (cartoon, fumetto, videogame, serie tv, giocattolo) per il cinema, spesso e volentieri soggettisti e sceneggiatori si divertono a riscrivere l'opera stessa.
Che, a scanso di equivoci, non sarà quell'opera tradotta per il grande schermo, ma una sua rilettura, una ennesima variazione sul tema. Ed è questo che non concepisco.
Cosa si spera di ottenere? L'attenzione dei fan e l'attenzione del nuovo pubblico?
Sbagliato: è cosa nota che operazioni così finiscono quasi sempre male.

ALCUNI ESEMPI

DRAGONBALL EVOLUTION: famoso manga e poi serie animata, diventa film hollywoodiano. Praticamente la precedente pellicola cinese era più fedele. Dragonball Evolution fece ribrezzo su ogni versante, reimmaginando la storia di Goku in modo patetico.

sembra tutto fatto volutamente per fare schifo
DYLAN DOG: anche qui, del famoso fumetto non rimane niente. Un film da cui la stessa Bonelli ha preso le distanze. Paradossalmente, Dellamorte Dellamore era molto più dylandoghiano di questa vomitevole pellicola.


JEM E LE HOLOGRAMS: tecnicamente un'espressione totale degli anni '80, nel 2015 Jem è diventata un misconosciuto film che non ha nulla a che vedere con il mondo glam rock della serie. Difatti, fu un clamoroso fiasco.

poco outrageous

BERSERK: nel 2012 uscirono tre film più incompleti del precedente cartoon. Ok, magari non c'era spazio per tutto, ma allora perché non farne una serie? Ed è nata anche la serie, ma pure qui (oltre ad animazioni pietose) molte parti (anche importanti) della trama vengono tagliate via.

un bambino all'asilo saprebbe fare di meglio...

L'ULTIMO DOMINATORE DELL'ARIA: va bene che alla guida c'è uno dei peggiori registi di sempre (capace di scempi quali Split o Lady in the Water), ma ridurre a merda un gioiellino come Avatar - La leggenda di Aang fu un duro colpo al cuore.

oggi è relegato negli sfigatissimi cataloghi da edicola

STREET FIGHTER
: ok, magari vuoi incentrare di più il tutto su Guile, visto che l'opera era destinata a un pubblico occidentale.
Ma Sagat trafficante, Zangief ritardato, Ryu e Ken truffatori, Balrog giornalista... dico io, era necessario?
Ecco, però, Street Fighterè uno di quei pochi casi dove lo stravolgimento diventa "di culto".
La mia recensione cliccando sull'immagine.

https://mikimoz.blogspot.it/2018/03/street-fighter-sfida-finale-retrospettiva.html

DIABOLIK: siamo ancora negli anni '60 ed è impossibile riprodurre fedelmente il mondo diaboliko (trucchi, maschere). Mario Bava però ci prova e oggi, sebbene il suo Diabolik abbia poco o nulla a che vedere col fumetto (Eva alla stregua di un zoccolone, psichedelia, ecc...), questo titolo è un cult assoluto del cinema sixties.

col mitra, ma quando mai...?

I DOMINATORI DELL'UNIVERSO: chiudiamo il cerchio con He-Man, già adattato per il grande schermo nel 1987. C'era Dolph Lundgren nei panni del muscoloso eroe di Eternia. Una storia che si allontanava molto dalle atmosfere del cartoon, prediligendo uno stile starwarsiano e un'ambientazione terrestre (forse perché c'erano pochi soldi). Eppure anche in questo caso è un cultissimo.

mito assoluto

LA DOMANDA FINALE

Voi, da fan di un'opera (fumetto, videogioco, cartoon...) volete una trasposizione fedele a questa o vi sta bene che sia ampiamente stravolta (nella storia, nelle atmosfere, nei personaggi)?
Seguireste ugualmente qualcosa di cui già conoscete lo svolgimento, o preferite una trama inedita che non rispetta però i canoni?

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