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[SERIE TV] Hai paura del buio? - la retrospettiva


Ad un certo punto negli anni '90 fu riscoperto l'horror per ragazzi.
Aprì le danze, nel 1990, proprio la serie Are you afraid of the dark?, un telefilm antologico che ebbe come risposta gli altrettanto antologici Brividi e polvere con Pelleossa (un cartoon, dal 1993) e Piccoli Brividi (serie del 1995 tratta da libri monografici).
Hai paura del buio?arrivò anche da noi, attorno al 1994, nel contenitore Solletico di Raiuno.
Riscopriamo insieme questa serie!

Produzione canadese in due "blocchi" (il primo dal 1990 al 1996, il secondo dal 1999 al 2000), consta di 91 episodi ripartiti in 7 stagioni.
Serie antologica, è quasi una versione per ragazzi di Ai confini della realtà.
Ogni episodio (della durata di 20 minuti circa) racconta una storia diversa, legata alle altre solo dal fatto che a introdurla vi siano dei ragazzi attorno a un fuoco: sono i membri del Club di Mezzanotte.
A volte accadeva che la storia raccontata prendesse il via da un normale fatto capitato nella quotidianità di questi ragazzi.

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i ragazzi del Club

Costoro sono presenze fisse nel cast, che si rinnova solo un po' di stagione in stagione.
Tra gli attori famosi, apparsi come comprimari degli episodi singoli, si annoverano due giovanissimi Neve Campbell e Ryan Gosling.
Il film Il sesto senso, stando a certe dichiarazioni, sarebbe nato dall'ispirazione di uno dei tanti episodi di questo telefilm.
Sigla!

La serie è stata girata tutta in territorio canadese, da una società locale. Ma fu prodotta anche dall'americana Nickelodeon, che si occupò della distribuzione negli Stati Uniti.
Con un certo successo nella prima metà dei '90, dopo qualche anno di pausa, nuovi scrittori si misero all'opera per produrre un nuovo blocco di episodi a cavallo del nuovo millennio: solo uno dei vecchi protagonisti del Club di Mezzanotte era ancora parte del lotto.

Le puntate viaggiavano tra orrore e fantascienza, con una certa dose di suspance.
Se certi racconti erano maggiormente grotteschi, talvolta persino ironici, non mancavano momenti davvero inquietanti o storie dal finale ambiguo (o addirittura senza lieto fine).
Altri due personaggi ricorrenti erano lo scienziato pazzo Dr. Vink -che tutti chiamavano, sbagliando, Fink- e il proprietario di un negozietto di cianfrusaglie magica, tale Mr. Sardò (con tormentone riguardante l'accento sul nome).

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Dr. Vink

In Italia, oltre che su Solletico la serie è andata in onda su Rai Gulp, in replica.
Recentemente si è parlato di un film cinematografico basato su quest'opera, a cui lavorerebbe lo sceneggiatore del nuovo IT.

Paura in tv? Leggi anche 
BRIVIDI - i programmi televisivi che facevano paura

[WEB] Macchianera Internet Awards 2018 #MIA18 - e se votaste per il Moz O'Clock?


Ciao Clockers!
Anche quest'anno è arrivato il periodo in cui si segnalano siti, blog e personaggi preferiti del web per il Macchianera Internet Awards, ossia il più prestigioso premio della rete!
E -anche considerato il fatto che tra noi non lo ha fatto ancora nessuno- sono io, quest'anno, a chiedervi un favore.
Voglio provare a vedere cosa succede, yes!
E ho bisogno del vostro aiuto, ho bisogno della vostra segnalazione.
Vi spiego tutto per bene, se volete.

Entro e non oltre il 25 agosto 2018è necessario inviare le segnalazioni ai Macchianera Internet Awards, giunti ormai alla quattordicesima edizione.

Vi segnalo il form dove inserire queste segnalazioni (lo trovate QUI)
Il regolamento parla chiaro: si può indicare un nome fino a un massimo di 4 volte per 4 categorie diverse. Inoltre, affinché la scheda di votazione sia ritenuta valida, è necessario votare in almeno 8 categorie.

Vi indico le categorie dove vorrei votaste per me:

4 - MIGLIOR ARTICOLO O POST
e vi chiedo di inserire, copia/incollando, questo link:

https://mikimoz.blogspot.com/2018/05/sigla-lamu-mistero-risolto.html

(dove ho svelato l'intreccio dietro al mistero della sigla di Lamù)


12 - MIGLIOR SITO TELEVISIVO
e vi chiedo di inserire, copia/incollando, questo link:

https://mikimoz.blogspot.com

(la tv, tra programmi retro e serialità, è un argomento cardine del blog)

25 - MIGLIOR SITO DIVULGATIVO
e vi chiedo di inserire, copia/incollando, questo link:

https://mikimoz.blogspot.com

(divulgo la cultura pop, nerd e retronostalgica, no?)

Ricordate: non fate il mio nome per più di quattro volte, vi chiedo di segnalarmi nelle categorie che vi ho indicato.
Ma soprattutto, ricordate che dovete segnalare altre voci per convalidare la vostra scheda (minimo 8 in tutto).
E vi invito quindi a citare tutti gli amici blogger che conosciamo, visto che ci sono categorie cinematografiche, travel, food, librarie, lgbt...

Lascio anche qui di seguito la scheda ufficiale per poter votare e vi ringrazio anticipatamente.
Per ogni chiarimento trovate info, regolamento e scheda qui: https://www.macchianera.net/2018/06/26/macchianera-internet-awards-2018-mia18-la-scheda-per-fare-le-tue-proposte-1/


[BLOG] clone-bloggers, ecco come riconoscerli: sapevate di leggere sempre la stessa persona?

Ciao amici!
Questo è un post che ho in canna da tempo ma che non ho mai pubblicato.
Ma adesso basta, è giusto che tutti sappiano.

Sappiano che si sa, sappiano che noi sappiamo: poi tutto può restare com'è, ma almeno evitiamo di passare per rincoglioniti.
Sapevate di avere a che fare, in qualche caso, con la stessa persona (o al massimo un paio di compagnucci di merende) che gestisce una decina di blog con account diversi?

Sono quelli che chiamo clone-bloggers, o blogger "anonimi": mettetemi la marcia di Star Wars perché voglio rivelarvi tutto su questa guerra dei cloni!

Chiariamo subito: non farò nomi, non mi pare il caso anche perché non voglio rovinare progetti e comunque queste rimangono mie deduzioni, raccolte nel corso degli ultimi anni.
Sì, anni: è da tempo che ho sgamato questo andazzo nella blogosfera, condiviso con altri, e proprio con loro sono anni che ci facciamo tante risate.

Questo per chiarire che non è che siamo poveri dementi: abbiamo sempre saputo tutto, ma abbiamo anche sempre lasciato correre.
Dicevo, non farò nomi: ma vi lascio tutti gli indizi, tutto ciò che serve per fare 2+2. Poi starà a voi.
Ecco come riconoscere chi, dietro un pc, si è creato decine di identità diverse (donne e uomini), articolate, con storie proprie... ma alla fine è sempre la stessa persona.
Iniziamo.

CLONE-BLOGGERS, ECCO COME RICONOSCERLI

1- LA PRIVACY
Se un blogger innaturalmente non mostra mai nulla di sé, resta anonimo, resta un nick generico, ma soprattutto non lascia trasparire niente della sua vita (anche questioni banalissime e quotidiane, ma naturali), allora è probabilmente un clone-blogger. Pensateci: anche chi vuol rimanere anonimo, riesce a bloggare con naturalezza e inserisce rimandi di vita reali.
Chi vuole nascondersi sempre, spesso ha qualcosa da nascondere.
Un nickname casuale non serve a non renderli più anonimi. Restano tali.


2- CONTATTI
Molti clone-bloggers ripudiano i social, o a volte sono proprio scappati da questi. Tranne uno: Google +. Usano quello e solo quello, coi loro nick generici, forse perché garantisce un po' di anonimato.
In ogni caso, state attenti ai blogger che frequentate fuori dai blog: se li sentite solo via e-mail e non vogliono darvi altri contatti -appellandosi sempre alla privacy- allora probabilmente avete a che fare con un clone-blogger, con uno di questi blogger "anonimi".


3- LE LORO STORIE
Spesso queste persone, che dalla loro hanno in comune i punti espressi sopra, sono utenti/personaggi con alle spalle storie molto articolate. Tragiche, a tratti grottesche.
Se avete avuto a che fare con blogger "anonimi" che hanno patologie, problemi, sfighe assortite, storie altisonanti, sono vittime di soprusi e/o di pregiudizi-razzismo-sessismo (di cui non v'è traccia nelle cronache o di cui non c'è nulla di minimamente rintracciabile)... allora probabilmente avete incrociato uno di questi clone-blogger.
Spesso è probabile che un clone-blogger sia un personaggio che dichiara di avere a che fare con paesi esteri oltre che con l'Italia. E probabilmente non conosce nulla della lingua del Paese da cui dice di provenire, facendosi clamorosi autogol.


4- TEMI SOCIALI
Che il sopruso razziale-sessista sia capitato direttamente a loro o meno, questi clone-bloggers sono spesso e volentieri legati da una questione: hanno a che fare o con l'omosessualità o con il femminismo.
Spesso battaglieri, altre volte semplici simpatizzanti, dai loro blog traspaiono sempre in modo forte questi temi sociali; e sono pronti a comportarsi da vere e proprie pasionarie.


5- COME BLOGGANO
I clone-bloggers hanno dei clone-blog: ovvio, no?
Ripeto, è solo per farvi notare delle coincidenze, ma se siete incappati in bloggers con l'avatar simile; in blog con grafiche similari o addirittura con lo stesso layout e ripartizione dei widgets; in modi di postare identici (sempre e solo quel dato giorno della settimana); in eguali modi di gestire i commenti ricevuti (li tengono in moderazione per giorni, ergo: a loro non interessa lo scambio di opinioni e il fare community, e si appellano ai problemi che insorgerebbero se qualcuno offende terzi) allora probabilmente avete a che fare con un clone-blogger.
Ah, spesso vanno in vacanza tutti assieme, si assentano tutti assieme, vanno a pisciare tutti assieme. Coincidenze? Probabile: ma guardate i blog che lo fanno e vedrete che corrispondono alle caratteristiche finora elencate. Davvero son tutte coincidenze?


6- COSA FANNO
Tutti o quasi questi blogger "anonimi" guardacaso arrivano da voi e gettano l'esca per farsi seguire.
Anche quelli giovanissimi sono legati, quasi tutti, ai video di un unico utente di YouTube.
Spesso questi blogger "anonimi" sono anche appassionati della stessa musica, italianissima, trattata guardaunpo' da quello youtuber ("anonimo" anche lui).
Ultima cosa: una larga parte di questi clone-bloggers (che ormai è chiaro, è un unico clone-blogger) potrebbe avere a che fare con libri ed e-book. Mutuo scambio di titoli, tra una recensione e l'altra, probabilmente sempre della stessa mano ma con attribuzioni diverse.


Se mettiamo insieme tutte le cose che vi ho elencato, capitere che è impossibile si tratti di coincidenze: perché non conosco NESSUN blogger non anonimo che fa uso dei video di tale youtuber?
Perché proprio tutti quelli che hanno storie tragicissime non sono presenti sui social, e parlano solo via mail?
Perché tutti questi "anonimi"gestiscono l blog allo stesso modo?
Potrei continuare con gli incastri.
Ecco, magari adesso cambieranno rotta e inizieranno a modificare il loro modus bloggandi, dopo questo post.
Voi, intanto, state in campana!

Ami le stranezze del blogging? Non perdere

[FUMETTI] Il Grande Diabolik, Il sangue del nemico - la recensione (no spoiler)


Puntuale come ogni luglio, ecco anche per l'estate 2018 il nuovo Grande Diabolik.
Ventuno anni per questa collana che, due volte l'anno, ci racconta le avventure "un po' più in grande" del Re del Terrore.
Il sangue del nemicoè il titolo dell'albo in questione, vediamo cosa ci riserva.


È una storia tutta poliziesca. Una grande indagine che porta Ginko e... Diabolik a indagare, non parallelamente ma assieme, sulla fuga di un criminale che ha ucciso un poliziotto di Clerville.
In un paese estero corrotto, il legame tra l'ispettore e il suo eterno avversario si farà davvero molto stretto.


Come sempre, i lettori più smaliziati possono intuire che qualcosa non quadri già dall'incipit, che non può mai essere una scena messa "a caso".
E proprio nell'incipit vi sono quelle vignette che non amo del Grande Diabolik, ossia dettagli aggiunti che paiono "allungare il brodo" alla sequenza (vi posto una tavola di esempio: nel mensile regolare sarebbero bastate solo il primo e il quarto disegno -con parole e suoni del terzo- per descrivere la fuga del ladro).


Però c'è da dire che dopo questo inizio la storia diventa davvero carica e ricca di ribaltamenti, spesso imprevisti. Diabolik e Eva dovranno giocare più volte d'astuzia per restare in gioco e mettere a segno il colpo che si sono prefissati di compiere.

Gli habitué di Diabolik sgameranno molto prima della fine dell'albo tutto l'intreccio alla base del giallo nonché i veri ruoli di certi personaggi; un giallo articolato fatto di false piste e gente ambigua, scritto da Palmas, Gomboli e Pasini con sceneggiatura di Faraci.

I disegni di Barison sono ormai classici e tipici dell'appuntamento estivo; la copertina di Buffagni sembra meno curata rispetto all'arte a cui ci ha abituati.
Apre un articolo sui trucchi della Jaguar, e chiude un altro articolo sul... sangue nelle storie di Diabolik.
In definitiva: un episodio ben costruito che sicuramente appagherà il lettore; memorabile per un singolo avvenimento che avviene dopo la metà dell'albo, ma ci sono stati Grandi Diabolik migliori.

Non perdere

[BLOG] un mese con la Cameretta del Moz O'Clock: maratona di nuovi post!


Come? Non segui anche La Cameretta del Moz O'Clock? Cosa aspetti?
Corri qui (CLICK!) e aggiungi il blog al tuo feed reader o al tuo blogroll!
Oggi La Cameretta compie un mese di attività, e per festeggiare con voi... per tre giorni proporrò una maratona di post veloci a tema anni '80 e '90!
Vi spiego meglio, pronti?

La Camerettaè in sostanza un'estensione di questo Moz O'Clock; è un blog parallelo ma facente parte del medesimo universo (tanto che lo considero parte integrante del blog dove siete ora); è un blog fatto di post velocissimi che vogliono farvi viaggiare attraverso gli anni '80 e '90.

Diverse etichette per presentare pubblicità, video, musica, trailer e foto dell'epoca.
Poche parole, tanti ricordi.
La Camerettaè stata molto bene accolta da voi, e di ciò vi ringrazio, anche perché spesso vi ho costretti a una doppia lettura.

Ma è ancora in fase di rodaggio, comunque. E già da questi giorni d'estate vedrete come può funzionare in sinergia col Moz O'Clock classico: ecco perché vi chiedo di seguirmi anche di là!
Lo scopo è proprio questo, difatti. Creare un calendario editoriale preciso, di ritorno dalle vacanze, in cui alternare (senza accavallare troppo) i due spazi virtuali.
Magari orari diversi, magari giorni diversi, ma sempre con lo stesso spirito.
Per adesso La Cameretta del Moz O'Clock sta riempiendo il suo serbatoio, diciamo così.
Sta creandosi un po' di materiale da mostrare ai visitatori, e proprio nell'ottica di ciò, da oggi e per tre giorni, ho pensato a una piccola maratona.

Tre giorni dove, per quattro volte nell'arco della giornata (ore 8.00, 12.00, 16.00 e 20.00) La Cameretta vi proporrà articoli di TUTTE le rubriche.
Così ripartiti:

18 LUGLIO


ore 8.00 EDICOLA
ore 12.00 ALBUM FOTOGRAFICO
ore 16.00 SPOT '80 - '90
ore 20.00 VIDEOTECA

19 LUGLIO

ore 8.00 SNACK
ore 12.00 DISGUSTI DOMESTICI
ore 16.00 SIGLE TV
ore 20.00 SALA GIOCHI

20 LUGLIO

ore 8.00 CARTOLIBRERIA
ore 12.00 WALKMAN
ore 16.00 GIOCHI
ore 20.00 ZAPPING

Se volete scoprire cosa vi aspetta in queste categorie, non vi resta che fiondarvi sul pianeta La Cameretta del Moz O'Clock! La maratona è già iniziata!
Ci vediamo lì!

[CARTOON] la nuova She-Ra: c'era davvero bisogno di realizzarla così?


Ne abbiamo parlato, con qualcuno di voi, già sulle mie pagine social: dopo la divulgazione delle prime immagini della nuova serie di She-Ra, in molti sono rimasti interdetti dallo stile del disegno.
Il discorso che voglio fare oggi è però più ampio, e riguarda le modifiche, al di là del disegno.
È la prosecuzione del discorso che portiamo avanti da mesi, in questi post (li linko per chi volesse rileggerli):


Prima che qualche genio faccia come nel post sul reboot di She-Ra (linkato qui sopra), dove mi fu detto che sarei contrario a opere con protagoniste femminili perché avrei problemi con le donne (!?), faccio questa doverosa premessa: amo She-Ra e il suo mondo (che è quello dei Masters of the Universe); amo il cartoon classico di She-Ra più di quello di He-Man, su diversi punti; non ho alcun problema con opere dove figurano protagoniste femminili (sono fan di Sailor Moon).


Penso che forse fosse anche inutile ribadire tutto questo, chi mi conosce lo sa e comunque dal mio post di allora non traspariva alcun ostruzionismo alla componente femminile dell'opera (She-Raè sempre stata così, imponendosi peraltro come icona femminista già da subito negli anni '80).


Torniamo a noi.
Come avrete visto, il design è molto diverso rispetto a quello del passato; molto più giappominkia che americano, ma si sa: il trend purtroppo è questo.
Peccato. Ma di certo non è questo il male maggiore.
Come saprete, infatti, io odio l'eccesso di politicamente corretto che va a snaturare le opere.
Se fosse una rivisitazione futuristica, o aliena, o deformed di She-Ra, certi cambiamenti li puoi anche operare, al di là del design spiccio che ha colpito, ad esempio, Catra:

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sembra la sorella di Blanka

Che fino a pochi giorni fa era così:

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miao!

No. Io parlo di questioni più "accomodanti".
Cosa vi dicevo nel post di maggio, profetizzando la catastrofe? Rivediamo:
Ah, per gli appassionati di stravolgimenti: Netossaè l'unica del cast annunciato a essere nera; Adora, Sea Hawk, Bow, Angella (sposata con re Micah), Frosta (innamorata di He-Man) sono sicuramente eterosessuali. Anche Peekablue e Flutterina, semmai dovessero apparire (quest'ultima addirittura è protagonista di un rapporto interraziale, mettendosi con Clamp Champ).
Il resto potranno modificarlo o ampliarlo, anzi mi farebbe piacere vedere più relazioni e intrecci e anche scelte sessuali particolari, ma non toccatemi questi punti fissi qualora non si trattasse di una riscrittura fantasiosa!
E invece ecco che appunto, per chissà quale eccesso di stupido perbenismo, Bow diventa nero.

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ci vuole un po' di rap, qui

E una delle Principesse del Potere ha oggi qualche chilo in più. E sembra proprio essere Glimmer.
Glimmer e Bow, che fino a qualche giorno fa erano così:

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in effetti le cosce erano già rotonde

La questione è: She-Ra by Netflix non è una riscrittura fantasiosa del mito di She-Ra, tanto che -è annunciato- ci saranno gli Horde, ci sarà la questione del suo rapimento da neonata e tutto ciò che è nella trama originale.
Ecco, non essendo She-Ra by Netflix una riscrittura fantasiosa, c'era davvero bisogno di realizzarla così?
Esatto, il titolo del post non riguarda il design, a cui penso ci si possa abituare, come successe già col remake dei Masters nel 2002 (è bello che Adora sia ringiovanita, giustamente ha sedici anni; inoltre guardate che fondali, stupendi).


No, la mia domanda è altra: c'è effettivo bisogno di uno stravolgimento di personaggi iconici, cambiando colore della pelle o ingrassandoli rispetto al passato? A che scopo?
Perché non inventare un nuovo personaggio di colore e una nuova principessa cicciottella?
Ma soprattutto: perché realizzare prodotti con stravolgimenti quando manca ancora un prodotto definitivo sull'opera?

Sì: il canone finale dei Masters of the Universeè stato fissato, ma è raccontato in modo frammentario tra vari media, prendendo cose dal passato e rielaborandole nel presente (QUI se vuoi leggerlo).
Perché continuare con riletture del mito (come fu in parte la serie a fumetti della DC Comics) invece di darci un'opera DEFINITIVA che racconti per bene tutta la storia dei Dominatori (e quindi anche di She-Ra), rispettosa dell'iconografia classica?

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cosa c'era che non andava?

Ecco perché, per quanto potrà essere bella nelle trame (e magari piacere al pubblico black che si ritrova Bow from Harlem, e alle bambine curvy perché avranno una principessa cicciottella) sono idealmente contrario alla nuova serie di She-Ra.
E sarò contrario a qualsiasi cosa simile fino a che, prima, non ci daranno un'opera definitiva sui Masters, che segua alla perfezione la storia originale.
Però, così come in libreria ho il fumetto DC, sicuramente il 16 novembre guarderò anche questa ennesima infedele trasposizione.
Con un po' di tristezza, alimentata da questo perbenismo dilagante che ha creato una nuova occasione sprecata.

[CINEMA] il trailer di Shazam!: una speranza per il DCEU?


Al San Diego Comic-Con ecco che -tra le altre cose fighe e meno fighe- si è visto il primo trailer del film Shazam!.
Un film a cui personalmente non davo una lira, così come per tutti gli altri film del progetto DC Extended Universe (l'universo narrativo cinematografico della DC, che DC-iamocelo, fa abbastanza acqua da tutte le parti).
E invece, ta-dan, probabile gioiellino in arrivo.

Per chi non lo avesse ancora visto, ecco il trailer in questione:


E cosa c'è di particolare?
Che la DC l'ha puntata finalmente anche sull'ironia, grazie a un supereroe adulto con la mente di un ragazzino.
Poco importa se Billy Baxton, il protagonista, non ha più dodici anni come nel fumetto originale -ma qualcosina in più-: resta giovanissimo e con una propensione a cacciarsi nei guai quotidiani che tutti abbiamo passato.

Sì, l'orfano Baxton viene scelto per poter diventare il supereroe Shazam, dopo aver pronunciato la parola magica shazam!.
In realtà tale energumeno in rosso, un tonto Babybel che gioca a fare Superman coi poteri di varie divinità dell'Olimpo, era nato nel 1939 col nome di Capitan Marvel.


Ma poi la Marvelè esistita come casa editrice e ha pure avuto la brillante idea di registrare il nome Captain Marvel tutto per sé, e quindi alla DC non rimase che cambiare quello del suo supereroe direttamente in Shazam, che non è il genio arabeggiante Shazzan (QUI) né un'app per trovare la musica né un famoso pittore (quello è Cézanne).

Dopo una gestazione durata dieci anni, David F. Sandberg firma la regia di questa pellicola, che arriverà nella primavera 2019, dopo tutto un anno in cui il DCEUè stato davvero poco presente nelle sale (a testimonianza del fatto che spesso navigano a vista con dei progetti che sembrano casuali).
Nel cast figurano Zachary Levi nei panni del supereroe; Asher Angel nel ruolo dell'alter ego umano; Jack Dylan Grazer (che abbiamo visto già in quella mezza inutilità di It, al cinema) come Freddy, e ancora Djmon Hounsou e Mark Strong.

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i protagonisti

Dal trailer sembra tutto perfetto, in primis il non volersi prendere troppo sul serio.
Persino il trucco e parrucco vogliono gridare siamo fintissimi, come in tv! godiamolcela!.
Sarà divertente: unico peccato? Che Shazam! faccia parte del DCEU, dove -a questo punto- stona non poco.

[GIOCATTOLI] Paradisa, la linea Lego della bella vita


Lego Paradisa: quanti di voi ricordano questi playset?
Un po' vaporwave, con quei colori al gusto pastello che arrivavano direttamente dagli anni '80.
Un po' gay, con minifigures coi baffetti e fanaticherie assortite.
Un po'Miami Vice, con moto d'acqua, lusso, ville, palme e svago.

Lego Paradisaè stata una sottocategoria di Lego Città, e il suo codice postale sarebbe potuto essere tranquillamente 90210.
Riscopriamo insieme questa mitica linea, andata avanti dal 1992 al 1997!

Rivediamo giusto giusto uno spot dell'epoca:


Purtroppo quello in italiano è introvabile, ma diceva "una villa da favola, per tuffarsi nel blu... Paradisa, Paradisa, vieni a starci anche tu!".
Ebbene, era una linea molto femminile, o perlomeno presentata come tale.
Probabilmente il primo vero tentativo della Lego di conquistare anche le bambine, con una serie però perfettamente integrabile nella più ampia categoria Città.
Semplicemente, Paradisa era il lato "beach" di Legoland, tra svaghi e vacanze.

LE CARATTERISTICHE

Paradisa introduceva molte figure femminili, con le minifigures maschili spesso ridotte a fare da sfondo o servire le prime: se le donne erano impegnate nel surf o nell'equitazione o ad abbronzarsi, gli uomini erano quasi tutti cuochi, pizzaioli, camerieri o bagnini.

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immagine promozionale del 1992

I PLAYSET

Diciotto in totale, da quelli grandi a quelli piccoli, i playset di Lego Paradisa sono usciti nell'arco di sei anni. Eccoli qui per voi:

SAND DOLLAR CAFÉ - 1992
Tipico lido marino, con ristorantino, surfista, gelataio e guardaspiaggia.




SEASIDE CABANA - 1992
Una (semi)rotonda sul mare per due piccioncini (e un pappagallo) dall'aria chic.


SUNSET STABLES - 1992
Con questa confezione si introduceva lo sport più "in" di Paradisa: l'equitazione.


POOLSIDE PARADISE - 1992
La villa con piscina.


ROLLING ACRES RANCH - 1992
Il maneggio di Paradisa.


PARADISE PLAYGROUND - 1993
Il parco giochi dove portare i bambini affinché non stressino i genitori in vacanza.


ISLAND ARCADE - 1993
Una sorta di parco divertimenti con ruota della fortuna e gelateria.


SIDEWALK CAFÉ - 1994
Il bar del lungomare.


CABANA BEACH - 1994
Una spiaggia chic con cabine, surf e motoscafo.


PARADISA SPEEDBOAT - 1995
Un piccolo motoscafo in rosa.


DOLPHIN POINT - 1995
Un isolotto col faro, il barbecue e un delfino (qui introdotto).


PARADISA LIFEGUARD - 1996
Il guardaspiaggia che ci prova con la bagnante, a suon di musicassette.


CARRIAGE RIDE - 1996
Uno dei due unici playset Lego di sempre a includere un pony.


COUNTRY CLUB - 1996
Altro dei due unici playset Lego a includere un pony. Club per soli ricchi.


FUN FAIR - 1997
In pratica, le giostre. Con l'intoduzione del colore rosa shocking, dopo il rosa pastello di cinque anni prima.


SEASIDE HOLIDAY COTTAGE - 1997
Lo scivolo che fu dei Fabuland qui diventa rosa shocking.


SHOW JUMPING EVENT - 1997
Oltre al cavallo, un gattino.


PARADISA BARBECUE - 1997
Con un nuovo colore ancora: il violetto.


La linea Paradisa termina così, ma praticamente si trasforma nelle successive Bellville e Friends.
Io, preferisco Paradisa.

Ami i Lego? Vedi anche

LEGO TOWN - lo spot del 1998

[GIOCATTOLI] Snake Mountain, in arrivo il playset: storia e storie del rifugio di Skeletor!


La Snake Mountainè l'altro grande playset che effettivamente mancava nella linea di giocattoli (in corso dal 2008) Masters of the Universe Classics.
La linea che, seppur in forma scritta, ha finalmente definito un canone narrativo specifico cercando di amalgamare le tantissime anime della lunga storia del Potere di Grayskull (trovate qui un riassunto completo).
E se proprio il mitico Castello di Grayskull aveva già fatto la sua apparizione, effettivamente bisognava dare una casa anche ai nemici: al Comicon di San Diego 2018 l'azienda Super7 (che ha rilevato il brand Masters Classics dopo anni di gestione Mattel) ha presentato la versione definitiva della Montagna del Serpente!


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il retro, con la sfera-visore, il trono di ossa e il  passaggio segreto
 
In realtà, pochi anni fa si era già visto un prototipo della Snake Mountain.
Molto grande, una vera "montagna" rispetto anche allo stesso Castello di Grayskull, dopo la sua presentazione venne dichiarato che si stava lavorando per "rimpicciolirla" un pochetto.
Eccola qui.


In effetti questa versione mixava già le due anime della location: quella animata e quella versione giocattolo, entrambe degli anni '80.
Eccola nel cartoon:

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con la mitica cascata di lava

Eccola in forma playset:



Un concept di qualche tempo fa provava a mixare ancora di più le due Snake Mountain:

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un lato Filmation, un lato playset

Appare chiaro che la versione televisiva Filmation non ha nulla a che vedere con la Snake Mountain proposta, dal 1984, nei negozi di giocattoli.
In molti si chiedevano, infatti, come mai uno stesso luogo differisse così tanto tra le due versioni (quella Filmation è evidentemente più bella, evocativa e sensata).
Il mistero è presto svelato: il playset anni '80 della Montagna del Serpente in realtà è un repainting con qualche modifica di un prototipo "giungla" della Mattel.
Eccolo qui.

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la colorazione è decisamente kitsch

Di fatto, solo oggi i fan dei Masters potranno avere un playset che omaggia la versione animata, anche se si è scelta una maggiore aderenza al giocattolo vintage.

LA STORIA

Se nella serie Filmation viene detto che fu Skeletor stesso a costruire la Montagna del Serpente, quasi tutti gli altri canoni -a partire dai minicomics, finendo al remake animato del 2002- concordavano con una storia un po' più articolata (e bella): la Snake Mountain era stata, precedentemente, dimora degli Uomini Serpente.
Come ormai ufficialmente canonizzato grazie ai Masters of the Universe Classics, il serpente che sovrasta questo cumulo di ispidi picchi è in realtà il pietrificato Serpos, antica divinità che fu evocata da Re Hisss e in seguito bloccata nella roccia, su di un piccolo vulcano.

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nella versione 2002 la cascata di lava sgorgava dalla bocca del serpente!

Skeletor ne fece la sua personale base, anche se ha dovuto poi spartirla con gli Uomini Serpente redivivi. Durante la sua assenza -impegnato nello spazio per Le nuove avventure di He-Man-, è stato Jitsu il signore assoluto di questa fortezza.

TRIVIA

Una piccola curiosità: negli spot italiani degli anni '80 era chiamata... Cittadella del Serpente!
Se ami gli spot dei Masters, tieni sempre d'occhio La Cameretta del Moz O'Clock: in arrivo tante sorprese a riguardo!

[MUSICA] il mondo delle cover band: intervista


Estate, tempo di feste, sagre, festival.
Con un grande comune denominatore: la musica, collante generale tra una mostra e un piatto tipico, una passeggiata e una birra.

Spesso i comitati organizzatori si rivolgono a cover band di artisti famosi: mi sono chiesto come può essere questo mondo, e ho posto alcune domande a Mario, chitarrista dei Quinto Elemento, cover band del mio gruppo preferito di sempre: i Litfiba.
Ecco la nostra chiacchierata su questo universo, tra croci e delizie varie.


Miki - il mondo delle cover band: c'è dialogo tra voi?
Mario - diciamo, per scherzare... mal comune, mezzo gaudio! Si cerca sempre di collaborare: a volte ci si riesce, altre volte no...


Miki - non siete certo l'unica cover band dei Litfiba in Italia, ma ancor di più nella vostra zona di appartenenza: come vi rapportate con chi, a pochi chilometri da voi, propone la stessa musica?
Mario - anche se nessuno lo ammette, c'è una forte rivalità. Ma per fortuna sembra esserci spazio per tutti. E comunque, ognuno cerca di differenziare le proposte: insomma, un minimo di unicità c'è sempre.

Miki - ecco: cercate di differenziarvi anche nel sound, rispetto alle altre proposte? Come decidete gli arrangiamenti ed eventuali aggiunte? O seguite pedissequamente l'originale?
Mario - in base al pezzo e al sound del momento si decidono gli arrangiamenti. Ogni musicista cerca di dare il proprio apporto, senza ovviamente stravolgere troppo il brano originale. Insomma, si cerca di fare qualcosa di "unico" seppur riconoscibilissimo per lo spettatore.

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Mario che schitarra

Miki - una cover band è un progetto che si ferma all'esecuzione di brani altrui, oppure può portare anche ad altro? 
Mario - può sicuramente portare ad altro. Anche solo a sperimentare qualche pezzo inedito con gli stessi componenti della band.

Miki - siete stati sicuramente la prima cover band a eseguire live L'impossibile, che era il nuovo inedito litfibiano appena rilasciato. Come avete preparato la cosa?
Mario - appena uscito il singolo in radio ci era piaciuto subito e lo abbiamo improvvisato in sala prove. Aveva un bel tiro e lo abbiamo preparato al meglio, portandolo immediatamente nelle nostre serate. E il caso ha voluto che avessimo una data proprio il giorno dell'uscita del nuovo album dei Litfiba (contenente appunto il brano L'impossibile): ci è sembrata una grande occasione da non perdere, per omaggiare in modo ancora più forte questi artisti.


Miki - voi avete molte serate, dai pub ai bar, dai festival alle manifestazioni culturali. Ci sono differenze tra date estive e invernali, per quanto riguarda il tipo di pubblico?
Mario - generalmente (e paradossalmente, forse) il pubblico invernale è più caldo. Trattandosi di locali al chiuso (che siano pub o sedi di associazioni), la quasi totalità delle persone è lì per ascoltare noi. Nelle manifestazioni estive estive è un po' diverso, perché c'è molta più dispersione.

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i Quinto Elemento on stage

Miki - oltre alla passione, c'è un ovvio discorso economico. Portare in giro lo show ha un costo sia per voi che vi spostate, sia per chi decide di farvi esibire. Ci si può riuscire a tirar su qualcosa di concreto?
Mario - la tribute band è concepita come una cosa che si fa per passione; con la massima professionalità certo, ma per passione. Di sicuro, più date si fanno più si guadagna! 
In genere però ciascuno di noi si occupa anche di altro, nella vita...

Miki - vi siete mai trovati in situazioni imbarazzanti, con gente che ha cercato di fare la furbata? Non tanto per il discorso economico, quanto davvero per non esservi sentiti giustamente ripagati dei vostri sforzi e del vostro lavoro...
Mario - purtroppo a volte capita, diciamo così... si discute sul cachet precedentemente concordato... ma mai situazioni gravi: si risolve sempre tutto con diplomazia. La musica vince su tutto!

Seguite i Quinto Elemento sulla loro PAGINA FACEBOOK!

[MIKIPEDIA] Un Post al Sole 2018 - luglio



Amiche e amici, siamo in piena estate.
Anche luglio di lascia e si entra nel MIO mese, agosto!
Ma intanto ecco la mia fotoraccolta con le solite facce da deficiente che tanto amate!

In aggiunta, come sempre, una bella canzuncina!
P.s. vi invito, se ne avete voglia, a votare per me ai Macchianera Internet Awards: QUIvi spiego cosa/come/quando fare!

CLICK! FOTORESOCONTO DEL MESE

Il mese inizia con qualche giorno al mare, una spiaggia selvaggia accanto a una zona protetta e un vecchio faro/porto romano.
Giornate molto belle, ho riscoperto il fascino del mare.

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al sole

Poco lontano c'è il mio amico Tommi! Il caso ha voluto che si fosse slogato una spalla mentre era all'università... così ha anticipato le ferie.

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merenda a Pineto

Appena tornato a casa, serata con chitarra e Borghetti. Il video lo potete trovare sull'Instagram TV del Moz O'Clock e pure su FB.

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Moz & Fedecheng

Serata tra gli amici di sempre per un po' di live music.

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Gius, Moz, Emidio e Luca

Inaugurazione di un'attività commerciale, se magna e se beve.

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Stefano, Chiara, Arianna, Eleonora, Stefano, Moz

Festa in giardino per un compleanno, che passa tra bevute e musica.

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Moz, Fedecheng

Ed ecco il neo diciassettenne festeggiato!
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Moz, Franzcheng, Fedecheng

Io che taglio i capelli cortissimi, mai successo.
Serata live music rockeggiante.

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Emidio, Emanuele, Simone, Stefania, Gabriele, Moz
Pomeriggio caldissimo tra afa e passeggiate...

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Moz, Gabri, Kira (che vuole mangiare)

...così tanto che finisce con un tuffo in piscina!

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sempre facce da cretino

Serata di drink e jam session /live music/ bordello totale per il secondo arriverderci al prete (quest'anno tornato qui in vacanza).

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Emidio, Moz, Lorenzo, Yuri, Don Victor

Terzo Burgermania da me organizzato, l'ultimo per questa stagione.
Un mucchio di manzi da cuocere!

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maglietta a tema

E si inizia con le feste e le sagre. Questa è una festa storica, ripresa dopo qualche anno di assenza.

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alla salute

Luna rossa, eclissi, e poi Miami Vice e arrosticini.
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Moz, Anto, Gianluca, Monia e la spider

E infine a Francavilla al Mare per il concerto di Piero Pelù (pure questo mese, sì!)

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Moz, Cristiano, Giobs

MOOZIK! CANZONE DEL MESE

È giusto far festa, in questi giorni calienti... e così ho scelto gli 883.
Nord Sud Ovest Est, e buon viaggio a tutti!

INVIATEMI LA VOSTRA CARTOLINA!

Andate in vacanza?
Restate a casa?
In ogni caso, come lo scorso anno, aspetto la vostra cartolina estiva!
Qui per saperne di più: https://mikimoz.blogspot.com/2018/06/cartolina-estate-2018-blog.html

VISITATE LA CAMERETTA DEL MOZ O'CLOCK!

Il Moz O'Clockè cambiato, addirittura raddoppiato!
Avete già visitato la sua espansione, fatta di rubriche superveloci, pubblicità anni '80-'90, foto, video e musica?
Cliccate sull'immagine, vi aspetto!



E allora non mi resta che augurare a tutti voi una felice e superatomica prosecuzione d'estate!
Buon Agosto!

[NEWS] notizie nerd dell'estate (Dylan Dog, City Hunter, Power Rangers e tanto altro...)


Wè, clockersucci, come procede?

In questa estate calda si susseguono notizie succose per gli amanti della cultura pop!
Io mi godo un po' di lontananza dal web, ma intanto vi lascio un po' di robetta.

Enjoy!



DYLAN DOG, LA SERIE TV

Una serie per il mercato internazionale, di dieci episodi e in lingua inglese, è in pre-produzione.
Protagonista: l'Indagatore dell'Incubo.
I fan hanno già storto il muso, ma peggio del film americano non si potrà fare: qui c'è la Bonelli nel pieno controllo del suo personaggio. E in tal proposito...

BONELLI ENTERTAINMENT

Nasce questa divisione della Bonelli, perché pare non sarà solo Dyd a godere di una futura serialità... chissà cosa bolle in pentola. Tiferei per Mercurio Loi, migliore proposta Bonelli degli ultimi 30 anni, ma non credo si vedrà mai...

PROFONDO NERO

Torniamo quindi a Dylan Dog, che per la prima volta nella sua storia incontra il maestro dell'horror italiano: l'albo di agosto (Profondo Nero) è scritto da Dario Argento (con Stefano Piani) ed è disegnato da Corrado Roi (chi altri?). Copertina laminata, che la storia piaccia o meno, è un pezzo da collezione.

ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD

Dario Argento, amatissimo da chi? Da un altro maestro, Quintino il Tarantino: che si appresta a tornare al cinema con un nuovo colossal. Cast stellare (Al Pacino, Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Dakota Fanning, Tim Roth, Kurt Russell, Brenda Vaccaro...) per una storia crime ambientata all'epoca della New Hollywood durante i delitti della cricca di Charles Manson.
Ci saranno anche Bruce Lee e Sharon Tate, tra i personaggi. Atteso per la prossima estate.

THE BATMAN

E se nel 2019 il film di Tarantino esce, un'altra pellicola entra in fase di riprese: il nuovo The Batman. Ben Affleck lascia la regia e non si capisce nemmeno se ci sarà come attore (e il DCEU che fa?), al posto di Matt Reeves. Il quale annuncia che non ci si ispirerà troppo a un episodio preciso del fumetto, ma al concetto più "detection" di Batman stesso.

CITY HUNTER

Da un antieroe all'altro: è uscito in Giappone il trailer del nuovo film di City Hunter, mentre in Francia si attende il live action ispirato alla serie, però col nome francese (Nicky Larson).
Voilà.

POWER RANGERS 25TH ANNIVERSARY EPISODE

E parlando di serie ibride, in questo caso giappoamericane, i prodi Power Rangers festeggiano questo mese proprio 25 anni! E lo fanno con un episodio dove tornano in scena ben tre eroi del passato, tra cui nientemeno che il mitico Tommy e la mitica Katherine delle primissime stagioni!

DEFINITIVE HISTORY OF HE-MAN

Un altro cult del passato, stavolta dagli anni '80, approda su Netflix: per fortuna non sottoforma di reboot (come She-Ra, che non lascia presagire niente di buono...) ma come documentario che celebra vita morte e miracoli del brand Masters of the Universe. Appuntamento il 24 agosto.

CASTLEVANIA

Restiamo sul pianeta Netflix perché finalmente stanno per arrivare i nuovi episodi di Castlevania, e il produttore annuncia l'arrivo di un personaggio amatissimo: Hector, protagonista del videogame del 2006.


Buona continuazione d'estate a tutti!

[TAG] conosciamoci un po' meglio!


Ehilà gente! Come procede il vostro agosto?
Io ormai sono latitante sui blog, ma tornerò attivo molto presto per riprendere a divertirci assieme!
Oggi intanto riprendo il tag di Riccardo, Consciamoci un po' meglio, dove rispondo ad alcune sue domandee ne pongo altre (modificando un poco il regolamento) per farvi parlare di me (e dovete essere sinceriiiiii!).

Vi auguro buona lettura e buona continuazione d'estate!

1 CIBO: chef Rubio ti invita a mangiare con lui e in compagnia di un camionista, in trattoria. Quale primo scegli tra pasta cacio e pepe, pasta e fagioli, pasta alla carbonara e pasta con ragù alla romagnola? (Ovviamente porzioni abbondanti!).  
Cacio e pepe su tutti, perché è una specialità che mangio raramente, mentre il resto son piatti sempre presenti sulla mia tavola!
2 CIBO: qual è il ripieno preferito per la tua piadina? (Se non hai mai mangiato la piadina, qual è il tuo panino preferito?).
La summer squirt di mia invenzione: piadina riscaldata, panna, cipolla finemente tritata e origano. Quando la togli dal fuoco, la farcisci con salmone affumicato e pomodorini.
Panino:
Imperial. Wurstel, cipolla, senape e emmenthal. Godi, baby.


3 CIBO: parliamo di tartufo. A te piace? In particolare abbinato a cosa? (pasta, frittata, carne).
Tutto, pure sul gelato.
4 LIBRI: qual è il libro o fumetto più 'hot' che hai letto? (io 'Viaggio a Roma' di Moravia).
Libro hot non ricordo, fumetto... qualche hentai!
5 LIBRI: quale libro o fumetto mi regaleresti?
Berserk, assolutamente.
6 MUSICA: se ci fosse il Festivalbar, chi sarebbe per te il vincitore dell'edizione 2018?
Amore e capoeira di Takagi & Ketra - Giusy Ferreri.
Azzeccatissima, ha saputo davvero riprendere il senso del tormentone estivo. Il verso "
cercavo un mare calmo e ho trovato te"è il più abusato in ogni poveraccia storia Instagram, a dimostrazione di quanto abbia fatto presa sul popolo.
Riascoltiamola, dai.



 
7 CINEMA\SERIE TV: in quale film o serie tv mi vedresti bene tra i personaggi? O quale personaggio sembra il mio gemello? (Big Bang Theory non vale come risposta!).
Per me tu sei un fottutissimo (Real) Ghostbuster!!
8 VITA PRIVATA: il luogo del primo appuntamento con la tua attuale metà del tuo cuore (o con quella che lo è stata per ultima). 
Fermata dell'autobus! Ahaha! E poi un localino dove ho modo di tornare spesso e dove tornerò a breve!
9 VITA PRIVATA: se tu fossi un giornalista, di cosa ti piacerebbe occuparti? (suggerimenti: sport, calcio, cronaca nera, interviste a personaggi famosi, spettacolo, ambiente, cinema, musica, politica, produzione di fake news).
Reportage o dossier vari, magari su viaggi e stranezze dal mondo.
10 VITA PRIVATA: scrivi un motivo per cui ti piacerebbe conoscermi dal vivo.
Be barlare con vocia da negra zignore, senza di più fare i audio su uozappa ma sentira tuda da viva!

E ora tocca a me porvi delle domande, diciamo come... feedback per conoscermi meglio!

1- Pensate che io sia un tipo snob?
2 - Secondo voi io spavento (o metto in soggezione) la gente?
3 - Cosa non amate dei miei comportamenti?
4- Che tipo di articoli e/o rubriche vi piacerebbe leggere sul Moz O'Clock?
5- Cosa vi piaceva del blog che oggi non trovate più tra le proposte?

[RIVISTE] cosa è successo a Topolino?

Il magazine Topolinoè sempre stato un simbolo.
Simbolo dell'estate e del relax sotto l'ombrellone (un must, davvero).
Simbolo del Natale e della sua magia.
Simbolo, non di meno, dell'opulenza capitalistica degli anni '80 e '90.

Ma oggi cosa è successo a Topolino? Perché non riesce più a essere magazine, perché non riesce più a piacermi come un tempo?
È a causa della crisi delle riviste-contenitore? Proviamo a capirlo assieme...

Per me Topolinonon è mai stato un magazine acquistato al fine di leggerne i fumetti.
I fumetti, in Topolino, sono un fantastico corollario al resto, che hanno certo una grande importanza, ma non è mai stato tutto lì. Anzi.
Altrimenti avrei comprato, per anni, l'Almanacco. O raccolte similari.
E invece, quel che io voglio da Topolinoè proprio il suo essere magazine.

Ho ripreso i Topolino delle estati anni '80, anni '90, anni 2000. E li ho confrontati con il magazine di oggi.
Cos'era Topolino prima? Cos'è diventato ora?

FUMETTI

Quasi sempre apprezzabili, comunque sempre egregiamente realizzate, le storie a fumetti presenti oggi su Topolino risentono però di un eccessivo buonismo. Lo stesso che fa sempre stare sugli attenti la Disney, quello che censura storie (vedi il caso Baking Bread) o modifica vignette, baloon e disegni.
Non ci sono più le storie di una volta: per quanto può sembrare una frase fatta, è vero.
Le storie sono godibili anche oggi, ma per me manca qualcosa.

RUBRICHE

Quanti sarebbero in grado di citare, oggigiorno, il nome delle attuali rubriche presenti su Topolino?
E quanti sarebbero in grado di ricordare i nomi delle rubriche di ieri?
Inutile anche scommetterci sopra.
Le lascio elencare a voi nei commenti, se vi va.
Anche quando cambiarono nome nella seconda metà degli anni '90, erano molto specifiche: Topolinoè un magazine, e ha sempre trattato argomenti sani e culturali. Sport, ecologia, libri, tecnologia. E ancora home video, televisione, giochi, test, inserzioni, videogiochi e via dicendo.
Se alcune cose oggi possono sembrare superate, è pur vero che nuove rubriche fisse possono arrivare: web, video, serialità televisiva e tanto altro.

SPOT

Inutile girarci intorno: Topolinoè stato la vetrina di giocattoli, gadget, vestiario e cibi per tutti noi che siamo cresciuti con le sue pagine.
Le pubblicità di Topolino hanno sempre fatto sognare, esattamente come quelle in onda durante Bim Bum Bam. Non è un caso che da sempre appaiono (in qualità di testimonianza vera e propria) sui siti che trattano retronostalgia (vedi il longevo e mitico Nijirain).
Erano un elemento cardine del magazine stesso. Da diversi anni ormai sono via via sparite, per lasciare spazio a poche cose che riguardano comunque quasi solo l'etichetta Panini/Disney (autopubblicazioni, o prodotti marchiati Star Wars e Marvel).

CONCLUDENDO

Nonostante valga ancora la pena di leggere quasi tutte le storie a fumetti presentate, ha ancora senso un magazine come Topolino?
Ha senso per come è strutturato oggi (e comunque, seppur scarnissime, le rubriche ci sono)?
Avrebbe senso tornare a un maggior numero di pagine dedicate alle rubriche, magari sacrificando qualche (inutile) fumetto?
Oppure Topolinoè comunque destinato a chiudere (o a "almanacchizzarsi" sempre più), perché le riviste-contenitore non hanno più motivo d'essere?

[AFFETTI PERSONALI] il mio fiocco nascita


35 anni fa, proprio oggi, a casa mia veniva appesa questa coccarda celeste.
La conservo ancora, ritrovata lo scorso anno in una cassapanca.
La appendo virtualmente qui, adesso, perché ho deciso di rinascere.

E prendere in mano i miei anni, restando eterno dodicenne.

[WEB] Macchianera Internet Awards 2018 - ultimo appello!


Clockers, ci siete?
Sì, magari è la domanda che voi dovreste fare a me: non sono morto, sono vivissimo.
E, davvero, sto per tornare a tritare la blogosfera di turborgasmi senza polifosfati aggiunti!

Ma oggi sono ancora qui a chiedere il vostro aiuto, se ne avete piacere.
Un esperimento: votereste per il Moz O'Clock ai Macchianera Internet Awards 2018?

Se sì, e già vi ringrazio e già mi sento in debito con voi, vi invito a votarmi a questo link (clicca)entro e non oltre il 25 agosto!
Ci sono delle regole, pertanto vi indico le tre categorie dove vorrei ricevedere una nomination

4 - MIGLIOR ARTICOLO O POST
e vi chiedo di inserire, copia/incollando, questo link:

https://mikimoz.blogspot.com/2018/05/sigla-lamu-mistero-risolto.html

(dove ho svelato l'intreccio dietro al mistero della sigla di Lamù)

12 - MIGLIOR SITO TELEVISIVO
e vi chiedo di inserire, copia/incollando, questo link:

https://mikimoz.blogspot.com

(la tv, tra programmi retro e serialità, è un argomento cardine del blog)

25 - MIGLIOR SITO DIVULGATIVO
e vi chiedo di inserire, copia/incollando, questo link:

https://mikimoz.blogspot.com

(divulgo la cultura pop, nerd e retronostalgica, no?)
ma per rendere valido il vostro voto, è necessario votare almeno altre cinque voci, senza più citare me o il mio blog.
Scegliete quel che volete tranne me, ma se posso darvi un consiglio, tra gli amici che si sono proposti vi invito a votare:
 
18. Miglior sito cinematografico
 
28. Miglior sito LGBT
 
Non so/non ricordo se anche altri abbiano fatto il loro appello: nel caso, posso aggiungere i link!
Grazie di cuore, davvero, a tutti.
Vi voglio bene e... ci sentiamo prestissimo per rockeggiare qui in giro!

[SERIE TV] Power Rangers National Day 2018: tutti i post sugli eroi in calzamaglia!


Oggi la Hasbro, che da pochi mesi ha acquisito il brand Power Rangers dalla Saban, festeggia il primo National Power Rangers Day.
La data, fissata per il 28 agosto (oggi i Power Rangers compiono ben 25 anni!), vuole indicare anche una nuova e fiorente vita per il marchio.
Annunciato il sequel del recente film, la Hasbro è pronta a ripartire con la ventiseiesima stagione dello show (Beast Morphers) e con rinnovata forza per quanto riguarda il merchandising.
Il fumetto continua a mietere successi (in patria: da noi è fermo al secondo volume) e sembra proprio che gli eroi in calzamaglia colorata siano destinati a restare sulla cresta dell'onda.
Quelli di seguito sono tutti i post che potete trovare, qui sul blog, riguardo il mito dei Power Rangers.


[FILM] Stand by me - Ricordo di un'estate, la retrospettiva


Forse non tutti sanno quanto sia importante per me e per il Moz O'Clock quest'opera (il film, più che il racconto): Stand by me - Ricordo di un'estate diede al blog il sottotitolo "diario di un eterno dodicenne", e a me l'appellativo di Eterno Dodicenne.
Ma ora che di questa estate sta per restare davvero solo un ricordo, ora che agosto lascia spazio a un nuovo reset, io cresco e mi faccio Eterno Tredicenne e come in un giro di boa torno a parlare del piccolo capolavoro di Rob Reiner.
Anzi, per me lo farà il mio alter ego Prof Mouze, capitano della Geek League, con i cui membri abbiamo dato il via al Geekoni Film Festival.
E come poteva non essere proprio Stand by me a chiudere il giro?

In principio fu un racconto di Stephen King, il re dell'horror. The Body, il corpo: quello di un ragazzino travolto e ucciso da un treno mentre raccoglieva mirtilli. E questo è l'unico aspetto gore di  tale scritto. Perché se c'è una cosa che a King riesce bene non è certo spaventare: è raccontare storie di giovinezza/adolescenza, in un modo sincero e vitale.


Dunque, a scapito del nome che troneggia nei titoli e nelle copertine, Stand by me non ha nulla di ciò che ci si aspetterebbe da King se da King ci si aspetta solo orrore, sangue e mostri di una quotidianità provinciale americana.
Stand by me ci racconta la storia di quattro amici in un'estate come tante, di quelle che da sonnacchiose si fanno in un minuto avventurose; di quelle che hai mille idee e mille giri da fare; di quelle dei giochi dei fumetti delle partite a carte delle prime sigarette.
Un'estate ferma nel tempo di ognuno di noi, perché esiste in quanto tale (come concetto astratto e concreto) e non la si può quantificare o bloccare in una data precisa: nella nostra vita, è sicuro, c'è stata.
E ne abbiamo un ricordo: dolce, forse agrodolce. Sicuramente malinconico.



Stand by me punta sulla malinconia. Ma non piagnucolosa né troppo fastidiosamente nostalgica.
È chiaro che sia King che Reiner siano padroni delle estati anni '50, siano padroni degli elementi pop delle stesse, siano a loro agio con usi e costumi e modi di dire/fare. Si tratta delle loro estati.
Così come appare chiaro che Reiner, paradossalmente più di King, altri non è che Gordie LaChance, protagonista sullo schermo di un racconto di formazione che -a distanza di oltre trent'anni- arriva sempre a lasciare il segno.
Gordie, il cui sogno è diventare scrittore, ha una visione già molto matura della cosa: sarà forse per questo che la natura gli regalerà un momento magico, quello dell'incontro col cerbiatto. Solo lui poteva comprenderlo oltre le righe, probabilmente.


Tuttavia, per quanto possa colpire dritto al cuore, l'insicuro Gordie non è l'unico personaggio della storia.
Che ha altri protagonisti, ognuno a incarnare uno spirito puberale senza per fortuna divenire meri cliché.
C'è Chris, il ragazzo difficile costretto a crescere in fretta (vero protagonista secondo King, nel romanzo); c'è lo scapestrato Teddy, vittima/ammiratore del violento padre; c'è il cicciottello Vern, che forse è il più normale tra tutti.



E infine gli antagonisti: Asso Merril su tutti, semplicemente l'annoiato e scellerato bullo di periferia, che in quell'estate di nullafacenza non può far altro che inseguire anch'egli l'immaturo sogno di trovare un cadavere dilaniato dal treno.



Stand by meè un'opera destinata a lasciare il segno a ogni visione: semplice, delicata, forte. Alterna momenti melanconici ad altri più briosi, addirittura bambineschi e grotteschi (si pensi al racconto di Gordie, che viene traslato in una sub-storia filmata e mostrata allo spettatore), in un mix perfetto tra cazzeggio e dramma (di crescere, di affrontare il futuro, di aprirsi alla vita).
Il cast è fenomenale, e riunisce molte giovani star dell'epoca (a partire dal compianto River Phoenix: impossibile non pensare al suo tragico destino, negli ultimi istanti della pellicola). Wil Weathon, Corey Feldman, Jerry O'Connell, Kiefer Sutherland completano il quadro di questo classico del "cineragazzi".


Stand by meè davvero il ricordo di un'estate, e poco importa se al posto dell'omonima canzone le nostre colonne sonore erano fatte di altro: anni '70, anni '80, anni '90 e perché no anche anni 2000 e 2010.
Si parla di tutti, e comunque vedo sempre ragazzini fantasticare, tra una pedalata e una cazzata, a dimostrazione che questo vissuto, davvero, appartiene e apparterrà a chiunque.
Perché siamo stati tutti Eterni Dodicenni, ma anche troppo stupidi per non ammetterlo mai.
Nemmeno a noi stessi.
Pertanto, ho deciso di crescere.

Non perdete tutti gli altri film del Geekoni Film Festival 2018!



La spina del diavolo - La Stanza di Gordie
Super 8 - La Cupa Voliera del Conte Gracula
Piramide di paura - Il Cumbrugliume
Karate Kid - La Tana dell'Orso Chiacchierone
Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi - Il Bazar di Riky
Labyrinth - Pietro Saba World
Scuola di mostri - Gioco Magazzino
Lost Boys - La Bara Volante
Giochi stellari - Non c'è Paragone
Navigator - Storie da Birreria
La guerra dei bottoni - Il blog di Delux
Wargames - Cent'anni di Nerditudine
ExplorersOmniverso
Jumanji - 
Fede Stories

[MIKIPEDIA] Un Post al Sole 2018 - agosto


E con questo post, che saluta agosto e dà il benvenuto a settembre, torno anche io in modo (quasi) stabile nella blogosfera.
Quasi, eh. Perché l'estate non è finita e sono pronto a sfruttare ogni occasione di divertimento, a partire da oggi stesso!
Ma intanto, eccoci qui con il consueto resoconto mensile...
A voi!

CLICK! FOTORESOCONTO DEL MESE

Mi trovo ancora in un ufficio turistico nuovo, ma bastano davvero pochissimi giorni per ri-traslocare in quello vecchio. Ed è meglio così.

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Moz & Gabriele

Aiuto i miei cugini con il lavoro... risate a gogo!


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Moz & Elio

Eccomi di ritorno alla vecchia postazione: anche qui coccolato dagli amici di sempre.

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Moz & Daniele: anche i militari hanno un cuore dolce

Giornata al fiume...

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Moz, Chiara, Luca

...che termina in un discorso filosofeggiante, tra ragazzi e un signore.

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Attilio, Nicola, Morgan, Mattia, Luca, Moz

Tutti al mare! Tra Tortoreto e Giulianova, una giornata bellissima.

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Moz, Gabriele, Giovanni, Luca

Annuale festa delle buonissime frittelline farcite. E si torna a fare schifo!

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Moz, Giovanni, Stefano, Martina, Silvia, Giuseppe

Questa foto è storica: due fratelli, amici di vecchissima data, che non vedevo da moltissimi anni... mi passano a trovare: eh sì, oggi entrambi sono genitori di due bellissimi bambini!

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Moz, Luca, Valentina

Quanto amo cucinare: preparo due tipi di club sandwich per i miei amici, ma uno di questi due panini proprio non viene apprezzato... ve ne parlerò.

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Moz, Manuel, Martina, Ivan, Luca, Rob

Ferragosto. Io lavoro, ma bastano due ore di pausa pranzo per mettermi la maglietta sporca e cuocere una pannata di arrosticini coi miei amici... che comunque hanno festeggiato nella sala attigua all'ufficio!

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Manuel, Moz, Luca, Ivan, Martina

Il compleanno: quest'anno niente feste, niente inviti, ho voluto solo una giornata per me e per vedere cosa succedeva. È finita tirando calci a un pallone con vari amici e ragazzi tredicenni. E così anche io ho deciso di compiere tredici anni.

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tutti in campo con Moz

Sagra di paese... e a molti mesi dal concerto di Caparezza a Modena, il trio è riunito!

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Moz, Tommaso, Cristian

Annuale caccia al tesoro, che anche quest'anno ho organizzato con gli altri.
L'anno prossimo gioco, giuro!

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durante il gioco, ecco la mappa
Pranzi impegnativi.

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ma io... non ho mangiato!
Cene impegnative.

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Moz, Giuseppe, Rob, Lorenzo, Cristina (Samara), Pietro, Luca

Serata pannocchie arrostite: perché noi ci nutriamo di garmonbozia!

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Moz & Fede

E serata lupus in tabula. Ecco il vostro gamemaster di fiducia.

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partita full

MOOZIK! CANZONE DEL MESE

Io cerco il mare ma cerco anche il wi-fi.
Giusto far brutto, d'estate, fare di tutto. Ho scelto Baby K.
Da zero a cento, e via di tormentoni cool: perché davvero l'estate può durare anche per sempre.

INVIATEMI LA VOSTRA CARTOLINA!

Ancora non andate in vacanza?
Siete rimasti a casa?
In ogni caso, come lo scorso anno, aspetto la vostra cartolina estiva!
Qui per saperne di più: https://mikimoz.blogspot.com/2018/06/cartolina-estate-2018-blog.html

VISITATE LA CAMERETTA DEL MOZ O'CLOCK!

Il Moz O'Clockè cambiato, addirittura raddoppiato!
Avete già visitato la sua espansione, fatta di rubriche superveloci, pubblicità anni '80-'90, foto, video e musica?
Cliccate sull'immagine, vi aspetto!



E allora non mi resta che augurare a tutti voi una grandissima fine d'estate!
Buon Settembre!

[TAG] vorrei ma non posto: #topsummer2018 (+ Macchianera Internet Awards)



Oggi post su due argomenti:
1) per votarmi ai Macchianera Awards siete ancora in tempo, la scadenza è stata prorogata, quindi se volete... correte a leggere qui per info e regole: https://mikimoz.blogspot.com/2018/08/mia-2018-mikimoz.html;
2) il ritorno del tag #topsummer ideato da Elisabetta Grafica.

E su quest'ultimo vado a concentrarmi nel resto delle righe.
Buon divertimento e... grazie!


Taggato dall'amica Vanessa del blog Gattara Cinefila , ecco qui le mie scelte di questa estate 2018 in 5 semplici step:
-colonna sonora
-luogo del cuore
-una frase, un motto
-una persona che vorrei continuasse il gioco
-la condivisione del gioco stesso

Come brano scelgo un classicone degli anni '80, dai ritmi latin prima che certe canzoni attuali facessero di tali sound la bandiera delle tamarrate: La Isla Bonita.



Per il luogo del cuore, cito quello che ha caratterizzato un po' la mia estate: una chiesa.
Eh già, assurdo vero? Per un anticristo come me è un paradosso. Eppure rivederla aperta dopo dieci anni, facendo visite guidate, scoprendo cose nascoste e storia della struttura è stato bellissimo.



Una frase da dire a qualcuno, affinché sorrida.
Beh, cito il mio motto: "nel dubbio, divertiti!". Perché serve anche a me ricordarlo e metterlo in pratica, ogni tanto.

Siccome non ho idea di chi sia stato già taggato durante i giorni scorsi, estendo l'invito a partecipare a chiunque voglia farlo!


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