Era il 26 settembre del 2000, quando su Canale 5 andò in onda la prima puntata di quello che sarà uno dei titoli più longevi e amati della lunga serialità italiana: Distretto di Polizia.
Fiction, telefilm, serie TV... chiamiamola come vogliamo, la sostanza non cambia: Distretto di Poliziaè un'opera fondamentale per la nostra televisione, e lo è a più livelli.
Tra spin-off realizzati e mai realizzati, tra repliche e misteri, dopo ben vent'anni (e a più di otto anni dalla fine) siamo ancora qui a parlare di una serie che ha significato, per molti, un appuntamento fisso da viversi ogni autunno.
Ripercorriamone storia, retroscena e curiosità.
IN PRINCIPIO
Immaginata già nel 1998, quella che poi sarà Distretto di Polizia era una serie ovviamente diversa, nella sua fase embrionale.Nata da un format di Pietro Valsecchi e Simone De Rita (finiti anche in causa per l'attribuzione della paternità dello stesso), la serie voleva raccontare con piglio neorealista la vita quotidiana di comuni poliziotti.
Quella che fu la scelta vincente, ossia l'inserimento di un commissario donna, arrivò dopo: originariamente non c'era nessuna Giovanna Scalise, ma Giovanni Scalise.
E quindi nessuna Isabella Ferrari, ma si era pensato a Ricky Tognazzi.
MEDIASET SI RINNOVA
Canale 5 voleva lanciarsi nella produzione di serie TV lunghe e forti, con un linguaggio moderno e innovativo.Mise in cantiere così sia Giornalisti (dal format spagnolo Periodistas) sia appunto Distretto di Polizia (format originale).
La serie fu pensata come un lungo film, da dividere in vari episodi, ma che guardasse alla qualità cinematografica.
Non era scontato: all'epoca la differenza tra cinema e televisione era abissale, e Distretto fu la prima serie italiana a colmarla.
TURNO DI NOTTE
Con questo titolo di lavorazione (che sarà poi il titolo di uno dei primissimi episodi), si inizia a costruire quel che sarà Distretto di Polizia.Quasi una serie creata "in divenire", con l'ottima intuizione di piazzare un commissario donna e una storia che si dipanava lungo tutte le puntate.
Non più una serialità chiusa, con episodi a sé, ma un'opera corale le cui storie evolvevano nel tempo.
Non volendo disperdere il nucleo di attori creatosi attorno alla fiction Ultimo, Valsecchi pensò proprio a loro come cast del suo Distretto.
Limandone le iniziali idee, i personaggi presero vita con il contributo degli stessi attori, in certi casi fondamentali anche per l'esistenza stessa della loro controparte di fiction.
26 SETTEMBRE 2000
Dopo un notevole battage pubblicitario, che lasciava intendere quanto la Mediaset puntasse su questo prodotto, martedì 26 settembre del 2000 alle ore 21.00 va in onda il primo episodio di Distretto di Polizia.Vi lascio lo stesso spot dell'epoca, però applicato a una replica di qualche anno dopo:
E invece questo è proprio uno degli annunci originali, per la quinta e sesta serata della fiction:
UN SUCCESSO SENZA PRECEDENTI
Distrettoè di qualità, e cresce sempre più.Dopo la Ferrari arriva Claudia Pandolfi, portando con sé nuove storie.
Un successo senza precedentiè registrato man mano dalle puntate; il pubblico apprezza e sostiene la serie, ama gli attori e il loro personaggi, si appassiona alle trame proposte da Distretto.
Ma non solo: considerato sempre più un trampolino di lancio per le carriere artistiche, in tanti esprimono la volontà di partecipare, o il rammarico di aver dovuto lasciare la serie.
Distretto di Poliziavince due volte il Telegatto, tra gli altri premi: nel 2003 e nel 2005, sfiorandolo anche nel 2004 e 2007.
IL CAST
Quel che colpiva il pubblico era il senso di famiglia che permeava il cast artistico e tecnico di Distretto.Spesso gli attori abitavano assieme durante i mesi di ripresa, o addirittura vivevano relazioni sentimentali.
È anche successo che alcuni abbiano creato dei progetti personali, mettendosi in società.
L'accoppiata Tirabassi-Memphis era certamente quella più amata, senza dimenticare tutti gli altri, a partire dai quattro membri in divisa: Vittoria (Daniela Morozzi), Ingargiola (Gianni Ferreri), Parmesan (Roberto Nobile) e Ugo (Marco Marzocca).
Un nucleo di persone affiatato e coeso, pescati principalmente dal cinema e dal teatro, o tra gli attori più defilati della televisione.
Dal Distretto sono passati peraltro attori che in seguito sono diventati famosissimi, come Giulia Michelini, Michele Riondino, Giampaolo Morelli, Anna Foglietta, Giulia Bevilacqua.
REGIA E MUSICHE
Tanti anche i registi che si sono alternati dietro la macchina da presa: da Renato De Maria a Monica Vullo, da Antonello Grimaldi a Lucio Gaudino, fino a Alessandro Capone e Alberto Ferrari.
Fondamentali e iconiche anche le musiche della serie: firmate dal duo Pivio e Aldo De Scalzi, sono tuttora utilizzate come sottofondo dei servizi in qualche rotocalco mediasettiano.
Vi propongo la versione live della mitica sigla iniziale di Distretto:
STRUTTURA DELLA SERIE
Altro elemento fondamentale che decretò il successo della fiction fu la sua struttura.Per la prima volta lo schema degli episodi non era chiuso, ma vedeva una vicenda più ampia che si dipanava episodio dopo episodio.
Se per le prime due stagioni tale idea era presente ma ancora in forma grezza, è da Distretto di Polizia 3 (peraltro partendo da uno spunto offerto dalla stagione precedente...) che lo schema della "linea orizzontale gialla" diventa fisso.
In ogni episodio o quasi, poi, c'era il caso A (indagine da svolgersi nell'arco di uno o più raramente due puntate) e il caso B (più leggero, a volte anche comico, o addirittura basato sullo smascheramento di quotidiane truffe specie a danno degli anziani).
Se l'azione, il thrilling e il dramma la facevano da padrone (non poche sono state le premature dipartite di personaggi amati), molto spazio era concesso anche alle scene di naturale quotidianità e alla tradizione della commedia all'italiana.
Dalla realtà si pescavano le idee per le trame: era la cronaca giornaliera a fornire materiale credibile per le storie di ogni serata, e aggiungendo quella che viene chiamata "scrittura mimetica" dei personaggi (ossia il far combaciare caratteristiche reali dell'attore -come la sua parlata- al personaggio), si ottiene la formula vincente di Distretto di Polizia.
LOCATION
Se il commissariato X° Tuscolano venne ricostruito abilmente in studio a Cinecittà, il resto delle location è reale e vissuto perlopiù per strada.A partire dalla facciata esterna del distretto, che in realtà è l'oratorio Don Bosco.
A cavallo tra passato e futuro, andando in onda dal 2000 al 2012, Distretto sa ancora restituire una fotografia di una Roma che non c'è già più.
MISTERI E MULTIMEDIA
Emblematico fu quanto avvenuto nella sesta stagione: il destino del personaggio interpretato da Ricky Memphis è tuttora avvolto nel mistero. Questo espediente fu messo in pratica perché il poliziotto Mauro Belli era tra i più amati, e si voleva lasciare una porta aperta nella possibilità che l'attore potesse tornare a vestirne i panni.Distretto di Polizia vanta anche un'innovativa particolarità: nel 2010, in concomitanza col rientro nella serie della Pandolfi, venne creato il sito web Il diario di Giulia Corsi.
Un espediente multimediale che raccoglieva materiale di finzione delle annate precedenti, e ogni settimana contribuiva a raccontare il non visto attraverso dei post scritti dal personaggio.
NEL SOCIALE
Il successo ottenuto da Distretto di Polizia era tale che non solo ne esistevano parodie, ma anche brevi spot per campagne pubblicitarie molto serie, come quella dell'Admo:O il Distretto di Pulizia con Memphis e Tirabassi, per promuovere una Capitale più pulita:
POLEMICHE
Dopo la prima stagione, la Polizia di Stato non gradì molto il personaggio interpretato da Simone Corrente, Luca Benvenuti.Poliziotto omosessuale, era forse un personaggio troppo avanti per l'epoca; non solo, un vero poliziotto chiamato Luca Benvenuti si lamentò dell'omonimia. Così, dalla seconda all'undicesima stagione, il cognome di Luca è cambiato in Benvenuto.
Nel 2010 il politico Zaia ebbe da ridire proprio di un personaggio di Distretto, Giovanni Brenta: era un agente imbranato e un po' tardo, che veniva dal Nord Italia. Il governatore si era sentito offeso per la rappresentazione del poliziotto settentrionale.
Nei primi anni 2000 il produttore Claudio Bonivento rivendicò l'idea iniziale del format, che propose anni prima alla Rai, immaginando Claudio Amendola e proprio Ricky Memphis tra gli attori. La sentenza diede però ragione a Pietro Valsecchi, nel 2011 (QUI).
SQUADRA ANTIMAFIA?
La conoscete sicuramente come serie di successo, è quella con Rosy Abate.Ma Squadra Antimafia, stando a un'intervista del 2006, era un'idea per uno spin-off di Distretto.
Valsecchi, con Mediaset, stava già pensando a una storia che avrebbe riportato in scena Giorgio Tirabassi, il cui personaggio era passato alla DIA.
Un primo tentativo di chiudere il caso Mauro Belli?
NUOVO DISTRETTO, L'ULTIMO DISTRETTO
Distretto di Polizia 10 doveva essere la stagione che avrebbe chiuso un ciclo.Il ritorno di Claudia Pandolfi non era l'unico rientro previsto: la produzione pensò di contattare anche Tirabassi e Memphis per chiudere in bellezza e passare a un refresh quasi totale del brand, il cui progetto provvisoriamente era chiamato Nuovo Distretto di Polizia, con solo un paio di attori del cast conosciuto e una nuova città in cui ambientare le storie.
Non se ne fece niente, e la serie è andata avanti fino a Distretto di Polizia 11, che pur con un ottimo parco attori, è crollata in termini di Auditel.
Distretto di Polizia 12 era però già stato annunciato, ed era anche in fase di scrittura: pare dovesse chiamarsi L'ultimo distretto, almeno come titolo di lavorazione, e avrebbe chiuso le trame in sospeso.
SQUADRA MOBILE
Nel 2014 venne annunciato a sorpresa il progetto Squadra Mobile, che segnava il ritorno del Roberto Ardenzi di Giorgio Tirabassi.Uno spin-off vero e proprio, una versione rinnovata e veloce di Distretto di Polizia, per due stagioni (2015 e 2017) che però non hanno fatto totalmente breccia nel cuore del grande pubblico.
VERSIONI ESTERE...
Non sono mancate versioni internazionali di Distretto di Polizia, che venne venduto con discreto successo in almeno tre paesi esteri.
In Ungheria sono andate in onda le stagioni 3, 4 e 5 (quelle con la Pandolfi protagonista); le medesime, col titolo Julia Corsi, commissaire, sono state trasmesse anche in Francia: un piccolo successo che ha permesso di vedere poi anche le prime due stagioni, con titolo Giovanna, commissaire.
Invece i primi quattro capitoli, in ordine temporale corretto, sono andati in onda in Grecia.
Questa è la sigla francese della loro seconda stagione, per noi Distretto di Polizia 4:
...E PERSINO PORNO!
A dimostrazione di quanto Distretto sia stata una fiction amata, entrata nel cuore e nell'immaginario collettivo, eccovi una vera e propria perla: Un distretto di polizia molto particolare, film porno di Guido Maria Ranieri che mescolava poliziesco e sesso.Per il crimine sono proprio cazzi, è il caso di dire.
In questi tempi di reunion, di ritorni, di reboot... un marchio importante e iconico come Distretto di Poliziameriterebbe un'altra giovinezza.
Nuove storie, nuovi attori, giusto qualche accenno al passato... perché no?
leggi anche