Poco meno di un anno fa, con lo stesso titolo, ci ponevamo la stessa domanda: cosa significa essere blogger alle soglie del 2020? (vedi QUI).
Come vedrete, vale anche se siete youtuber o podcaster.
Dopo quasi dodici mesi, e alle soglie di un altro anno del calendario (e per me anche alle soglie di un nuovo anno bloggheristico), approfitto della proposta di intervista collettiva voluta da Nick del blog Nocturnia (link) per fare un nuovo punto della situazione.
Invitando tutti i blogger in ascolto a fare altrettanto: con un articolo sui vostri, con un post sui vostri social, da lui nei commenti ma comunque facendogli arrivare le vostre risposte.
Intanto, ecco le mie.
- cosa conoscevi della rete prima di diventare blogger / gestore di webzine / youtuber/ podcaster?
Chatroom, forum e siti web.
Prima del 2006 (anno di apertura del Moz O'Clock) navigavo, chattavo (su mIrc, Msn...) e scrivevo sui forum tematici. Su un paio di questi ci sono ancora; nel 2001 iniziai a scrivere per il web grazie a una collaborazione con un sito all'epoca anche abbastanza noto.
- cosa ti ha fatto decidere di aprire un tuo blog / webzine / canale YouTube / podcast? Racconta i tuoi inizi.
La voglia di avere un magazine tutto, nata sin dalla giovane età; inoltre, il voler fissare ricordi che altrimenti avrei perso man mano; non ultima, la voglia di parlare di cose che sul web non riuscivo a trovare.
- la tua concezione e le tue idee sul blogging.
Fare blogging significa condividere quel che conosci, dare quanto più possibile al web ciò che ancora manca.
La base per me è comunque sempre il divertimento.
- qual è il tuo rapporto con internet, oggi?
Normalissimo: ovviamente non esiste giorno che non vada sul web, oggi.
Nella vita odierna è imprescindibile.
- qual è invece il tuo rapporto con i social? Amore? Odio? Un sano uso o una distanza incolmabile?
Li uso principalmente come "rami" del grande albero che è il blog.
I gruppi e le pagine FB hanno sostituito idealmente quel che erano i forum, per quello che sto riscontrando.
- cosa ti ha portato, e cosa ti ha invece eventualmente tolto, l'attività da blogger?
Mi ha solo arricchito. Fa curriculum, ho insegnato anche blogging nelle scuole.
Mi ha fatto conoscere molta gente interessante, mi ha avvicinato anche a personaggi famosi.
Inoltre, mi è servito per darmi una disciplina nella scrittura, mantenendo da anni questo progetto.
- com'è cambiata le rete rispetto ai tuoi inizi?
È cambiata totalmente, ma sarebbe anormale se così non fosse.
Non è più la stessa nemmeno rispetto a tre o quattro anni fa.
Evolve, ma un blog può starci dentro sempre, se riesce ad adeguarsi.
- il momento migliore e quello peggiore? L'evento che ti ha dato più soddisfazione e quello che ti ha creato più problemi?
Beh, soddisfazioni tante: dall'essere chiamato come ospite di una radio nazionale fino all'aver scritto articoli che un po' hanno fatto il giro del web.
Ecco, magari qualche noia è arrivata proprio per uno di questi articoli, ma è acqua passata.
- dì la tua sul fenomeno degli haters: personalmente ti hanno mai infastidito? E se sì, come si neutralizzano?
Devo dire che sì, qualche hater è apparso sul blog. Fanno ridere, creano folklore. C'è stata anche una persona mentalmente squilibrata che aprì appositamente un blog contro di me e un'altra blogger, facendo le pulci su tutto ciò che dicevamo online.
Censuro solo quando parlano di terze persone, dopo averli avvisati: a me possono dire tutto (che tanto rispondo per le rime e li metto alla berlina).
Il fenomeno qui è ovviamente circoscritto, e capisco che non tutti reagirebbero come me.
- un blog o un sito che consiglieresti?
Quelli del mio blogroll, strumento utilissimo per navigare nella blogosfera.
Nel caso specifico, progetti affini al mio, suggerisco gli amici membri della Geek League.
- sempre in tema di consigli, cosa diresti a qualcuno che volesse aprire oggi un nuovo sito?
Innanzitutto di scordasi di monetizzare. Non si guadagna niente, se parliamo di soldi.
E poi di sapere già che si tratterà di qualcosa da gestire bene, e quindi occorreranno tempo, strategie e flessibilità.
- quali sono gli errori tipici che si compiono in rete?
Pensare di poter dire tutto, oppure (questo mi riguarda) sapere che l'ironia non sempre passa: c'è ancora gente che crede davvero che io sia stronzo, snob, sessista, razzista.
Ah, ma lo sono davvero!
- vita privata e attività online: dì la tua.
Convivono benissimo, e penso sia la normalità in questo mondo dove tutti abbiamo una vita virtuale.
La mia attività di blogger è perfettamente calata nella mia vita personale e privata.
- su internet possono nascere vere amicizie?
Certamente, è un'occasione come un'altra. Anche se è chiaro che esperienze non virtuali danno un'immediatezza che con internet manca.
- internet, legislazione e libertà di parola: dì la tua.
Ogni tanto esce la notizia del bavaglio; io per ora non trovo censure ma è pur vero che non mi occupo di mafia o corruzione o truffe o malasanità.
- che anno è stato per te il 2020 (inteso nell'ambito web)?
Direi positivissimo: mancano due mesi e mezzo alla chiusura dell'anno (e poco più di un mese alla fine della quattordicesima stagione del Moz O'Clock) e posso dire che il 2020 è sicuramente l'annata più visitata.
Merito ovviamente della brutta situazione che ci ha costretti a casa, ma spero di aver fatto comunque un buon lavoro di mio, con articoli coinvolgenti.
- previsioni e programmi per il futuro?
La quindicesima stagione sarà ricca.
Voglio dedicare più tempo al mio progetto, e anche a cose parallele che dovrebbero arrivare.
Quindi mi vedrete meno presente sulla blogosfera, ma molto presente sul Moz O'Clock, che vorrò sempre più "magazine".
Se qualcuno ha piacere di rispondere a queste domande (anche solo alcune!) è il benvenuto: mi raccomando, segnalate QUI le vostre eventuali risposte.
leggi anche